Grafologia
I significati della scrittura: lo stampatello e i cambiamenti
di Annarosa Pacini
"Anche se mi piace scrivere molto preferisco sempre scrivere a stampatello, in corsivo non mi piace la scrittura, e poi tendo spesso a cambiare la grafia che non è sempre stabile sono sempre alla ricerca di quella che mi piace di più. Che significa?". Mascia
Cara Mascia, dipende. Dipende dalla tua scrittura, che ti invito vivamente ad inviarmi, tramite posta tradizionale. Ne approfitto per ringraziare le tante persone che ci stanno scrivendo da tutta Italia. Risponderemo a tutti. Ma torniamo a noi. Molte persone ritengono che la loro grafia cambi, ed in alcuni casi, questo è vero. Ma ciò che cambia sono le caratteristiche più evidenti, mentre quelle più profonde, in realtà, non cambiano così spesso. Alcuni cambiamenti possono essere legati a fasi della vita. Ad esempio, in un periodo in cui ci si sente molto stanchi, o depressi, si potrà con più facilità scrivere con la scrittura che tende verso il basso. Altre modificazioni sono legate alla sfera emotiva, e dipendono o dall'età (tra i 14 ed i 20 anni, quando si è alla ricerca della propria identità, tale ricerca spesso si riflette nella scrittura), o dal temperamento. Nel momento in cui si cerca la scrittura che "piace di più" si è alla ricerca di un modello che esprima meglio noi stessi, o ciò che crediamo di voler esprimere. La scrittura più "adatta", infatti, è quella che spontaneamente si trasforma e modifica. Quando la forziamo, per dare alla scrittura una forma che crediamo migliore, spesso stiamo parallelamente cercando di adattarci all'ambiente, cercando di essere, o sembrare, ciò che si crede dall'ambiente ci venga richiesto. Perciò, cara Mascia, non esiste una risposta tout court per la tua domanda. Esiste certamente una risposta per te, non generica, ma per dartela, devo assolutamente vedere la tua scrittura. Anche la scrittura in stampatello come forma di adattamento è molto frequente. Lo scrivere abitualmente in stampatello, anziché in corsivo, può essere dovuto a diverse motivazioni:
- chi scrive ha una scrittura non facilmente leggibile, e cerca, con lo stampatello, di farsi comprendere meglio dagli altri, ma quando scrive cose non "ufficiali" usa il corsivo,
- chi scrive pensa di avere una scrittura che gli altri giudicherebbero "brutta", e con lo stampatello, in un certo modo, evita di esporsi. Tale atteggiamento ha un corrispondente risvolto psicologico,
- chi scrive ha scelto lo stampatello perché non ama far vedere la propria scrittura. Le motivazioni possono essere molte: riservatezza, chiusura, protezione del sé, desiderio di distacco dagli altri.
La scrittura in stampatello è meno grafologabile della scrittura in corsivo (cioè meno agevolmente analizzabile), ma chi scrive "da sempre" in stampatello, tende alla personalizzazione, per cui molti tratti sono ugualmente riconoscibili. Anzi, talvolta la personalizzazione dello stampatello, non facile per la forma stessa delle lettere, è in grado di rivelare una notevole originalità di pensiero.
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