Grafologia
Il significato degli scarabocchi
di Annarosa Pacini
Come ogni linguaggio, scritto, parlato, gestuale, anche lo scarabocchio è in grado di fornirci indicazioni sul mondo interiore dei bambini. Indicazioni da guardare con attenzione, perché lo "scarabocchiare" è un'attività cui il bambino può dedicarsi prima ancora di imparare a parlare in modo che gli adulti riescano a comprenderlo, ed è perciò uno strumento particolarmente prezioso.
Provate a mettere una matita in mano ad un bambino di dieci, dodici mesi. Noterete che egli mostra già una certa predisposizione al "disegno", ed un particolare piacere nel lasciare traccia di sé nello spazio, in questo caso il foglio.
Il segno grafico è per lui un modo di oggettivarsi, di entrare nel mondo, e di comunicare.
Se opportunamente stimolati dagli adulti, i bambini acquistano sempre maggiore dimestichezza con questo genere di comunicazione espressiva.
Che i disegni dei bambini siano in grado di rivelarci il loro mondo interiore è cosa ormai nota, supportata da studi e ricerche approfonditi, i cui risultati sono stati raccolti e pubblicati in testi molto interessanti.
Minore attenzione, invece, è stata dedicata agli scarabocchi.
Eppure, essi hanno un linguaggio e dei significati precisi, tanto nell'adulto, quanto nel bambino, legati all'interiorità, al mondo emotivo ed affettivo dell'individuo.
Attività non razionale, ma non per questo meno significativa.
L'evoluzione degli scarabocchi segue di pari passo la crescita psicologica del bambino, e sarebbe buona abitudine, per i genitori, imparare a conservarli, come si fa per le foto, o per i disegni.
Gli scarabocchi palesano quella che, seppure ancora non del tutto evidente, è la personalità del bambino: ci rivelano quindi le tendenze innate, ma anche le modificazioni e l'influenza che l'ambiente ha sul bambino, se egli lo percepisce in modo positivo, o meno, il ruolo che le figure parentali hanno nel suo mondo interiore, e così via.
La chiave di lettura degli scarabocchi può essere strutturale, cioè legata alla struttura psicofisica del bambino, o simbolica-grafologica. Ad esempio, se gli scarabocchi eseguiti rivelano sempre una notevole pressione (non dovuta, quindi, a ragioni di tipo tecnico-esecutivo), è molto probabile che ci si trovi di fronte ad un bambino dotato di discreta energia a livello muscolare, dal carattere deciso e volitivo, che ama manifestarsi nell'ambiente; viceversa, se la pressione con cui viene vergato lo scarabocchio è sempre sottile, molto probabilmente la personalità del bambino sarà meno incisiva, egli non amerà mettersi in mostra, sarà un bambino sensibile e delicato.
Sul piano simbolico, la corrispondenza alle due tendenze temperamentali sopra esposte corrisponde allo scarabocchio che si allarga, che "invade" lo spazio, e a quello che invece occupa spazi più piccoli e delimitati.
Se il bambino vive esperienze che avverte come difficili, è probabile che il suo scarabocchio tenda ad essere ripetitivo, monotono, "chiuso" in spazi sempre uguali.
Viceversa, se percepisce l'ambiente come favorevole, darà più facilmente espressione alla sua creatività.
Intervenire fin da subito, significa evitare che piccoli problemi possono creare grosse ripercussioni a livello interiore.
Ho analizzato scarabocchi di bambini piccolissimi, che sempre hanno dato indicazioni preziose.
Un bambino dal carattere indipendente può sentirsi soffocato da una madre iper-ansiosa che non lo lascia libero di vivere le sue esperienze.
Già a dodici, quindici mesi, il suo stato d'animo si rivela nello scarabocchio.
Prenderne coscienza, per la madre, significa vivere meglio il proprio ruolo ed imparare a rispettare la personalità del proprio bambino.
È opportuno rammentare sempre che ci troviamo di fronte a personalità in evoluzione, che nel tempo, e negli anni, si modificheranno, e che un singolo scarabocchio non può rivelarci una personalità in ogni sua sfumatura.
Ogni indicazione deve quindi essere vista in questa chiave: anche i genitori possono imparare a "leggere" gli scarabocchi dei loro bambini, purché sappiano farlo con sensibilità, vogliano veramente comprenderne il significato per ciò che il bambino vuoi comunicare, e non applicandogli categorie da adulti, etichette e "giudizi" fini a se stessi. Lo scarabocchio rivela uno stato d'animo, una tendenza, un bisogno. Riuscire a comprenderlo significa aiutarli a crescere meglio.
Le principali indicazioni che uno scarabocchio può fornirci (indicazioni più specifiche ed approfondite possono essere colte soltanto da un occhio esperto).
- Tracciato veloce: attività, dinamismo, impulsività.
- Tracciato lento: calma, tendenza alla pigrizia, riflessione.
- Tratto marcato: energia fisica, vitalità, volontà.
- Tratto sottile: delicatezza, sensibilità.
- Orientato da sinistra a destra: voglia dl fare nuove esperienze.
- Tutto spostato a sinistra: timore, timidezza, Insicurezza, bisogno dell'appoggio della figura materna.
- Tutto spostato a destra: voglia dl fare, desiderio di crescere, importanza della figura paterna.
- A linee curve: capacità di adattamento.
- A linee angolose: resistenza, energia, carica aggressiva.
- Fatto senza sollevare la matita: socievolezza, intuitività.
- Fatto con più tratti: bisogno di staccare per ritrovare le energie.
- Che occupa tutto il foglio: desiderio di attenzione, di manifestarsi.
- Piccolo: introversione, desiderio di uno spazio tutto per sé.*
- *Ogni significato può essere accentuato o diminuito a seconda del contesto in cui è inserito.
- Per approfondimenti sull'argomento: Bernson, "Dallo scarabocchio al disegno", Armando. Peugeot J., "La conoscenza del bambino", Ed. La Scuola. Piaget, "La formazione del simbolo nel bambino", La Nuova Italia.
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Annarosa Pacini, cell. 339.6908960, e-mail info@encanta.it.
Riceve su appuntamento, a Grosseto.
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