Andare alle terme fa bene: è quanto emerge da un’indagine commissionata dal Ministero della Salute, presentata a Milano nel corso della conferenza stampa “Bimbi alle teme dell’Emilia Romagna”.
Dallo studio emerge non solo come i benefici dell’acqua termale consentano un risparmio di spesa, anche fino al 50%, sui farmaci tradizionali, ma anche di prevenire numerose patologie, come riniti, raffreddori, sinisuti, otiti, allergie e irritazione della pelle.
L’indagine ha inoltre messo in luce come siano proprio i bambini, soprattutto quelli che vivono nelle grandi città o in luoghi particolarmente inquinati, ad essere colpiti da queste patologie.
Quella delle terme è una strategia terapeutica già sperimentata da oltre 21.000 bambini che nel 2006, secondo i dati presentati da Lino Gilioli, presidente del Consorzio del circuito termale dell’Emilia Romagna, hanno soggiornato nelle strutture della regione. “Un buon 40% ha usufruito delle cure termali per patologie legate all’orecchio, mentre un 30% per purificare naso e gola, il 20% per l’apparato respiratorio in generale e il restante 10% per dermatiti di vario genere”.
“L’età pediatrica – ha spiegato Giovanni Cavagli, direttore dell’Unità operativa di allergologia pediatrica dell’ospedale “Bambino Gesù” di Roma – è una fase caratterizzata da accentuata vulnerabilità agli agenti infettivi. Per prevenire le infezioni ricorrenti, che si presentano nei bambini con una frequenza fino a 15 volte l’anno è possibile avvalersi delle terme come alleate delle terapie farmacologiche”.