Alla moda non si comanda, questo si sa. Specialmente tra i giovani. Forse però in certi casi l’eccessivo indulgere alle tendenze del momento può apportare anche seri danni alla salute.
Prendiamo ad esempio gli orecchini. La moda tra i ragazzi non prevede al momento uno o al massimo due buchi all’orecchio, ma ne richiede molti di più. In tal modo non è raro vedere ragazze o ragazzi con molti fori all’orecchio, fino ad arrivare alla zona più in alto, di per sé molto fragile e dolorosa.
Secondo alcuni ricercatori della Mayo Clinic mettersi un orecchino in questa zona dell’orecchio può provocare rapidi danneggiamenti alla cartilagine, se non addirittura una grave e definitiva deformazione dell’orecchio. Forare e inserire un orecchino nella parte alta dell’orecchio rischia di infiammare e infettare il tessuto protettivo che ricopre la cartilagine. Questo tessuto, una volta infetto, non è più in grado di nutrire e tenere in vita la cartilagine, con esiti molto pericolosi. Se ciò non bastasse, in questa particolare zona dell’orecchio la circolazione sanguigna è molto limitata, per cui è l’uso degli antibiotici risulta pressoché inefficace, rendendo necessario in molti casi l’intervento chirurgico per rimuovere la pelle ormai infetta.
Il lampone contro il cancro all’esofago
Il lampone contiene delle sostanze che potrebbero aiutare a prevenire il cancro all’esofago e ad impedire alle escrescenze precancerose di diventare maligne, afferma uno studio dell’Ohio State University. Secondo un rapporto presentato sull’ultimo numero di Cancer Research, alcuni composti cancerogeni sono stati iniettati su un campione di topi da laboratorio. I topi nella cui dieta giornaliera era prevista una razione di lampone che incideva tra il 5 ed il 10% del totale, hanno manifestato una minore probabilità di sviluppare il cancro all’esofago. Dunque questo risultato, ritenuto molto significativo, sembra collegare i lamponi con un rischio ridotto di contrarre questo particolare tipo di tumore. Nei lamponi sono presenti molte vitamine, minerali, composti vegetali e particolari antiossidanti denominati antocianine. Ancora non sono chiare le cause per cui queste sostanze combattano il cancro, ma i ricercatori raccomandano comunque ad ogni individuo di includere lamponi freschi o surgelati in ogni dieta giornaliera. “Ciascuno dovrebbe mangiare da 4 a 6 porzioni di frutta al giorno, ed una di queste porzioni dovrebbe essere costituita da lamponi” affermano. Attenzione, però, a non esagerare o c’è il rischio di ottenere l’effetto opposto. Sempre secondo gli studiosi che hanno effettuato la sperimentazione, esiste un limite oltre il quale le sostanze antiossidanti, che normalmente neutralizzano i radicali liberi che causano le patologie, finiscono per danneggiare il DNA. Dunque, il lampone svolge un opera di prevenzione ma non bisogna esagerare. Il cancro all’esofago è attualmente al quinto posto tra le cause di morte per tumore nel mondo. Solo una percentuale del 10 percento degli individui colpiti da questo tipo di cancro riescono a sopravvivere oltre i cinque anni dal momento in cui il tumore viene loro diagnosticato.
Il sudore protegge dalle infezioni
Mentre molte persone sono ossessionate dal proprio sudore e fanno di tutto per nasconderlo o per ridurlo, i risultati di un nuovo studio suggeriscono che proprio la tanta bistrattata escrezione corporea svolge un ruolo importante per la nostra salute. Anzi, in certi casi può addirittura salvarci la vita. Sembra infatti che il sudore contenga un potente agente germicida che svolge una funzione importante nel combattere le infezioni. Una ricerca di matrice tedesca ha nei giorni scorsi isolato il gene responsabile della produzione di una proteina che combatte i germi. Sia il gene che la proteina sono state battezzate con il nome di dermicidina. La dermicidina sarebbe in grado di opporsi alle infezioni ed a limitarle nel loro stadio iniziale, costituendo una vera e propria prima linea di difesa contro gli agenti infettivi. La dermicidina viene prodotta dalle ghiandole sudoripare ed attraverso il sudore viene trasportata alla superficie della pelle. La scoperta è importantissima, in quanto la dermicidina sarebbe il primo agente antibatterico mai rinvenuto ad essere prodotto da cellule della pelle umana e che si riproduce permanentemente- ciò significa che provvede a proteggere costantemente il nostro corpo dall’invasione di microrganismi esterni. Gli investigatori hanno scoperto inoltre che la dermacidina è attiva contro molti diversi tipi di batteri, tra cui l’Escherichia coli e l’Enterococcus faecalis, normali abitanti degli intestini che possono infettare le ferite o contaminare il cibo, così come è efficace contro lo Staphylococcus aureus (una comune causa delle infezioni della pelle) e la Candida albicans (un fastidioso fungo)