I bambini italiani restano tra i più grassottelli d’Europa, pur essendo diminuito il loro numero negli ultimi cinque anni.
I casi di obesità e sovrappeso più frequenti si registrano nel Centro-Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata. Tra le cause, abitudini alimentari scorrette, sedentarietà e mancanza di attività fisica all’aria aperta. Sono i dati che emergono dallo studio ‘Okkio alla salute’, condotto dal ministero della Salute e dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, con il programma che ha coinvolto 46.492 bambini della scuola primaria, di età compresa tra gli 8 e i 9 anni.
Secondo l’indagine il 22,1% è in sovrappeso, mentre il 10,2% è in condizioni di obesità, uno scolaro su tre, dunque, dovrebbe perdere peso. Purtroppo, spesso, sono proprio i genitori a non rendersi conto che il figlio ha un problema.
L’educazione alimentare resta cruciale: il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% non la fa in modo adeguato (ossia bilanciando carboidrati e proteine), il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante, il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. Inoltre, il 21% dei genitori ammette che i propri figli non consumano frutta e verdura quotidianamente.
Rispetto alla scarsa attività fisica e alla sedentarietà, nonostante il leggero miglioramento registrato nel periodo di riferimento (2008-2012), il 16% dei bambini pratica uno sport soltanto per un’ora a settimana o meno, il 36% guarda la televisione e/o gioca con i videogames per più di due ore al giorno e solo un bambino su quattro si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
La prima regola per tutti è puntare su un’alimentazione più naturale, limitando merendine confezionate, snack dolci e salati, bibite gassate e zuccherate. Ma anche la televisione, il computer e i videogiochi, dando più spazio allo sport.
(Fonte: Almanacco della Scienza – CNR)
Per saperne di più: Consiglio Nazionale delle Ricerche