Alcuni ricercatori britannici hanno fatto un passo decisivo per svelare i segreti della mummificazione, scoprendo le sostanze conservanti usate dagli antichi Egizi nei loro riti funerari.
Richard Evershed and Stephen Buckley dell’Università di Bristol hanno esaminato 25 mummie che vanno dal 2600 a.C. al 395 dopo Cristo; lo studio, attraversando 3000 anni di storia egizia, è senza dubbio l’analisi scientifica della mummificazione più sistematica e meno invasiva mai sostenuta. I ricercatori hanno utilizzato due tecniche avanzate denominate cromatografia gassosa e spettrometria di massa, che hanno permesso di operare con campioni più piccoli di una capocchia di spillo. I primi risultati rivelano che gli antichi Egizi usavano ricette molto più complesse di quanto finora ritenuto.
Oli vegetali, sali, cera d’api, resine balsamiche, sono solo alcune delle sostanze rinvenute tra gli ingredienti di imbalsamazione. La loro presenza suggerisce che gli Egizi conoscevano e apprezzavano il valore delle sostanze con proprietà antibatteriche. Oltre all’uso del natron come essiccante, un ruolo cruciale del processo era svolto dunque dalle sostanze organiche, che oltre alla funzione di agenti antibatterici, fornivano una protezione a tenuta stagna affinché l’umidità non penetrasse nel corpo accelerando il processo di decomposizione. I ricercatori hanno trovato tracce di molti oli essiccanti che, allo stato liquido quando furono applicati, si sono induriti con il passare del tempo, garantendo un rivestimento impermeabile contro l’umidità delle tombe sotterranee. Proteggere i corpi dal decadimento e preservarli in una forma riconoscibile era ritenuto dagli antichi Egizi estremamente importante.
Essi ritenevano infatti che nessun uomo potesse aver accesso all’aldilà se il Ka e il Ba, le parti più importanti dello spirito, non potessero far ritorno al corpo. La riunificazione di corpo e spirito era considerata la chiave per la vita dopo la morte. Con il passare del tempo le tecniche di mummificazione migliorarono, e vennero utilizzate sostanze antibatteriche sempre più efficaci. Gli Egizi facoltosi usavano ingredienti molto dispendiosi, allo scopo di impressionare, nello stesso modo in cui oggi vengono utilizzati legni pregiati per le bare. Questo è sicuramente lo studio più importante nel suo genere mai realizzato, in quanto per la prima volta è stato possibile esaminare e confrontare un numero così grande di mummie di epoche diverse. Le sofisticate tecniche di analisi stanno rivelando molti nuovi dettagli, e c’è da aspettarsi in breve tempo qualche altra importante scoperta su questa affascinante e misteriosa civiltà.