Sole e pelle, i consigli dell’esperto

Il sole fa bene. Purchè ci si esponga in modo graduale e con attenzione. Perché è proprio l’assorbimento dei raggi solari una delle principali cause di invecchiamento della pelle. Che invece può trarre dall’esposizione al sole molti benefici. I consigli del dr. Gabriele Maccanti, medico dermatologo, ASL 9, Grosseto.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, torna la voglia di esporsi al sole ed all’aria aperta. Quali sono le misure da adottare per proteggere la pelle nella fase iniziale di esposizione al sole?
“La fase iniziale dell’abbronzatura rappresenta un momento molto importante che sarebbe opportuno tutti i pazienti conoscessero al fine di evitare rischi a breve e lungo termine. Naturalmente prima di esporsi al sole ognuno dovrebbe conoscere il proprio fototipo, che rappresenta la capacità della pelle di ogni individuo di proteggersi dai raggi solari. I soggetti con fototipo basso (es. occhi chiari e capelli chiari) dovrebbero usare maggiori precauzioni. In generale è consigliabile nei primi giorni non esporsi per più di 10/15 minuti, preferendo le fasce orarie comprese tra le 8.00 e le 11.00 del mattino e le 16.00 e le 18.00 della sera. E’ bene proteggersi con schermi solari che contengano sia filtri fisici che chimici, che a seconda del fototipo potranno variare tra un fattore di protezione 40 e 30. E’ bene ricordarsi che gli schermi solari vanno riapplicati ogni due ore, soprattutto se il soggetto suda o ha fatto il bagno in mare. Una volta assunta un’abbronzatura apprezzabile potranno essere abbassati i livelli di protezione solare per acquisire un’abbronzatura più intensa. Queste regole valgono soprattutto per gli adulti, mentre per i bambini è utile una protezione più attenta e un’esposizione mai prolungata. Per tutti, ma in particolare per i bambini e per i giovani, è assolutamente consigliabile evitare scottature solari. E’ bene infine ricordare che l’esposizione alla luce solare ha molti benefici ed è sicuramente consigliabile, ma l’eccesso di assorbimento di raggi solari rappresenta la principale causa di invecchiamento cutaneo (in particolare se associato a fumo di sigaretta), pertanto abbronzatura sì, ma con intelligenza”.

D. Vi sono alcune malattie della pelle che richiedono maggiore prudenza? Ed altre per cui, invece, l’esposizione al sole rappresenta un aiuto?
R. “Relativamente alle malattie che risentono negativamente dell’esposizione solare posso citare in particolare i quadri, non molto frequenti, di fotoallergie di fotosensibilità (per tali pazienti sarebbe sempre opportuna una visita dermatologica prima dell’esposizione solare), mentre per ciò che riguarda l’acne giovanile, al di là dei luoghi comuni, si può affermare che buona parte dei pazienti risente positivamente della luce solare, ma non bisogna dimenticare che circa il 40% dei pazienti acneici tende a peggiorare durante l’estate. Vi sono poi delle malattie che risentono positivamente dei raggi solari, in particolare la psoriasi e la dermatite seborroica”.
D. Anche i capelli ed il cuoio capelluto possono risentire di un eccesso di esposizione agli agenti atmosferici. Quali i problemi più diffusi ad essi collegati che un paziente può lamentare?
R. “Riguardo poi ai capelli è certo che durante l’estate essi vengono esposti a stress dovuti soprattutto ai frequenti lavaggi, alla sabbia, all’acqua di mare ecc., che naturalmente possono danneggiare il capello, che potrà proprio per questo presentarsi secco, sfibrato e perdere la propria lucentezza; è consigliabile pertanto l’uso di detergenti delicati e di balsami per la cura del capello e cuoio capelluto. Naturalmente sono soltanto precauzioni volte a mantenere in salute i capelli, che comunque non cadono per queste ragioni, ma per altre ben più serie”.