La vita di Sibilla Aleramo sul grande schermo

“Un viaggio chiamato amore” il film di Michele Placido con Laura Morante e Stefano Accorsi tratto da Una donna di Sibilla Aleramo e da Un viaggio chiamato amore, il carteggio tra Sibilla Aleramo e Dino Campana, nelle sale il 5 settembre 2002 e in concorso alla Mostra di Venezia.

La vicenda umana e sentimentale della narratrice e poetessa Sibilla Aleramo viene ripercorsa attraverso un arco narrativo e temporale che va dall’adolescenza alla maturità, soffermandosi sul biennio 1916-18, periodo in cui la donna conobbe ed amò il poeta Dino Campana. Sono questi gli anni più intensi e tormentati del passionale e discontinuo rapporto tra i due, magnificamente restituiti dal carteggio su cui la sceneggiatura si basa – recentemente ripubblicato con il titolo Un viaggio chiamato amore. Sibilla è una donna colta, affascinante ed indipendente. Tale forza e indipendenza non sono state certo facili da conquistare: alle sue spalle, infatti, si cela un passato di grande sofferenza e frustrazione. Con una famiglia particolare – la madre, addolorata dalle assenze e dai tradimenti del marito, perde la ragione e tenta il suicidio quando lei è solo un’adolescente, lasciandole la responsabilità della casa e dei fratelli più piccoli – e un matrimonio fallito con un uomo piuttosto gretto e violento che ha sedotto una Rina – questo il vero nome della Aleramo – sedicenne, lasciandola incinta ed infelice.

Quando Rina prende la difficile decisione di abbandonare tutto, compreso suo figlio Walter che adora e che il marito non le farà rivedere mai più, è una giovane donna fragile e confusa. La vita di Sibilla è scandita, oltre che dal lavoro e dalla frequentazione della cerchia di intellettuali fiorentini – tra cui la grande amica e confidente Leonetta – da una lunga sequela di rapporti sentimentali intensi quanto brevi: tra questi, soprattutto scrittori e letterati, più o meno affermati e giovani, in un turbinio di relazioni che Sibilla non considera, né considererà mai, dei semplici e occasionali flirt. La sua idea alta e assoluta del sentimento amoroso la porta a considerare ognuno di loro non come un qualunque amante, ma alla stregua di un grande amore. È così che una lunga serie di relazioni, tutte con scrittori, si susseguono nella vita della donna, fino al momento in cui la figura del grande poeta Dino Campana non si erge prepotentemente ad adombrare tutti gli altri.

Sibilla non lo conosce ancora personalmente ma si sente irresistibilmente attratta dall’opera e dalla figura di un personaggio la cui sensibilità le sembra così affine alla sua. Dopo un iniziale scambio di lettere più o meno “formali”, i due decidono di incontrarsi: quando Sibilla si reca nel piccolo paese della campagna toscana a trovare lo scrittore, in cuor suo già sa quello che sta per succedere. Dino la allerta: tutti dicono di lui che è un pazzo ed un selvaggio. Sibilla non sembra spaventata, e anzi ne rimane subito fortemente colpita e affascinata. I due finiscono col fare l’amore il giorno stesso in cui si sono visti per la prima volta. È l’inizio di una tormentatissima ma quanto mai passionale ed intensa relazione.
(Il Cast: Sibilla – Laura Morante; Campana – Stefano Accorsi; Andrea – Alessandro Haber; Leonetta – Galatea Ranzi; Emilio – Diego Ribon; Ulderico – Dario Bandiera; Madre Rina – Consuelo Ciatti)

Orsa minore
Note di taccuino e altre ancora

Sibilla Aleramo
Cura: Anna Folli
Collana: Le Comete – Feltrinelli
Pagine: 224 Prezzo: Euro 15,0

Il libro
Orsa minore raccoglie riflessioni intime, notazioni di paesaggio, considerazioni sull’arte, sulla cultura, sulla sua mancanza, sulle letture di una vita intera, sull’autonomia dello spirito femminile, sulla “legge” della donna melanconica e sul destino di quella solitaria. Queste note, pubblicate nel 1938 e mai più ristampate, attraversano un arco che va dal 1901-1902 alla fine degli anni trenta, con piccole frange in avanti. L’edizione di oggi ristampa i taccuini accostandoli ad altrettanti inediti, secondo una scelta che restituisce il senso della biografia, mescolando date, notizie e racconto. Risulta una simmetria interessante, un libro fatto di due parti, una preparata per il pubblico, l’altra più segreta. Composta sul filo del tempo, letta insieme alle note che la commentano, Orsa minore è una specie di favola, la Favola di Sibilla – D’Annunzio forse avrebbe detto così – donna “estetica” prigioniera della sua leggenda e donna sola che riflette su se stessa.

UNA DONNA
Sibilla Aleramo
Collana: Universale Economica – Feltrinelli
Pagine: 240 Prezzo: Euro 6,2

Il libro
Questo romanzo di Sibilla Aleramo è del 1906. La sua immediata fortuna in Italia e nei paesi in cui fu tradotto segnalò una nuova scrittrice, che in seguito avrebbe fornito altre prove di valore, segnatamente nella poesia. Ma soprattutto esso richiamò l’attenzione per il suo tema: si tratta infatti di uno dei primi libri ‘femmisti’ apparsi da noi. Lo riproponiamo certi che questa narrazione rimanga una testimonianza esemplare e attualissima sulla condizione femminile.