“Le sarei grata se mi vorrà dare delucidazioni sulla posologia nell’utilizzo dei semi di pompelmo ed eventualmente se può sulle cose da preferire”. Nadia
La posologia è variabile da caso a caso, per uso interno si va dalle 5 alle 15 gocce da una a tre volte al giorno (oppure 1-3 capsule al giorno) tenendo anche conto del fatto che in alcuni casi, nella candidosi ad esempio, la dose deve essere aumentata gradualmente, nel testo “Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo” di Sharamon e Baginski potrà trovare molte indicazioni utili. Personalmente ho trovato di buona qualità gli estratti delle ditte Bioearth, AVD e Biotix, ovviamente non escludo che ce ne siano altri altrettanto validi.
Le tossine delle Alghe
“Ho letto che le alghe Klamath possono essere affette da ‘microcistine’ (tossine) e da tracce di arsenico. Sto assumendo capsule di probiotici contenenti anche alghe klamath, pertanto gradirei sapere in quali rischi posso incorrere”. Angela
Le tossine di cui parla possono essere prodotte da altre alghe tossiche che possono contaminare con la loro presenza i lotti di alghe Klamath, le ditte produttrici ovviamente prendono le precauzioni necessarie perché questo non avvenga, il pericolo quindi dovrebbe essere più teorico che reale.
Germogli e celiachia
“Ho una figlia di 7 anni piuttosto magra e spesso inappetente. Vorrei darle germogli di fieno greco, ma poiché si sospetta una celiachia, vorrei sapere se la trigonella è sicuramente priva di glutine. Come somministrare i germogli? Visto il sapore non buonissimo, pensavo di frullarli nella minestra della sera. Perdono così le loro proprietà? È meglio assumerli crudi?”. Patrizia
La trigonella non contiene glutine, proteina contenuta come lei sa in alcuni cereali ed in particolar modo nel grano, cereale preminente nella nostra alimentazione. Tutti i germogli mantengono le loro proprietà se consumati crudi, va bene quindi aggiungerli frullati alla minestra all’ultimo momento senza cuocerli con le altre verdure.
Aiutare la cicatrizzazione
“Sono una paraplegica costretta su una sedia a rotelle da circa dieci anni. A causa di ciò sono bersaglio di piaghe da decubito… Avendo già avuto svariate operazioni di chirurgia plastica che mi hanno devastato non solo fisicamente ma anche psicologicamente vorrei sapere se esistono delle erbe per poter fare degli impacchi e che favoriscano la ricresciita dei tessuti”. R.
Vi sono molte piante che possono aiutare la cicatrizzazione, fra queste l’iperico: l’olio di iperico è un rimedio tradizionale utilizzato per favorire la cicatrizzazione e la riparazione dei tessuti cutanei, la calendula che ha anche azione disinfettante e favorisce anch’essa la riparazione dei tessuti, si trova in olio o in crema spesso in associazione ad Echinacea e consolida, altre due piante cicatrizzanti. Un prodotto specifico per trattare le piaghe da decubito è poi “Decuvis” del Dr. Giorgini, che contiene estratti di piante specifici per il suo caso.
A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini