“Poche regole per mantenere un’aria pulita. Il benessere…..”
E date così salute anche a voi stessi. La qualità dell’aria è fondamentale ovunque, ed in casa, forse, ancor di più. Per questo, un giornale come “Il Salvagente”, sempre attento alle cose importanti, non poteva trascurare di trattare l’argomento Si parla della giusta temperatura, che dipende da molti fattori, come il buon isolamento termico, una buona ventilazione, temperatura costante, e diversificata (più fresca, ad esempio, in camera da letto, e più elevata nella stanza dove si soggiorna) e delle regole per mantenere un’aria pulita. Vediamole insieme.
Il benessere in casa dipende anche dalla qualità dell’aria, dall’assenza di particelle inquinanti e dall’umidità sotto controllo nei singoli ambienti. La prima regola è ovvia, ma non scontata: non trascurare mai di rinnovare l’aria interna, aprendo semplicemente le finestre (soprattutto se pareti e vetri sono isolati termicamente). Soprattutto bagno, cucina e camera da letto vanno frequentemente arieggiati: i primi per via dei vapori di condensa, l’ultima per “bonificare” lenzuola e materasso da acari e polvere. Per evitare che pareti e pavimenti si raffreddino nelle stagioni fredde, con conseguente spreco di energia termica, il ritmo ideale di apertura delle finestre è di pochi minuti alla volta, 4-5 volte al giorno.
Se l’appartamento ha finestre sui lati opposti, si può approfittare delle leggere correnti d’aria, che facilitano il ricambio in tutta la casa, riducendo l’apertura a 2-3 minuti. Se le finestre sono poche, può rendersi necessario un apparecchio ausiliario di aerazione: una ventola manuale o elettrica in bagno e in cucina, un ventilatore a pale in soggiorno e in camera da letto. Per disinquinare l’aria e controllare l’umidità servono, all’occorrenza, due appositi apparecchi. Il purificatore d’aria abbatte le particelle di polvere, fumo e batteri che entrano dalla strada o sono emessi dentro i locali (detersivi, sigarette ecc.). Tenendo in funzione qualche ora al giorno una macchina filtrante si ha l’immediata sensazione di aria leggera e pulita e di benessere: stanchezza, attacchi allergici e mal di testa possono anche dipendere dalla cattiva qualità dell’aria che si respira in casa. I purificatori sono dotati, di solito, di prefiltro, filtro elettrostatico e filtro ai carboni, sovente abbinati a un elemento ionizzante. Alcuni aspirapolvere ad acqua, che associano alle normali funzioni quella di purificazione dell’aria. Utilizzano un ulteriore filtro (Hepa). A seconda della potenza della macchina, e delle funzioni che riuniscesi possono spendere dai 150 ai 1.500 euro. Il deumidificatore tiene costante la quantità di umidità nell’aria di casa e serve soprattutto nelle abitazioni ai piani terra o in zone particolarmente piovose e umide, come quelle vicino al mare e ai laghi. Per stare bene in casa d’inverno la quantità di vapore acqueo interna deve mantenersi tra il 43 e il 53 per cento. Oltre il 60 aumenta la sensazione di freddo e di disagio (possono comparire condensa sui vetri e la muffa sui muri). Il deumidificatore, che può anche avere un filtro interno per eliminare polveri e cattivi odori, aspira l’aria umida con una ventola, quindi la separa in acqua (che si raccoglie in una tanica da vuotare periodicamente) e in aria asciutta in uscita. I modelli più recenti sono molto silenziosi e possono essere attivati anche di notte. Costo a partire da 300 euro. L’umidificatore. D’inverno alcune case possono presentare il problema opposto: il riscaldamento troppo alto provoca un’eccessiva secchezza dell’aria e crea cariche elettrostatiche (movendo la polvere nell’aria). In questo caso serve l’umidificatore, ossia un apparecchi che produce vapore. I tipi a ultrasuoni, con regolazione dell’intensità di nebulizzazione del vapore, costano a partire da 120 euro.
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