Counseling psicologico
risponde il dr. Vincenzo Masini
Gli attentati ai sentimenti
Una volta che la persona umana sia riuscita ad entrare in contatto con la sua anima ed abbia sperimentato il valore dei sentimenti quali sono le vie di difesa dall'oppressione, dall'intimidazione, dalla squalifica, dalla seduzione (delusione-disillusione), dalla demotivazione, dall'istigazione e dal condizionamento-manipolazione? Una riflessione profonda
Nel libro "Dalle emozioni ai sentimenti" ho cercato di descrivere la differenza tra il vissuto delle emozioni(transitorie, coinvolgenti e riempienti ma solo occasionalmente, che restituiscono nel loro concludersi un profondo senso di vuoto alle persone) e i sentimenti (stabili, profondi, scaturiti dal legame tra persone e da vissuti comuni). A partire da questo tema, nell'8° Convegno Nazionale di Prevenire è Possibile, (Arezzo, Febbraio 2001), un centinaio di educatori, psicologi, pedagogisti hanno discusso sulla necessità e sui metodi di un'educazione ai sentimenti. Le emozioni, infatti, possono essere comprate e vendute, attraverso il divertimento, lo sballo, l'eccitazione, la novità, il piacere, ecc. i sentimenti debbono invece essere costruiti e, successivamente, difesi. L'ambizioso programma del Convegno ha voluto tentare di dar risposta alla domanda: come difendere i nostri sentimenti dagli attentati e dalle tentazioni che quotidianamente li scuotono o li inquinano? "Attentato" è un'azione esterna, agita nella relazione, con lo scopo, deliberato o involontario, di frammentare i sentimenti. L'oggetto della riflessione è stata un'analisi dei vissuti di "sentimento frantumato" per individuare gli antidoti e le difese opportune dagli attentati esterni che distruggono il valore del sentimento. Si è tratto di andare più in là rispetto rispetto al tema delle "tentazioni interne" operate dal sé nella persona, giacché lo studio dei copioni ha già indicato la necessità di incontrare una "persona essenziale" per liberare dalle tipizzazioni del comportamento. Una volta che la persona umana sia riuscita ad entrare in contatto con la sua anima ed abbia sperimentato il valore dei sentimenti quali sono le vie di difesa dall'oppressione, dall'intimidazione, dalla squalifica, dalla seduzione (delusione-disillusione), dalla demotivazione, dall'istigazione e dal condizionamento-manipolazione? Il tema è complesso perché richiede di entrare dal punto di vista dell'anima. Quando i sentimenti, di cui la persona ha accertato il valore nella sua definita e chiara profondità, non sono più connessi in modo diretto alla relazione con l'altro ma vivono di vita propria nell'interiorità del soggetto hanno perduto la loro connotazione di esperienze temporali. Una volta conosciuti sono stati colti nella loro caratteristiche di invarianza. L'uomo scopre che già li conosceva, da tempo, senza individuare una data di origine ed una loro evoluzione. Scopre così di essere stato a volte lontano, a volte vicino alla loro essenza e che il luogo stesso dove risiedono, l'anima, è stato a volte in forte contatto con il suo sé, a volte assolutamente lontano. Tale contatto, con le caratteristiche di accertamento della pienezza di essere, è interrotto dall'insorgenza di vecchi copioni e, questi ultimi, sono riaccesi da ambiti di relazioni i cui messaggi si incuneano nelle percezioni e producono fratture tra il sé e l'anima. Gli attentati ai sentimenti sono dunque comunicazioni esterne infiltrate nel sé (che si esprimono anche mediante fantasie o immaginazioni) che distaccano il sé dall'anima fino a rendere impossibile la percezione e l'accertamento di esistenza di quest'ultima. "Perdere l'anima" significa dunque perdere il contatto con essa da parte del sé. Per mantenere il contatto occorre elaborare strategie di difesa dagli attentati. Non si tratta più solo di lavorare per ottenere l'equilibrio del sé, bilanciandolo tra i diversi copioni di rinforzo, in affinità o in opposizione, ma di disporsi a modelli di razionalità e di modulazione dei sentimenti paradossali rispetto ai semplici vissuti di relazione tra il sé e gli altri o tra il sé e l'anima. Gli altri, il sé e l'anima sono contemporaneamente in gioco e le diverse insidie debbono essere depotenziate senza danneggiare né gli altri, né il sé, né l'anima. Qualsiasi danno è perdita di contatto con una parte indispensabile dell'esistenza umana.
(fine prima parte - continua)
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