Proteggersi dagli effetti dannosi del sole

Per evitare che gli effetti benefici del sole si accompagnino ad un danneggiamento del nostro organismo, è consigliabile esporvisi con moderazione ed usare sempre cosmetici protettivi contenenti filtri ad ampio spettro di assorbimento, che garantiscano una buona protezione tanto dagli UV-A che dagli UV-B. I filtri solari, usati nei cosmetici, sono sostanze in grado di assorbire o schermare le radiazioni UV-A e/o UV-B, in maniera parziale o totale; lasciano invece passare la radiazione visibile e quella infrarossa.

Si distinguono in filtri fisici e chimici. I filtri fisici o minerali sono sostanze come l’ossido di titanio e quello di zinco, che funzionano come specchi, respingendo senza distinzione tutte le radiazioni. I filtri chimici sono invece molecole particolari, che quando assorbono l’energia solare, si trasformano e la restituiscono al corpo attenuata, sotto forma di calore. Ogni filtro assorbe una specifica lunghezza d’onda, per cui per avere una protezione ad ampio spettro, occorre utilizzare un complesso di diversi filtri. Il fattore di protezione solare riportato sull’etichetta dei prodotti solari fornisce l’indicazione del livello di protezione ai raggi UV, senza la comparsa di effetti eritematosi. Negli ultimi però anni molti studi sono stati orientati anche verso una concezione diversa di fotoprotezione.

Una vasta gamma di sostanze, tra cui alcuni farmaci, vitamine A, B6, C ed E, e molti carotenoidi, in particolare il B-carotene, da utilizzare per via orale, sono state infatti prese in considerazione, per cercare di trovare un modo pratico ed efficace per proteggere tutto il corpo dalle radiazioni e per ottenere cioè una fotoprotezione generale. Le sostanze fotoprotettive sono composti particolari che cambiano le reazione avversa indotta dagli UV, ed essendo i loro meccanismi di azione diversi, di esse si può fare un impiego selettivo a seconda del tipo di danno che si intenda prevenire. I carotenoidi, che si assumono per bocca sotto forma di integratori alimentari, si depositano nelle ghiandole sebacee e nello strato corneo, e dopo 2-3 settimane, nel derma sottocutaneo.

A questo punto l’attività fotoprotettiva del B-carotene si può esprimere, ed è aiutato in questa funzione da altri composti antiossidanti quali l’acido ascorbico e l’A-tocoferolo, cioè le vitamine C ed E, e da altri carotenoidi. Il B-carotene, assieme ad altri antiossidanti, inibisce le reazioni di perossidazione (reazione che porta alla formazione di radicali liberi) dei lipidi nella pelle e neutralizza i radicali liberi che si generano nell’organismo per esposizione ai raggi UV. Per svolgere questa importane azione antiradicalica, queste sostanze devono essere però presenti nel luogo di formazione dei radicali in concentrazione adeguata. Bisogna tenere ben presente che: i carotenoidi non sostituiscono i filtri solari, che devono essere sempre applicati nell’esposizione al sole, ma ne coadiuvano l’azione, provvedendo a fornire una protezione addizionale, soprattutto a quelle persone che necessitano di prodotti topici con fattori di protezione molto elevati.
A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini

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