Podcast – Perché alcune donne scelgono sempre l’uomo sbagliato? La risposta c’è e la sua semplicità ti stupirà

A cura di Franco Passarini

Ti sarà capitato di notare che, alcune problematiche si ripetono nel tempo. Ci sono fatti o situazioni che, anche se apparentemente risolti, nella vita si ripropongono più volte. In questo podcast desidero affrontare uno dei problemi che, soprattutto per alcune donne, è e rimane un tasto dolente, e cioè quello di innamorarsi di uomini che, alla fine, si rivelano non giusti e con il tempo totalmente diversi da quello che inizialmente apparivano. Ricadere nell’errore più volte è per chiunque umiliante, e non agevola certo ad accrescere la propria autostima. Specialmente per una donna che in amore, dona tutta di sé stessa al partner, ricevendo in cambio soltanto qualche briciola.  

Ci sono alcune domande che in sostanza riassumono la questione e che spesso vengono rivolte a chi, per professione, può dare una risposta esaustiva e chiarificatrice. Alle seguenti domande risponderò in fondo all’articolo.

Le domande sono queste:

C’è un motivo per cui alcune donne finiscono sempre per scegliere l’uomo sbagliato?

C’è un motivo per cui anche quando riescono ad interrompere la relazione con un uomo che le fa soffrire, finiscono per sceglierne un altro simile al primo?

È una questione di sfortuna, o c’è un’altra ragione per cui, tra cento uomini, scegli sempre quello che alla fine ti fa soffrire?

LA STORIA DI ANNA, LA STORIA DI MOLTE DONNE

Prima di rispondere ti racconterò la storia di Anna, nome inventato, storia vera. Anna, una donna di circa 45 anni, ad un certo punto della sua vita, dopo due storie importanti alle spalle, entrambe naufragate, si trova da sola a pensare: cosa faccio ora che sono di nuovo single? Continuo così, finalmente libera di esprimere tutta la mia voglia di vivere da sola, o mi rituffo in un’altra storia d’amore con un altro uomo. Non sapendo se si ripeterà la stessa situazione di sofferenza che l’ha fatta soffrire per ben due volte, è ovvio che Anna tentenna nel prendere una decisione. Pensa dentro di sé: sbagliare una volta è umano, due volte è sfortuna, ma la terza, inizia ad essere uno schema di comportamento da masochisti vero e proprio, quindi che faccio? È normale che Anna a questo punto della sua vita abbia paura.

SE CAPISCI SEI GIA’ A META’ DELL’OPERA

Allora, cosa fa la protagonista della nostra storia, prima di affrontare l’ignoto futuro, ha pensato bene di fare qualcosa di diverso, cercando di comprendere prima il perché, le sue scelte sono risultate sbagliate, e, soprattutto, cercare di capire, con l’aiuto di un professionista, come non ripetere lo stesso errore per la terza volta prima di rimettersi in gioco.

SE TI FAI AIUTARE, NON VUOL DIRE CHE SEI DEBOLE

Mi preme qui sottolineare che, ammettere che una certa cosa non si riesce a risolverla da soli, non è segno di debolezza, come molti sono spinti a pensare, ma è l’esatto opposto, e cioè segno di grande intelligenza e coraggio. L’accettare anche di essere aiutati, lo è ancora di più. A questo proposito bisogna sempre tenere presente questo quando ci si fa aiutare. Anche se fosse il professionista più competente al mondo a farlo, mai e poi mai si potrà sostituire a te. Solo tu puoi agire nella tua vita attivamente, e solo tu puoi, una volta compreso il percorso da fare, attivare quel processo di crescita interiore che ti porterà spontaneamente a raggiungere il tuo scopo. Nessuno può farlo per te.

LA PROFESSIONE DEL COACH

La mia figura di professionista, nel percorso di Coaching che metto a disposizione della persona che mi chiede aiuto, è sempre di accompagnamento, e mai di sostituzione. Insieme si comprende il problema, insieme si decide il percorso, insieme si decide a quale obiettivo mirare, insieme si parte per raggiungerlo, ma la mia, è solo una presenza di supporto, di sostegno e di aiuto, alla guida c’è sempre chi deve fare il percorso. Attraverso le mie conoscenze professionali e le mie indicazioni il Coachee, così viene chiamata la persona che desidera fare un percorso di Coaching, può acquisire un nuovo percorso di pensiero, un nuovo approccio al problema, una nuova prospettiva, può riuscire a cambiare modelli di comportamento, financo abbracciare una nuova filosofia di vita, che non avrebbe potuto trovare da solo, ma il raggiungimento del successo, è sempre legato all’azione compiuta dal Coachee, è sempre dovuto all’impegno e alla dedizione e al desiderio di cambiamento del Coachee. È importante la guida del Coach, ma è altrettanto importante il convincimento all’azione del Coachee. Anche in questo caso il principio di dualità si ripresenta indiscutibilmente.  

L’ASTROLOGIA DEL RISVEGLIO

È così Anna, arrivata da me, per un consulto di Astrologia del Risveglio. “Risveglio” era proprio quello di cui sentiva di avere bisogno, risveglio a pensieri nuovi, ad azioni nuove, a risultati nuovi. Appassionata da sempre di Astrologia e Cartomanzia si è sentita da subito a suo agio, e questo, come mi ha spiegato in seguito, per lei non era una cosa abituale, anzi, piuttosto il contrario. Prima di continuare con la storia ti parlerò di Anna inquadrandola dal punto di vista della tipologia Astrologico-temperamentale. Ti darò qui, soltanto delle indicazioni a carattere generale su Anna, per evitare di indurti a preconcetti erronei su un Segno, anziché su un altro. Ricordo sempre che i dati che si rilevano da una Carta del Cielo, sono sempre e solo riferibili alla specifica persona analizzata, ed al suo Tema Natale specifico.

IL TEMPERAMENTO E IL KARMA

Anna nasce sotto l’influenza di uno dei tre Segni di Fuoco, e il suo Ascendente invece in un Segno d’Aria. Va subito detto che dal punto di vista di reincarnazione legato al Karma, i Segni di Fuoco sono più soggetti di altri alle lusinghe dell’Io e quindi più soggetti a ingannarsi, in parole povere più soggetti a cadere preda dell’illusione fondamentale se non appartenenti ad una reincarnazione evoluta del Segno. Di questo ne parlerò in un altro podcast. I Segni che appartengono all’elemento aria invece sono molto sensibili alla bellezza, amano circondarsi di cose belle, ne sentono fortemente il richiamo, bel corpo, bella macchina, bella casa, ecc.

L’INSEGNAMENTO DEL BUDDA

Il Buddha a questo proposito diceva: “La fonte delle nostre sofferenze deriva dal mare delle nostre illusioni”.

Comprendi bene che chi è più sensibile all’aspetto materiale del rapporto, bel fisico, soldi, bellezza ecc. più è soggetto ad illudersi, più c’è il rischio che si risvegli in seguito con un bel bernoccolo sul cuore. La Luna di Anna, oltretutto, era in una posizione ben precisa nella sua Carta del Cielo Natale, che stava ad indicare una amplificazione della propensione per lei a farsi abbagliare dalle apparenze. In fase di consulto chiesi di proposito ad Anna quale fosse il suo uomo ideale e, come mi aspettavo, mi elencò alcune delle caratteristiche che solitamente sono le più pericolose e le meno rassicuranti da trovare in un uomo, per una donna come lei, così sensibile ed emotiva. Va subito detto a scanso di equivoci, che Anna era una persona molto attiva, espansiva e a suo modo forte, a volte anche risoluta nei modi, ma nell’intimo nascondeva in realtà una fragilità interiore che tendeva a nascondere anche a sé stessa.

ATTENTO A COSA DESIDERI, PERCHÉ POTRESTI OTTENERLO

Tornando alle caratteristiche che mi elencò dell’uomo, a suo dire, ideale per lei, una delle prime cose che mi disse è che le piaceva l’uomo forte ed indipendente, poi possibilmente attraente e macho, atletico, intelligente, possibilmente benestante e che la facesse sentire al sicuro, protetta, e possibilmente non appassionato di calcio, ma a quest’ultima avrebbe anche soprasseduto qualora l’avesse trovato. Anche se, l’ultima caratteristica era stata una delle cause che l’aveva allontanata dal precedente rapporto di coppia. Questo in prima battuta era il quadro dell’uomo ideale per Anna.  Tutto sommato Anna non voleva poi l’impossibile, tranne per il fatto che aveva omesso alcune delle caratteristiche che, a mio avviso, sarebbe importante trovare in un uomo, sensibilità, empatia, desiderio di migliorarsi, ecc. Le spiegai che sarebbe stato fondamentale per lei avere accanto un compagno che la capisse, che possedesse una certa sensibilità emozionale tale da permettergli di condividere con lei il suo mondo emozionale. Essere sensibili, le spiegai, aiuta ad accorgersi dei bisogni del partner e ad anticipare quelle che sono le necessità che di volta in volta ogni compagno nel tempo sviluppa. Essere sensibili agevola all’ascolto dell’altro ed aiuta a prevenire le problematiche che portano poi immancabilmente a discutere. La sensibilità ti permette di condividere i piaceri e i dispiaceri che ogni rapporto comporta. Questo aspetto importantissimo nel suo elenco di caratteristiche maschili mancava totalmente, perché?

IL PASSATO PLASMA IL TUO PRESENTE

Quando le chiesi di raccontarmi un po’ dei suoi due uomini del passato, Anna elencò alcune delle cose che più di tutte l’avevano fatta innamorare. Nel primo amore era stato l’aspetto fisico a colpirla, il suo uomo era muscoloso e bello. Scelta comprensibile vista la giovane età che al tempo l’aveva vista protagonista di un amore poco più che adolescenziale durato però alcuni anni. Il secondo ad abbagliarla fu il fatto che l’uomo esprimeva una forza e una risolutezza da farle girare la testa. Persa nei suoi sogni da innamorata non si accorse che in realtà l’uomo dei suoi sogni altro non era che una persona molto egoista che nel tempo l’aveva delusa e fatta soffrire, anche e soprattutto dopo il matrimonio a causa di tradimenti ripetuti. Ora, non desidero inoltrarmi ulteriormente nelle storie sentimentali di Anna raccontandone i particolari, ma è evidente che Anna non aveva nessuna responsabilità se non il fatto di prediligere uomini forti, aitanti e pieni di testosterone.

LA SOLUZIONE STA NEL CAMBIARE I MODELLI

Non sono solito dare consigli alle persone che seguo perché ritengo che il mio giudizio non sia il loro. Ognuno deve maturare la propria convinzione, io sono lì solo per aiutarli a comprendere meglio, e così fu, Anna comprese che questa volta avrebbe dovuto tenere conto del fattore sensibilità nella ricerca del prossimo uomo e guardare con più chiarezza dentro sé stessa e decidere se tener conto del vecchio modello nello scegliere il nuovo partner, o modificarlo aggiungendo anche il nuovo dato. Cambiare il proprio metodo di scelta le avrebbe permesso di conoscere un altro tipo di uomo e forse, dico forse, avrebbe potuto avere più chance di trovare la sua anima gemella.

RISPOSTE ALLE DOMANDE DI SEMPRE

Tornando alle domande iniziali: c’è un motivo per cui alcune donne finiscono sempre per scegliere l’uomo sbagliato? Sì, il motivo è dato dal modo non corretto di interpretare i segnali che la persona dell’altro sesso trasmette. La decifrazione di tali messaggi è subordinata, filtrata direi, dal tipo di natura innata di chi osserva. Altri fattori importantissimi: l’educazione ricevuta a livello parentale, situazioni vissute nel passato più o meno gratificanti, atteggiamento verso sé stesse, accettazione ed individuazione del proprio ruolo all’interno della coppia ecc., che la persona nel corso della vita ha introiettato e che usa come modello per fare le sue scelte.

C’è un motivo per cui anche quando riescono ad interrompere la relazione con un uomo che le fa soffrire, finiscono per sceglierne un altro simile al primo? Il motivo sta nel fatto che non decifrando correttamente i segnali provenienti dall’altro sesso si illudono, credendo di vedere cose che in realtà non ci sono, e non cambiando il proprio metro di scelta, ripetono immancabilmente la scelta precedente, cadendo più volte nello stesso errore, oltretutto, spesso, anche dopo essersi accorte dell’errore commesso, chi per amore verso il partner, chi per situazioni contingenti non positive, chi perché mossa dalla sindrome della crocerossina che cerca sempre di curare, aiutare, o addirittura cambiare il carattere del partner, cosa che nessuno può fare in realtà se l’altro non è d’accordo, continuano il rapporto spendendo anni di vita, dietro ad una causa persa.

È una questione di sfortuna, o c’è un’altra ragione per cui, tra cento uomini, si sceglie sempre quello che alla fine ti fa soffrire? La sfortuna non c’entra nulla, è soltanto il frutto della tua scelta a fare la differenza. Se comprendi che i tuoi parametri di scelta sono sbagliati, o semplicemente non del tutto corretti, sei in grado di cambiare radicalmente la situazione.

SPIRITUALITA’ E KARMA, LA VIA DELL’EVOLUZIONE

Mi preme anche dire come spiritualista, che il Karma segna per ognuno un percorso ben preciso, nel momento in cui nasciamo, legato fortemente allo scopo per cui ci incarniamo. Lo scopo, è importante e serve allo spirito per sperimentare ed evolvere in questa realtà materiale. Questo gli permetterà nella prossima vita, di progredire ad uno scalino più alto dell’evoluzione. Per questo conoscere prima tutte le proprie tendenze, positive, meno positive, punti forti, e punti deboli del proprio carattere, può permettere di modificare il cammino karmico e velocizzare tale percorso evolutivo. Anche questo fa parte del percorso di Coaching Astrologico che metto a tua disposizione tra i vari servizi nel blog. Ma di questo argomento ne parlerò più approfonditamente in un altro podcast. Ok mi fermo qui.

SONO QUI’ PER TE

E ricorda, prendere un appuntamento con me è semplice, chiedere informazioni è totalmente gratuito. Basta andare sul mio sito, francopassarini.it/, dove trovi i miei recapiti per contattarmi, scegli tu il modo che preferisci, via telefono, WhatsApp, email. Lì troverai tutti i servizi che metto a tua disposizione. Coaching Consulenza Astrologica, Tema Natale, Cartomanzia introspettiva e proiettiva, radioestesia predittiva, Spiritualità, Religione, Karma, e tanto altro riguardante i misteri della vita, come la NDE, e le ultime scoperte. Quindi segui il mio podcast e clicca mi piace, o lascia un commento, così facendo mi aiuterai a migliorare e a proseguire questo progetto. Puoi lasciare un commento su Spreaker, su YouTube o sulla mia pagina Facebook dove preferisci, rispondo sempre con molto piacere. Al prossimo podcast e buona vita!

FONTE: leggi o ascolta podcast su altri argomenti www.francopassarini.it/