Olio di sesamo per i denti

Uno studio, anche se eseguito su pochi pazienti (20 pazienti tra gruppo trattato con clorexidina e olio di sesamo) è interessante perchè dimostra l’efficacia dell’olio di sesamo nel ridurre la placca batterica in adolescenti (16-18 anni) trattati con questo rimedio della medicina tradizionale ayurvedica.

I limiti sono il basso numero di pazienti, la mancanza di un gruppo placebo, il controllo sulla crescita di un solo batterio cariogeno e soprattutto il fatto che i pazienti nel gruppo trattamento dovevano fare dei gargarismi della durata di circa 10 minuti tutti i giorni per 2 settimane con 1 cucchiaio da minestra di olio di sesamo.

Nonostante la clorexidina si sia dimostrata più efficace nel ridurre la carica batterica di Streptococcus mutans (il batterio considerato il principale agente cariogeno) sia nella saliva che nella gengiva, l’effetto dell’olio di sesamo è stato significativo e quindi è possibile pensare nel prossimo futuro all’utilizzo di un estratto di olio di sesamo nella cura quotidiana dei denti.
(Asokan S, Emmadi P, Chamundeswari R. Effect of oil pulling on plaque induced gingivitis: a randomized, controlled, triple-blind study. Indian J Dent Res. 2009;20(1):47-51) Luigi Gori, Centro di Medicina Naturale, Ospedale S.Giuseppe USL 11, Empoli

Attività ansiolitica del Kava

Si ritorna a parlare di Kava-Kava dopo che questo estratto è stato sospeso dal commercio per i noti casi di reazione epatotossiche. In realtà la radice di questa pianta da secoli usata come bevanda tradizionale in Oceania, ha delle interessanti potenzialità come ansiolitico.

In un recente studio clinico sono stati somministrati estratti acquosi di Kava utilizzando esclusivamente la radice di cultivar nobili, e non le parti aeree o la pianta intera, e quindi parti prive di pipermetisticina (principale alcaloide sospettato di epatotossicità), presente in cultivar secondari, come il tudei. La forza di questa ricerca clinica sta nell’uso iniziale di placebo in tutti e due i gruppi, in modo da eliminare i soggetti più sensibili a tale effetto, e nell’arruolamento di pazienti affetti da stati ansiosi importanti. Il lavoro dimostra che la somministrazione di 250 mg al giorno di kavalattoni riduce lo stato ansioso in modo statisticamente significativo, senza evidenza di tossicità epatica. Il punto maggiore di debolezza sta nella brevità del trattamento (3 settimane), e infatti gli stessi Autori consigliano questo estratto per periodi brevi proprio in considerazione delle problematiche tossicologiche dell’estratto ancora irrisolte.
(Sarris J, Kavanagh DJ, Byrne G, et al. The Kava Anxiety Depression Spectrum Study (KADSS): a randomized, placebo-controlled crossover trial using an aqueous extract of Piper methysticum. Psychopharmacology.