Melagrane e arance per festeggiare in salute

Ricorrenza religiosa e consumistica, il Natale è però anche un’occasione per ritrovarsi a tavola con familiari e parenti. Perché allora non sfruttare questi momenti per regalare ai nostri cari un po’ di benessere, proponendo loro alimenti salutari, gustosi, oltre che colorati dell’allegria di queste feste?

“Tra i cibi rossi, uno dei più ricchi di proprietà benefiche è senz’altro la melagrana, oggetto, in passato, di credenze sacre”, suggerisce Piergiorgio Pietta dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr di Milano. “Nell’antica Grecia il melograno rappresentava il legame coniugale, nella mitologia persiana significava l’invincibilità, nella Bibbia e nelle rappresentazioni medioevali è descritto come segno di fertilità e abbondanza. Per il Buddismo è uno dei tre frutti benedetti (gli altri due sono l’arancia e la pesca) ed è invocato per l’infertilità femminile. Inoltre, figura nello stemma di diverse associazioni mediche a significare vitalità, fertilità e rigenerazione”.
Povera di proteine e grassi, una melagrana media apporta però circa il 10% del fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamine C e B6 ed è ricca di potassio. La sua caratteristica più importante è comunque, come evidenzia Pietta, “la forte concentrazione (da 1 a 2,8 grammi/litro, contro i 2 grammi del vino rosso e 1 grammo del tè) di due classi di polifenoli: le antocianine, che conferiscono il colore rosso al frutto, e i tannini idrolizzabili, oltre a esteri dell’acido ellagico. A queste sostanze si deve il 90% dell’attività antiossidante del succo di melagrana, capace quindi di catturare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare”.

Studi clinici hanno confermato le tante proprietà di questo succo: “Questa bevanda”, precisa Pietta, “riduce i fattori di rischio cardiovascolare, ha un effetto protettivo sulla cartilagine articolare, prevenendo o limitando il rischio di osteoartriti, svolge azione preventiva su alcuni tipi di tumori (cavo orale, colon, prostata, seno), ha un’attività debolmente estrogenica, interessante per il trattamento dei sintomi della menopausa, e sembra avere anche azione neuroprotettiva”.
Un altro frutto di stagione molto salutare è l’arancia sanguinella, succosa, profumata e dal colore intenso. “Ricca di vitamina C, questo agrume facilita l’assorbimento del ferro, favorisce la formazione del tessuto connettivo, stimola le difese immunitarie e cattura i radicali liberi, svolgendo una forte azione antiossidante”, spiega il ricercatore dell’Itb-Cnr. “Contiene inoltre vitamina A, essenziale per la vista, la crescita, la divisione cellulare e per le difese immunitarie, e vitamina B1, che aiuta a trasformare il glucosio in energia ed è importante per la funzione nervosa e cardiaca. E’ una buona fonte di calcio, potassio e pectina, una fibra solubile che dà senso di sazietà e rallenta l’assorbimento di zuccheri (glucosio) e lipidi (colesterolo). Gli oli essenziali presenti nella buccia e nei fiori, infine, hanno proprietà carminative (contrastano il gonfiore addominale)”.
Per saperne di più: Almanacco della Scienza