L’invenzione dei giovani

Jon Savage
Traduzione: Giancarlo Carlotti
Collana: Storie – Feltrinelli Editore
Pagine: 496 Prezzo: Euro 30

I giovani non sono sempre esistiti. Al contrario: sono stati inventati. In America e in Europa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, un nuovo attore sociale e un nuovo stile di vita si sono fatti strada in modo prepotente fino a rivoluzionare il costume e la società. Un libro di storia avvincente come un romanzo.

Il libro
I giovani non sono sempre esistiti. Al contrario: sono stati inventati. In America e in Europa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, un nuovo attore sociale e un nuovo stile di vita si sono fatti strada in modo prepotente fino a rivoluzionare il costume e la società. Jon Savage racconta questa rivoluzione in un libro di storia avvincente come un romanzo. Che parte dai sogni di ribellione della generazione romantica e attraversa due secoli di fermenti e tormenti, entusiasmi e angosce: Peter Pan e il mito dell’eterna giovinezza, la fondazione dei boy scout, lo shock della Prima guerra mondiale, lo sviluppo di una psicologia dell’adolescenza, la militarizzazione della gioventù nella Germania hitleriana e nell’Italia fascista, la diffusione di nuovi stili musicali dal ragtime allo swing al rock’n’roll, la nascita della pubblicità e di un mercato pronto a sfruttare economicamente i nuovi gusti e la nuova cultura di massa. Fino alla consacrazione definitiva, quando nel giugno 1945 – poche settimane prima dello scoppio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki – il “New York Times” annuncia trionfante che “i teenager sono un’invenzione americana”. Da quel momento in poi il mondo non sarà più lo stesso. Il futuro sarà dei teenager.

“Un libro che può cambiare il modo in cui le persone pensano all’adolescenza.”
“The Guardian”

“Un lavoro completo, sicuro, commovente e coinvolgente.”
“The Independent”

Il governo di sé e degli altri
Corso al Collège de France (1982-1983)
Michel Foucault
Cura: Mario Galzigna – Frédéric Gros
Collana: Campi del sapere
Pagine: 400 Prezzo: Euro 40

Il libro
Nel corso che tiene nel 1983, Michel Foucault, già malato, continua la sua rilettura della filosofia antica e inaugura la ricerca sulla nozione di parrêsia (dire la verità, parlar franco). L’attività della parrêsia si configura come pratica di libertà, collocata in uno spazio di “esteriorità” rispetto alle istanze di potere. Attraverso lo studio di questa nozione, Foucault torna a interrogarsi sul significato di cittadinanza nella Grecia antica e mostra come il “coraggio della verità” – assolutamente evidente nella posizione antagonista dei cinici – costituisca il fondamento etico dimenticato della democrazia greca. Con la decadenza della polis, il coraggio della verità si trasforma e diventa il modo con cui il filosofo esercita la sua direzione sulla formazione dell’anima del principe e quindi sul governo degli altri. Nel rileggere i pensatori greci, Foucault costruisce una figura di filosofo in cui si riconosce: ciò che va definendo è la propria appartenenza alla modernità, il proprio ruolo di filosofo, il proprio modo di pensare e di essere.

Per saperne di più: il sito di Feltrinelli