Quello appena terminato è il quarto autunno con le maggiori temperature degli ultimi due secoli (+1.33°C), secondo i dati rilevati per l’Italia dall’Isac-Cnr. L’anomalia, in attesa dei dati di dicembre, sta portando l’anno al termine al terzo posto tra i più caldi. Il Wmo rileva invece il 2011 a livello globale come il 10° per temperature.
Con il mese di novembre si chiude la stagione autunnale dal punto di vista meteorologico, che per l’Italia si attesta al quarto posto nella classifica dei più caldi degli ultimi due secoli. La banca dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr) ha rilevato un’anomalia della temperatura media stagionale di +1.33°C rispetto al valore medio del 1971-2000, periodo assunto come riferimento.
“Assieme alla primavera, anch’essa molto calda, la quinta di sempre con un’anomalia di +1.43°C, l’autunno fa volare il 2011 al terzo posto provvisorio tra i più caldi degli ultimi 200 anni con un’anomalia di +1.04°C, dato ovviamente da confermare con i dati di dicembre”, dichiara Michele Brunetti dell’Isac-Cnr. “In testa alla graduatoria resta il 2003 con +1.22°C e in coda il 1816 con -2.63°C”.
A livello globale il 2011 è anche il 10° anno più caldo secondo il rilevamento parziale gennaio-ottobre della WMO, World Meteorological Organisation, che evidenzia un’anomalia positiva di +0.41°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1961-1990. I 13 anni più caldi, secondo il WMO, si concentrano tutti dal 1997 e il 2011.
Per ulteriori dettagli si rimanda al sito www.isac.cnr.it/