La ‘pancetta’? Si misura con la risonanza magnetica

L’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa ha messo a punto un nuovo strumento software per la misura automatica del grasso viscerale. Hippo Fat, questo il suo nome, viene attualmente utilizzato presso centri d’eccellenza in Europa, America e Australia

Il rischio associato all’eccesso di grasso corporeo non è collegato semplicemente alla quantità totale di grasso, ma in particolare alla quantità di grasso viscerale, cioè quello depositato attorno agli organi interni dell’addome. E’ quanto emerge dalle ultime ricerche mediche in materia, grazie alle quali si è potuto stimare, soprattutto attraverso la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e la Risonanza Magnetica per Immagini (MRI), la quantità di grasso viscerale presente nell’organismo. Presso l’istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa è stato sviluppato uno strumento software chiamato Hippo Fat, che consente la misura automatica della distribuzione del grasso addominale in organi quali l’intestino, lo stomaco e la milza, tramite l’utilizzo di immagini MRI.
“Lo strumento, unico fino ad oggi nel suo genere, permette di calcolare accuratamente e in maniera rapida la misurazione del grasso nel paziente, per poter valutare in modo efficace e riproducibile i fattori di rischio”, spiega l’ideatore del software, l’ing. Vincenzo Positano. “Negli ultimi due anni, oltre 100 pazienti sono stati esaminati con questa tecnica presso l’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa, nell’ambito di ricerche cliniche per la misura dei fattori di rischio nei disturbi metabolici, quali il diabete, e disturbi cardiovascolari”.

Dopo la validazione clinica ricevuta dall’IFC di Pisa, Hippo Fat è stato ora controllato indipendentemente, verificato ed approvato da un gruppo di ricerca statunitense, i cui risultati di valutazione sono stati pubblicati nei giorni scorsi sull’International Journal of Obesity, la rivista di riferimento a livello mondiale per lo studio dell’obesità. Hippo Fat è attualmente utilizzato presso numerosi centri d’eccellenza in Europa (Bielefeld, Germania; Stoccolma, Svezia), America (Albert, Canada; JHU di Baltimora, Boston, Portland e l’NHI di Bethesda negli Usa) e Australia (Sidney), per la validazione multi centro e multi scanner. “Ciò significa – conclude Positano – che Hippo Fat può essere utilizzato da qualsiasi macchina e in ogni parte del mondo”.
Per saperne di più: Consiglio Nazionale delle Ricerche