Daniele Luttazzi
Collana: I Canguri
Pagine: 272 Prezzo: Euro 14
Dopo aver visto il suo ultimo spettacolo, capita che glielo dicano: “Tu l’avevi previsto. Ha fatto esattamente come avevi detto (il Berlusconi)”. Daniele Luttazzi esplora in lungo e in largo i cinque elementi fondamentali della Narrazione Emotiva con un profluvio di casi tratti dalla cronaca più recente. E dimostra che l’analisi di come i politici “raccontano” il loro programma riesce non solo a spiegare i fatti, ma anche, soprattutto, a prevederli.
Il libro
Daniele Luttazzi, dopo aver introdotto nel dibattito pubblico il concetto di “golpe al rallentatore” – con cui già nel 2002 illustrava le analogie fra il piano piduista di Gelli e il programma berlusconiano –, aggiorna spregiudicatamente il quadro con l’esame satirico della tappa successiva: la Guerra civile fredda.
La Guerra civile fredda è il risultato del progetto organico, reazionario, creatore di disuguaglianze e gerarchie in atto da un ventennio nel Paese. Ne sono conseguiti, fra l’altro, un aumento del 553 per cento della cassa integrazione, una manovra economica che beffa i ceti medi e un piano federalista che porterà alla divisione fra regioni di serie A – magari da annettere alla Carinzia – e regioni di serie B.
Abbiamo assistito a molti eventi notevoli, e dal sapore a tratti vagamente surreale: l’appoggio che col loro voto i cittadini italiani stanno dando alle politiche classiste che da anni li danneggiano; le ripetute vittorie elettorali di Berlusconi e della Lega; la fusione di An col Pdl; la crescita nei sondaggi di Di Pietro; l’inconcludenza del Pd; le ben due sconfitte di Berlusconi contro Prodi; il magnetismo che da duemila anni la chiesa esercita nei confronti dei fedeli; e il fatto che Grillo riempia i palazzetti e le piazze con i suoi Meet up. Se tutto questo risulta paradossale, lo si deve innanzitutto al potere di una straordinaria tecnica di persuasione: la Narrazione Emotiva.
Il programma elettorale diventa secondario, se non sai come raccontarlo. Vinci le elezioni se lo sai raccontare come una storia: una storia che crei con l’elettore un legame emotivo. Nella nuova realtà politica, tutta emotiva, la popolarità sostituisce la legittimazione; la vittoria, la credibilità; e i sondaggi, l’ideologia.