La geografia, questa sconosciuta!

Una grande indagine effettuata dal National Geographic sulla conoscenza della geografia nel mondo ha dato dei risultati piuttosto scoraggianti: gli oltre 3000 giovani intervistati, tutti in età compresa tra i 18 e i 24 anni, hanno messo in evidenza notevoli lacune nei confronti della loro conoscenza della realtà fisica e politica del nostro pianeta.

Particolare scalpore ha suscitato l’evidente impreparazione dei giovani statunitensi, abitanti di quella che si definisce la grande superpotenza mondiale: pensate che solo il 17 percento dei giovani di quel grande paese è in grado di indicare dove si trovi l’Afghanistan! Altro esempio? Nonostante la minaccia di guerra con l’Iraq e i quotidiani resoconti di azioni terroristiche in Israele, solo il 15 percento degli intervistati ha saputo localizzare sull’atlante le due nazioni. Particolarmente umiliante il fatto che tutti i giovani intervistati di altre nazioni sono stati più bravi ad indicare la popolazione degli Stati Uniti.

Un terzo degli americani ha risposto che la popolazione statunitense è costituita da oltre un miliardo di abitanti! (per inciso, la risposta esatta è 289 milioni). Anche i giovani delle altre nazioni non possono certo vantare una conoscenza spiccata della geografia: i dati e le risposte rimarcano una tale tendenza generale all’ignoranza da rendere necessaria una profonda riflessione. Tra le varie spiegazioni un posto di rilievo è occupato dalla sempre minore importanza in ambito scolastico attribuita a questa materia, considerata a tutti gli effetti una disciplina di serie B. Altro fattore importante è dato dal fatto che la conoscenza della geografia si acquisisce soprattutto attraverso i viaggi e l’uso delle lingue.

Nelle nazioni che hanno riportato il punteggio più alto, cioè Svezia, Germania e, udite, udite, Italia, almeno il 70 percento dei giovani ha effettuato un viaggio all’estero negli ultimi tre anni, e la maggioranza di loro parla più di una lingua (In Svezia addirittura il 90 percento). Tra i giovani abitanti di Stati Uniti e Messico, i fanalini di coda di questa classifica, solo il 20 percento si è recato all’estero nello stesso periodo e la grande maggioranza della popolazione conosce solo la propria lingua madre.