Scoperto l’interruttore delle infiammazioni

Nel sistema immunitario esiste un interruttore che, accendendosi o spegnendosi, provoca o combatte le infiammazioni. 

Si chiama interleuchina-1. La scoperta arriva dalla Svizzera, ma il merito è tutto italiano. La ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Nature’, è stata infatti condotta, in collaborazione con l’Istituto Gaslini di Genova, dal gruppo di Federica Sallusto, che lavora nell’Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona diretto da Antonio Lanzavecchia dell’Università della Svizzera italiana.

“Questo risultato è la conseguenza di un nuovo modo di studiare la risposta immunitaria nell’uomo, in grado di fornire un maggior numero di informazioni e molto più preciso”, osserva Sallusto. Per Lanzavecchia la novità maggiore sta nella “possibilità di studiare il sistema immunitario direttamente nell’uomo”.

La molecola dell’interleuchina-1, nota da tempo, è una citochina (la prima citochina ad essere scoperta) prodotta da diversi tipi di cellule del sistema immunitario, come macrofagi e fibroblasti. Lo studio italo-svizzero ha consentito di verificare il suo coinvolgimento nella regolazione di cellule ‘bifronti’, i linfociti Th-17. Esse hanno doppia funzione: possono proteggere da funghi e batteri ma anche provocare infiammazioni croniche e autoimmuni (malattie nelle quali il sistema immunitario agisce contro l’organismo stesso). L’interleuchina-1 agisce su questi linfociti stimolandoli a produrre interferone-gamma e quindi ad attivare un processo infiammatorio oppure a produrre l’interleuchina-10, che ha funzioni anti-infiammatorie.

Queste osservazioni, effettuate esclusivamente ‘in provetta’, sono state confermate studiando i pazienti con un’eccessiva produzione di interleuchina-1, grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto Gaslini di Genova.
(Fonte: Almanacco della Scienza, CNR)
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