Tornando a casa si avverte la sensazione di lasciare fuori dalla porta qualunque pericolo. Non è del tutto vero, però, quando si tratta di inquinamento. Se agenti inquinanti esterni, come lo smog, sono costantemente sotto i riflettori, c’è una forma di contaminazione che si nasconde proprio tra le pareti delle abitazioni.
“Il più delle volte l’aria dove molte persone passano circa il 90% del loro tempo contiene composti chimici, prodotti da diverse fonti, che possono essere cancerogeni e tossici”, spiega Carla Iacobelli del Servizio prevenzione e protezione (Spp) del Cnr. “Non è necessario che ci siano concentrazioni elevate di sostanze nocive: è soprattutto l’esposizione costante e prolungata a rendere preoccupante la situazione”.
Questi composti organici e inorganici si annidano un po’ in tutte le stanze. A partire dalle emanazioni dei materiali utilizzati per la costruzione e l’arredamento, come mobili, moquette e rivestimenti. “A titolo di esempio”, continua la ricercatrice, “i derivati del fenolo che trovano largo impiego nelle resine sintetiche e nei coloranti, mentre la formaldeide viene impiegata nella fabbricazione di truciolati e compensati. La responsabilità dei materiali da costruzione e di arredo nel causare l’inquinamento dell’aria interna è rilevante per l’emissione di Voc (composti organici volatili) provenienti da vernici, colle, adesivi, smalti, impregnanti, truciolati, schiume poliuretaniche”. Il consiglio è dunque di privilegiare per quanto possibile mobili in legno massiccio o truciolato ‘anziano’ e di far arieggiare bene le camere.
Anche la cucina riserva brutte sorprese. “Responsabile della tossicità è principalmente la cattiva manutenzione di griglie spargifiamma, fornelli, caldaie, cappe di aspirazione”, prosegue la ricercatrice. “Gli accorgimenti da rispettare sono la sostituzione periodica del filtro della cappa e del tubo di raccordo del gas e la pulizia accurata delle griglie spargifiamma con uno spazzolino a setole dure che elimini i residui di cibo combusto”.
Attenzione meritano anche i prodotti per la pulizia della casa: soda caustica, ammoniaca, soda solvay e varechina possono avere effetti negativi sulla salute e l’ambiente. “È preferire usare i prodotti a stantuffo che quelli spray”, suggerisce Iacobelli. “Valide alternative naturali ai prodotti chimici sono inoltre l’aceto bianco per eliminare le macchie sui tappeti o la pipì di cani e gatti, e il bianco di Spagna per la pulizia di vetri, specchi e argenteria”.
(Fonte: Almanacco della Scienza)
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