Fiabe antiche: i grandi classici riscritti per parlare ai bambini di oggi…

Occorre ricordare una cosa: le storie classiche, quelle scritte ad esempio dai fratelli Grimm, non sono state inventate da loro: gli autori hanno raccolto i racconti della tradizione orale e li hanno messi per iscritto. E questa operazione meritevolissima ci ha tramandato una tradizione che è parte delle nostre radici!

La saggezza degli antichi

È Singolare constatare che insegnamenti, spirituali e non, impartiti in tempi e luoghi diversi, siano differenti nella forma in cui sono stati scritti, ma assolutamente identici nella sostanza!

Dunque, Maestri diversi… hanno parlato in tempi diversi… a uomini diversi… e hanno detto le stesse cose!

Forse che può esistere, da qualche parte, una comune Verità? E la domanda successiva, per me che sono educatrice e insegnante da trent’anni, è stata: “Ma la maggior parte di noi adulti conosce questi precetti di saggezza?”.

E mi sono risposta che mediamente no, non li conosciamo. Ma se non li conosciamo… come possiamo trasmetterli ai bambini?

Ecco dunque che legate a queste domande sono nati due raccolte importanti: “21 piccole storie zen” e “18 storie dall’India“.

Oggi, invece, voglio parlarvi di una libro illustrato che racchiude 7 conosciutissime fiabe che rappresentano alcuni importantissimi passaggi evolutivi che ogni bambino, nelle diverse fasi di vita, si trova ad affrontare…

Fiabe di altri tempi: lo specchio di una società diversa…

Occorre ricordare una cosa: le storie classiche, quelle scritte ad esempio dai fratelli Grimm, non sono state inventate da loro: gli autori hanno raccolto i racconti della tradizione orale e li hanno messi per iscritto. E questa operazione meritevolissima ci ha tramandato una tradizione che è parte delle nostre radici!

Va però considerato che tali storie, scritte a partire dal XVII secolo, si riferivano a una società molto diversa da quella attuale.

A partire da quel periodo, e per lungo tempo, in ogni ceto sociale, dei bambini si sono occupate esclusivamente le donne.

Nell’educazione era previsto un certo distacco, una certa freddezza, non solo da parte degli educatori (precettori, balie), ma anche degli stessi genitori. I precetti dell’educazione prevedevano che il bambino imparasse e si attenesse a tutta una serie di ferrei divieti. Più un bambino era sottomesso, obbediente, rispondente alle aspettative di genitori e adulti, più veniva considerato ben educato.

Qual era il ruolo delle fiabe in questo tipo di cultura?

Le fiabe servivano a trasmettere i precetti di una cultura rigida, loro funzione era quella di passare insegnamenti necessari a vivere quell’epoca pregna di pericoli (ecco perché insegnare la diffidenza, ecco perché mostrare punizioni esemplari se ci si fosse sognati di disobbedire!).

Quindi le fiabe tradizionali contengono gli archetipi di una società che trasmetteva a bambini e adulti i principi su cui voleva continuare a fondarsi. E, salvo qualche piccola modifica, sostanzialmente nella forma, sono più di 400 anni che una generazione dietro l’altra si addormenta ascoltando questi racconti.

Ma gli archetipi non sono immutabili!

Il mondo è molto cambiato da allora… Ma le fiabe no.

La società ha subito continue, progressive e fisiologiche modifiche… Ma le fiabe no.

E come si può pensare allora di proporre a questi “bambini nuovi” fiabe che ripropongono modelli così diversi da quelli che incontrano nella loro vita?

Dov’è il papà?

Innanzitutto, nelle fiabe tradizionali non c’è quasi mai la figura dei papà, che per fortuna (e grazie all’evoluzione della società) oggi sono coinvolti tanto quanto le madri nell’educazione dei figli.

In seconda battuta va detto che le fiabe tradizionali pullulano di divieti che vengono imposti.

Ci sono diverse cose che “non si devono fare” ma nessuno spiega perché.

Oggi sappiamo che fornire delle spiegazioni aiuta una crescita armoniosa e consapevole, ma nelle fiabe tradizionali nessuno ci spiega perché dovremmo o non dovremmo fare qualcosa… In compenso in quelle fiabe troviamo dure punizioni che aspettano chiunque osi non rispettare quei divieti (verrà inghiottita dal lupo… si tenterà di avvelenarla in vari modi, ecc.).

Questi, io credo, siano precetti anacronistici, oggi.

Crescere con le fiabe popolari: storie riscritte per i bambini di oggi

Dunque ecco un’idea… le fiabe popolari: dovevano essere un po’ riscritte, proprio per poter esser ancora utilizzate in modo costruttivo nell’educazione di oggi!

7 grandi classici riscritti per te contengono, come vi dicevo, le 7 fiabe più popolari della nostra tradizione, riscritte in parte modificando la struttura quel tanto che serviva per introdurre personaggi che sono indispensabili presenze nella vita dei bambini di oggi… e quindi nelle fiabe che per loro devono essere specchio… come la figura del papà!

Ciò che è rimasto assolutamente intatto sono le prove di crescita che i bambini, nel loro percorso di vita come nelle fiabe, devono affrontare. Ciascuna di esse rappresenta in qualche modo un “passaggio” – chi parla in termini di spiritualità direbbe una “prova iniziatica” – che i personaggi sono assolutamente tenuti a superare.

In loro aiuto, in luogo dei superati divieti e delle poco evolutive punizioni, ho introdotto gli Insegnamenti dei Maestri, che troverete scritti in rima, quasi come voce che sussurra all’orecchio… quasi come se venissero dalla voce di un altro Personaggio che non si vede, ma che attento vigila e che, vi garantisco, si avverte in modo forte e netto!

La presenza di tali Insegnamenti offre la possibilità di utilizzare un differente modo di affrontare le prove, che è più adatto ai nostri tempi, che sostituisce i divieti con il permesso di sperimentare e che insegna poi che siamo responsabili delle strade che scegliamo di percorrere.

L’amore, la più grande forza

Ho scelto di far conoscere ai bambini quello che Uomini Saggi sono concordi nel considerare l’unica vera forza, quella più antica, quella più saggia, la più potente che si conosca: la forza dell’Amore, che in sintesi è la summa di tutti gli insegnamenti.

Ora siete pronti per iniziare la lettura in modo consapevole. Vi consegno il frutto del mio studio, del mio impegno di ricercatrice e del mio lavoro di rielaborazione… nella speranza che questo libro sia l’occasione per trascorrere del tempo coi vostri cuccioli, avendo la possibilità di guardarli negli occhi, avendo il coraggio di trasmettere loro la speranza, rinunciando a insegnare la diffidenza… perché se vogliamo migliorare il mondo, e lo dobbiamo fare soprattutto per loro, non possiamo aggiungere al nero altro nero. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare direzione!

Ed è così che vi immagino mentre leggete questo libro: voi, i vostri bambini, uno spazio confortevole, un tempo dedicato a ricordare che… C’era una volta… e può esserci ancora.

Immagine di copertina tratta da un’illustrazione di Lucia Campinoti

Estratto tratto dalla prefazione del libro di Marina Iuele ” 7 Grandi classici riscritti per te”

Fonte: https://unoeditori.com/