Pani rituali e passeggiate “stupefacenti”, esperimenti di fermentazione e storie di alberi, campanili che irradiano luce e suoni e racconti di viaggi ed esplorazioni, spettacoli partecipativi ed eclettici live musicali. “Campo Base” è il festival dedicato alla cultura della montagna, alle attività outdoor e alla relazione fra essere umano e ambiente. Scienza, filosofia, sport, musica, arte, cucina, natura, esplorazione. Un festival unico in Italia. Una comunità temporanea che si raccoglie in un campeggio immerso nella natura e in un teatro di pietra en plein air per riconnettersi con l’ambiente e immaginare i futuri possibili.Giunto alla terza edizione, si terrà dall’1 al 3 settembre 2023, ad Oira Crevoladossola (VCO).
La cultura della montagna protagonista
Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna dall’1 al 3 settembre in Val D’Ossola Campo Base, il festival dedicato alla cultura della montagna, agli sport e alle attività outdoor e alla relazione fra essere umano e ambiente, con una particolare attenzione e sensibilità verso le tragiche emergenze ambientali che segnano il nostro tempo. Una programmazione densa e articolata tra installazioni, performance, appuntamenti con scienziati, filosofi, protagonisti dello sport, esploratori, attività sportive all’aria aperta – e-bike, arrampicata, parapendio e canyoning – performance musicali e dj set, laboratori, forest bathing, yoga in natura, escursioni fotografiche ed esplorazioni per conoscere le erbe spontanee, fino ad arrivare alla scoperta del mondo della fermentazione e ma anche delle particolarità della cucina di montagna.
Prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones nell’ambito di Tones Teatro Natura, con la direzione artistica di Nicola Giuliani e la consulenza di Alessandro e Elena Gogna, Campo Base è un festival davvero unico in Italia, che si prepara ad accogliere, nello scorcio di fine estate e in un campeggio immerso nella natura, una vera e propria comunità temporanea pronta a condividere esperienze e riflessioni, visioni e progetti. Un festival che propone pratiche di riconnessione con l’ambiente naturale per affermarne la centralità nell’esperienza umana e stimolare un pensiero che possa essere efficace nel presente e capace di immaginare futuri possibili per coloro che verranno.
Habitat e comunità: dalla scienza all’arte
“Due i focus principali di quest’anno: habitat e comunità” conferma Nicola Giuliani che aggiunge: “Il primo è esplorato attraverso lo sguardo di artisti, scienziati, attivisti ambientali e architetti alla scoperta dei diversi approcci di vita sulla Terra nel regno vegetale e in quello animale e per conoscere quali sono le relazioni possibili fra specie diverse. Il tema della comunità, invece, viene investigato attraverso pratiche artistiche, spazi dedicati a riflessioni e momenti di convivialità che creeranno un sottile fil-rouge nel nostro calendario. Abbiamo immaginato un festival ancora più accessibile rispetto alle edizioni precedenti tanto dal punto di vista economico, quanto dal punto di vista della programmazione, con un’offerta ancor più ricca e un campeggio più grande e strutturato per accogliere la comunità temporanea di Campo Base. Infine, si consolida ulteriormente l’idea di un festival che fa tesoro di energie e collaborazioni con realtà e istituzioni come il Club AIpino Italiano, per la prima volta sostenitore della rassegna, il Parco Nazionale Val Grande, la Pro Loco di Montecrestese, la sezione CAI-SEO di Domodossola, Ossola Outdoor School, Ci sarà un bel clima e l’associazione Ossola Felix”.
Fra i protagonisti di Campo Base 2023 il musicista e producer Venerus, l’esploratore Franco Michieli, la scrittrice, divulgatrice e attivista ambientale Sara Segantin, la visual artist Ilaria Turba.
Grande novità di questa edizione, la prima assemblea degli Stati Generali del Clima: una piattaforma di incontro e dialogo tra tutte le realtà dell’attivismo ambientale italiano, al fine di analizzare quanto fatto in passato e strutturare delle linee di azione incisive per il futuro. Il festival verrà anticipato da Cima, una speciale installazione audio-visiva dell’artista milanese Nicola Ratti che dal 23 agosto al 3 settembre trasformerà il campanile di Montecrestese, il più alto della Val D’Ossola: : il suono della campana come “soundmark” che caratterizza il luogo e la sua comunità e la forma cava della struttura come rimando alla connessione interno/esterno. Al tramonto, ogni sera per una settimana, dal campanile si irradierà una diffusione sonora e luminosa per tutto il territorio circostante.
Il programma: dall’ispirazione all’azione
La terza edizione di Campo Base Festival si apre nel primo pomeriggio di venerdì 1 settembre nello straordinario scenario del borgo Ghesc di Montecrestese con I pani del desiderio, l’atelier curato da Ilaria Turba, visual artist che lavora, attraverso diversi formati, su temi come identità e immaginario collettivo e rapporto fra presente e passato, e che ha presentato le sue creazioni in alcune delle più importanti istituzioni culturali e festival di livello internazionale, dal Centre Pompidou di Parigi al Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia. Con questo progetto l’artista condurrà il pubblico alla scoperta dei “pani rituali”, anticamente oggetti di buon auspicio che accompagnavano alcuni passaggi importanti dell’anno legati al ciclo della natura oppure a momenti significativi per una comunità.
Attraverso il recupero di questa pratica antica Ilaria Turba intende ri-creare uno spazio e un tempo protetto di scambio e riflessione. Nel tardo pomeriggio si prosegue con un aperitivo di benvenuto e una tavola rotonda sui temi dell’ecologia, realizzata con il collettivo ambientalista Ci Sarà un bel Clima, un momento di approfondimento che coinciderà con l’inaugurazione dell’assemblea degli Stati Generali del Clima di cui Campo Base Festival 2023 sarà il vero e proprio headquarter. Delineare le linee guida per gli esponenti dell’attivismo ambientale, dare vita a una rete italiana per l’azione climatica e creare un documento condiviso che riunisca i risultati ottenuti fino a oggi, che determini i punti fondamentali per attuare la transizione in Italia e che possa avere la funzione di vera e propria piattaforma politica ed entrare nel dibattito pubblico, sono gli obiettivi principali degli Stati Generali del Clima. In serata invece, negli spazi open air di Tones Teatro Natura, due momenti di approfondimento: il primo con Fabrizio Manoni, alpinista noto per aver scalato e aperto diverse grandi vie sulle Alpi e non solo, dalla parete nord del Cervino in solitaria all’avventura sull’Everest, con il bivacco più alto nella storia dell’alpinismo; il secondo, subito dopo, con David Bacci, esponente del celebre gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco, e CAI Eagle Team (progetto che intende trasmettere ai più giovani le conoscenze tecniche e culturali dell’alpinismo moderno): un viaggio ideale tra Alaska e Patagonia, alla ricerca di pareti inviolate sull’Himalaya e sulla parete sud del Denali. La prima giornata del Festival si chiude con i due dj set all’insegna dell’EDM e della tech-house a opera di Oril & Alemaro e, a seguire, di Bunny.
La giornata di sabato 2 settembre è contrassegnata da una serie di appuntamenti e attività che consentiranno al pubblico/comunità di Campo Base di immergersi nel cuore della Natura. Durante la mattina, il forager e gastronomo Alessandro Di Tizio guiderà due momenti di ricerca intorno alle erbe selvatiche, che saranno poi gli ingredienti protagonisti di un pranzo speciale, cui seguirà una performance del coreografo e filmaker Jacopo Jenna. Ma in mattinata si avvicenderanno anche l’attività di esplorazione con Robert Fliri, ideatore della calzatura Vibram Fivefingers, l’introduzione al mondo della fermentazione con l’escursionista/chef Alberto Lavarini e la visita al rinato borgo Ghesc di Montecrestese, attualmente un vero e proprio laboratorio di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico ma anche di innovazione energetica green.
Densissima la programmazione pomeridiana: il ricercatore in gestione e pianificazione forestale, nonché studioso delle conseguenze del cambiamento climatico nelle foreste europee, Giorgio Vacchiano sarà il maestro di cerimonie di un’escursione durante la quale verranno raccontate storie di cambiamento e di resilienza, storie di scontro con i grandi mutamenti ambientali, storie di collaborazione e lavoro insieme alle genti di montagna. merenda#1 e merenda#2 sono invece i due appuntamenti di trekking dedicati all’osservazione degli alberi: il primo, in collaborazione con Archivio Leonardi, permetterà di comprendere le strutture e le architetture delle specie arboree; il secondo, curato dall’artista multidisciplinare Elena Braida ruoterà intorno alle pratiche di tracciamento e archiviazione delle caratteristiche naturali di un luogo e del suo ecosistema. La psicoterapeuta e antropologa Tania Re e lo scienziato Alessandro Chiolerio inoltre si caleranno nei panni di guide sciamaniche per la loro “passeggiata stupefacente” per andare alla scoperta di quelle piante “di conoscenza” anticamente utilizzate a scopi terapeutici e oggi etichettate come droghe. Infine, sempre nel pomeriggio del 2 settembre (con replica domenica 3) andrà in scena a Campo Base 2023 Eutopia, uno spettacolo che coniuga performance, installazione e game design, a cura di Trickster-p, progetto di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi, rimette in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici per trasformare il teatro in un grande tavolo di azione attorno a cui spettatrici e spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa.
Con l’avvento della sera si entra invece nel cuore della programmazione principale del 2 settembre. Si parte con l’incontro con il celebre esploratore Franco Michieli, ospite al festival per presentare il suo ultimo libro “Per ritrovarti devi prima perderti. Guida tecnico-filosofica all’orientamento naturale” (Ediciclo), in cui racconta decenni di esplorazioni nei più differenti ambienti della Terra e offre le basi tecniche e filosofiche per far rinascere in noi uno sguardo esplorativo grazie all’orientamento naturale. Subito dopo, la scena se la prenderà il live del collettivo musicale Addict Ameba, reduce del successo internazionale ottenuto con l’album d’esordio che mescola sonorità afro, ethio jazz, psych rock e musica latina e attualmente in studio per registrare il loro secondo disco. La serata prosegue poi con il talk dal titolo Il paradosso dell’acqua, una conversazione sul tema della gestione consapevole delle risorse idriche fra l’esploratore ambientalista Alex Bellini, la ricercatrice e metereologa Sofia Farina e la scrittrice, divulgatrice e attivista Sara Segantin. La seconda giornata del festival si chiude infine con due appuntamenti musicali di primissimo piano: il live di Venerus, uno degli assoluti protagonisti della nuova scena musicale italiana e internazionale, il cantautore, compositore e producer che come pochi sa tenere insieme con maestria l’R&B e l’elettronica; e il dj set di eclettico e psichedelico di Steve Pepe.
Dopo le attività mattutine che ricalcano lo schema della giornata precedente, la terza edizione di Campo Base Festival si chiude domenica 3 settembre con una grande festa di comunità nell’incredibile scenario del rinato borgo Ghesc di Montecrestese, adornato per l’occasione dai pani del desiderio di Ilaria Turba. Barbarella e Savoy-Hard accompagnano l’intero pomeriggio con un movimentato dj set back to back per salutare il festival e celebrare in modo conviviale la comunità di Campo Base fra degustazioni di vino, cibo e buona musica.
Sponsor di Campo Base Festival 2023 sono Montura, Vibram, Vietti e Ortovox
La Fondazione Tones on the Stones ha adottato un sistema di gestione sostenibile in relazione alla norma internazionale ISO 20121 “eventi sostenibili”, ottenendo la prima certificazione da parte di Bureau Veritas nel luglio 2020, confermata nel 2021 e proseguita con la certificazione da parte di RINA nel Settembre 2022.
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Photo – credit: Ufficio Stampa Campo Base Festival