Indagini epidemiologiche dimostrano che almeno un terzo della popolazione soffre di allergia, con uno spettro di manifestazioni cliniche assai variabili, da molto leggere a gravi, che coinvolgono l’apparato respiratorio, l’apparato gastrointestinale, la cute.
Negli ultimi dieci anni sono aumentati i casi di pazienti sensibilizzati verso più sostanze, inoltre all’aumento della sensibilizzazione è associato un aumento delle riniti ed asma allergica.
Allergia deriva da due parole greche: allos che significa diverso, ergon che significa effetto. Quando si parla di allergia si intende perciò la reattività spontanea ed esagerata dell’organismo del soggetto allergico a particolari sostanze, che risultano invece innocue per altri.
I termini ipersensibilità ed allergia sono comunemente usati come sinonimi. Le malattie allergiche sono malattie atopiche la cui caratteristica è la presenza di una particolare classe di anticorpi specifici (IgE). Per atopia si intende la tendenza ereditaria alla reazione di ipersensibilità immediata da anticorpi IgE.
Nella stagione delle pollinosi, cioè le allergie ai pollini, ed in particolare sono proprio le Graminaceae le piante maggiormente responsabili, insieme alle Compositae, delle allergie primaverili. Viene naturale la richiesta da parte dei pazienti di rimedi “alternativi” ai classici antiistaminici o cortisonici, ed in realtà vi sono alcune considerazioni da fare in proposito. Alcune piante medicinali possono essere d’aiuto nelle fasi preventive delle allergie, altre invece possono inserirsi in un vero e proprio programma terapeutico. Inoltre alcuni prodotti naturali, se non depurati, possono essere essi stessi responsabili di reazioni allergiche. Una pianta interessante da utilizzare come antiallergico è il Ribes (Ribes nigrum). Si tratta di una pianta del sottobosco coltivata in particolare per i frutti, utilizzati dall’industria agroalimentare e dolciaria.
Interessante è notare come di questa pianta possiamo sfruttare molte parti, ognuna con peculiarità ben definite:in particolare dobbiamo constatare come il vero rimedio antiinfiammatorio del Ribes siano gli estratti ottenute dalle foglie, mentre non esiste alcuna documentazione scientifica circa l’uso del gemmoderivato di Ribes, per contro ampiamente utilizzato nell’ambito dell’automedicazione come antiallergico o addirittura come farmaco cortison-like, così almeno propagandato dalla stampa divulgativa. La parte della pianta razionalmente utilizzabile a scopo antiallergico è invece costituita soltanto dall’olio estratto a freddo dai semi del Ribes che è disponibile come preparazione farmaceutica.
(Fonte: Centro di Medicina Naturale – Empoli)