La valutazione del costo del conto corrente è legata a vari fattori: ci sono costi fissi e costi legati all’utilizzo e che possono variare, in modo significativo, da cliente a cliente. Per i risparmiatori che scelgono un conto online si registra un ulteriore calo della spesa annuale (-5,6%). Con le banche tradizionali, invece, la spesa annuale è in leggera crescita e può arrivare, con un utilizzo solo in filiale, a quasi il quadruplo di quanto si spende con un conto online, superando i 200 euro all’anno. La nuova indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it evidenzia alcuni trend del mercato bancario nel corso degli ultimi 12 mesi
Come cambiano i costi di un conto corrente: i parametri da tenere presenti
Il costo del conto corrente varia in base a diversi fattori, sia fissi sia legati al tipo di risparmiatore e al modo in cui questo utilizza gli strumenti bancari messi a disposizione dal proprio istituto. La valutazione precisa dei costi, per i consumatori, può essere poco intuitiva, proprio perché le soluzioni “all inclusive” sono poche e molti conti prevedono commissioni sull’utilizzo (bonifici, prelievi e altre operazioni) oltre che costi fissi per i servizi aggiuntivi (come la carta di credito).
La nuova indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it ha analizzato le proposte disponibili sul mercato bancario in questo momento, con l’obiettivo di quantificare i costi da sostenere per i clienti finali. Sono state considerate sia le banche online (attive solo tramite Internet oppure con un numero limitato di filiali) sia le banche tradizionali (che puntano principalmente sulle filiali e, quindi, sul rapporto diretto con il cliente).
Per ogni conto sono state prese in considerazione varie voci di costo, fisse (come il canone annuale) o legate all’utilizzo (come le commissioni su bonifici e prelievi con carta di debito). Per la valutazione della spesa annuale, inoltre, l’indagine ha effettuato una simulazione andando a considerare tre profili di consumatore (Single, Coppia e Famiglia) e tre modalità di utilizzo del conto (solo online, utilizzo misto e No Internet).
Conto corrente: canone in aumento e carta di credito più economica
Nel confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024, l’indagine ha rilevato un aumento del +5,5% del canone annuo dei conti correnti per i consumatori. In media, la spesa per il mantenimento del conto sfiora i 45 euro all’anno. L’aumento è più significativo per le banche tradizionali, con un canone che sfiora i 60 euro all’anno, registrando una crescita del +7,2% su base annua. Molto più accessibili i conti online: il canone è in leggero calo (-1,6%) con una media di circa 29 euro.
Da segnalare anche una riduzione del costo della carta di credito, pari, in media, a 32,34 euro all’anno (sono considerate le carte “entry level”, in genere chiamate Classic). Il calo è del -4,7%. Con le banche online diventa sempre più conveniente accedere a una carta di credito: il canone annuo è di poco più di 18 euro, con un calo del -15% rispetto alle rilevazioni precedenti.
Per quanto riguarda la carta di debito, invece, si registra un aumento del costo annuo (pari a 4,25 euro) con molti istituti che hanno introdotto un canone per il mantenimento della carta, in passato quasi sempre inclusa a costo zero per i clienti. Aumentano (+4,6%) le commissioni per il prelievo da altra banca, pari, in media, a 1,63 euro per operazione (in alcuni casi, la commissione è azzerabile superando un certo importo o sono inclusi alcuni prelievi gratuiti).
L’aumento è legato esclusivamente ai conti online per cui la commissione media (pari a 1,37 euro per transazione) è cresciuta del +10% rispetto allo scorso anno. In calo, invece, la commissione per il prelievo richiesta dalle banche tradizionali. In media, il prelievo da uno sportello automatico di un altro istituto è pari a 1,93 euro (-2,5%). Da segnalare anche un aumento dei costi delle operazioni allo sportello (+8% per il prelievo e +6% per i bonifici).
La spesa annuale per il conto corrente aumenta o diminuisce: i fattori che la influenzano
La spesa effettiva da sostenere per il conto corrente è legata strettamente all’utilizzo. Per questo motivo, l’indagine ha definito tre profili di cliente tipo (Single, Coppia e Famiglia) oltre a tre modalità di utilizzo del conto (online, misto e No Internet). Considerando la media di tutte le combinazioni di tipo di conto, tipo di cliente e tipo di utilizzo, si registra una spesa annuale di 134 euro, in leggera crescita (+2,4%) rispetto allo scorso anno.
Con le banche tradizionali, invece, la spesa annuale è pari, in media, a 161 euro, con un incremento leggermente superiore (+3,3%). L’aumento è più significativo (+6%) per i risparmiatori che adottano un utilizzo “solo online” del conto aperto con una banca tradizionale. In questo caso, l’esborso annuale medio è di 125 euro.
Aumenti minimi (+1,3%) per l’utilizzo “No Internet” di un conto corrente con una banca tradizionale che, in ogni caso, resta lo scenario d’uso più costoso, con una media di 200 euro all’anno. Per la Famiglia si registra la spesa più elevata con una media di oltre 225 euro all’anno. Con un utilizzo misto, invece, la spesa annuale è di 158 euro, con un incremento del +3,9%.
Per abbattere le spese è possibile affidarsi ai conti delle banche online. In questo caso, la spesa media cala fino a 51 euro all’anno. Nel confronto con i dati dello scorso anno si registra una riduzione della spesa del -5,6%. Rispetto alla media di tutti i casi considerati, con un conto online è possibile risparmiare circa il 60% sulla spesa annuale per il conto.
Il calo registrato dai conti online è generalizzato e riguarda tutti e tre i profili di consumatore. Per una Famiglia si registra una spesa di 57 euro all’anno, pari a un quarto della spesa che la stessa tipologia di consumatore registra con un conto tradizionale e un uso “No Internet”.
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