Sesto Convegno Internazionale di Cardiologia Interventistica Pediatrica (6th International Workshop on Interventional Pediatric Cardiology) dal 28 al 31 marzo 2007 – Crowne Plaza, San Donato Milanese.
Avrà luogo dal 28 al 31 marzo 2007 presso il Crowne Plaza di San Donato Milanese il “Sesto Convegno Internazionale di Cardiologia Interventistica Pediatrica”. Il convegno (che si svolge a cadenza biennale da dodici anni e a cui parteciperanno 45 relatori provenienti da tutto il mondo), sarà presieduto e coordinato dal Dottor Mario Carminati, Direttore della Cardiologia Pediatrica del Policlinico San Donato. Nelle quattro giornate previste le relazioni saranno supportate dalla trasmissione audio-video, in collegamento diretto con la sala del congresso, di 22 casi trattati nelle sale di emodinamica di San Donato, Massa, Napoli, Genova, Budapest e Berlino. Lo svolgimento del convegno si articolerà in un giorno di approfondimenti didattici rivolti a giovani medici, infermieri e tecnici e in tre giorni dedicati all’illustrazione di quelle metodiche eseguite senza apertura del torace ed evitando la circolazione extracorporea che, ponendosi in un rapporto di sostituzione o di complementarietà rispetto alla chirurgia tradizionale, sono in grado di risolvere gravi patologie cardiovascolari sia nel bambino che nell’adulto.
Questo articolato insieme di metodiche, riassunto nel concetto di emodinamica interventistica, offre naturalmente vantaggi notevoli rispetto alle tecniche tradizionali, quali l’assenza di cicatrici, la riduzione della degenza dei pazienti a soli due giorni (con conseguente diminuzione dei costi per la Pubblica Sanità), l’assenza di terapia intensiva nella maggior parte dei casi, la riduzione del periodo di convalescenza. Di procedure interventistiche, presso il Policlinico San Donato, il numero annuo è pari o superiore a quello degli interventi chirurgici tradizionali. Nello specifico, durante il convegno verranno approfondite tematiche come le procedure interventistiche fetali e neonatali (ricordiamo che anni fa il Dottor Carminati operò una bimba che oggi ha 15 anni e che rappresenta l’unico esempio al mondo di paziente sopravvissuta a un intervento di valvuloplastica intrauterina nel grembo materno), procedure ibride, impianto di stents, chiusura di difetti interventricolari, interatriali, forame ovale pervio, fistole arterovenose, sostituzione percutanea di valvola polmonare e valvola aortica, riparazione percutanea di insufficienze valvolari. Una vasta e approfondita panoramica quindi, all’interno della quale emergerà, come elemento distintivo di questa edizione, una particolare attenzione alle patologie cardiache, soprattutto a quelle che colpiscono più frequentemente la donna. In questa prospettiva si parlerà approfonditamente del Forame Ovale Pervio, un’anomalia congenita consistente in una piccola comunicazione a livello del setto interatriale, che porta al mescolamento del sangue venoso dell’atrio destro con quello arterioso dell’atrio sinistro. Il FOP è stato per anni considerato un problema secondario, ma ultimamente si è cominciato a ritenerlo un concreto fattore di rischio nei pazienti (soprattutto giovani) che hanno sofferto di ischemie cerebrali “criptogenetiche”, cioè prive di causa apparente.
E’ inoltre attualmente in fase di studio la relazione esistente tra il FOP e l’emicrania con aura, una diffusa patologia femminile rispetto alla quale la chiusura del Forame Ovale Pervio sembra rappresentare una terapia efficace.