C’è un film per ogni stato d’animo
Nancy Peske – Beverly West
Traduzione: Anna Mioni
Collana: Super Universale Economica – Feltrinelli
Pagine: 224 – euro 10,0
Donne tristi o depresse? Abuliche o sovreccitate? Innamorate o disperate? Non c’è alcun problema: esiste un film per tutte le occasioni. Una guida cinematografica dedicata alle donne (e agli uomini che cercano di mettersi in sintonia con l’animo femminile). Il cinema come terapia.
Il libro
Cerchi il pianto liberatorio e un po’ di sana autocommiserazione? Semplice: guarda La stanza di Marvin o Love Story. Il tuo Principe Azzurro si è improvvisamente trasformato in un orrendo ranocchio? La soluzione è sicuramente in un film modello “E vissero felici e contenti” come Ufficiale e Gentiluomo. E se hai un diavolo per capello? Potrai migliorare il tuo umore – o passare comunque un paio d’ore piacevoli – autosomministrandoti film come Grasso è bello, Paura d’amare o il mitico L’anima e il volto con Bette Davis. Una celebrazione del potere salvifico e terapeutico del film: una guida cinematografica agile e veloce per lenire dolori, curare stati d’animo e assecondare ogni piccola idiosincrasia, lieta o meno lieta. Spassosa, irriverente, e che tuttavia fa i conti con la cinefilia, i divoratori di cassette e dvd, i single e le coppie frequentatori di Blockbuster. “Come noi donne sappiamo molto bene, i film sono ben più di un puro e semplice divertimento: sono dei medicinali che possiamo autoprescriverci. Una buona pellicola è come un ricostituente lenitivo che, se somministrato correttamente, in combinazione con l’inerzia assoluta e qualche cibo oscenamente ricco di grassi, può curare di tutto: dalle crisi di identità, ai giorni in cui ti svegli con i capelli in disordine, alla tristezza da odio per il proprio lavoro”
L’ARTE DELL’INGANNO
Kevin D. Mitnick, ‘L’arte dell’inganno’I consigli dell’hacker più famoso del mondo
Kevin D. Mitnick
Traduzione: Giancarlo Carlotti
Contributi: Raoul Chiesa – Steve Wozniak
Collana: Serie Bianca – Feltrinelli
Pagine: 328 – prezzo: euro 15,0
Il più celebre “pirata informatico” spiega tutte le tecniche di “social engineering” che gli hanno permesso di violare sistemi di sicurezza ritenuti invulnerabili.
Il libro
Questo libro descrive le strategie di “social engineering” impiegate dagli hacker, dagli agenti dello spionaggio industriale e dai criminali comuni per penetrare nelle reti. Si tratta di tecniche dell'”inganno”, di espedienti per usare la buona fede, l’ingenuità o l’inesperienza delle persone che hanno accesso alle informazioni “sensibili”. Per l’hacker, per esempio, può essere utile il numero di telefono di un funzionario o altri dati apparentemente senza importanza perché, combinando insieme i disparati dettagli, riesce poi a trovare il tallone d’Achille dell’intero sistema. L'”arte dell’inganno” praticata dall’hacker è paragonabile alle strategie che Sun Tzu descriveva nel suo leggendario trattato su L’arte della guerra. Anche in questo caso, la manipolazione del “fattore umano”, la capacità di “ricostruire” le intenzioni, la mentalità e il modo di pensare del nemico, diventa lo strumento più micidiale ed efficace. Nel suo libro Mitnick è quasi didascalico, riporta le conversazioni telefoniche, le vicende e gli aneddoti spesso anche curiosi che permettono di capire concretamente il funzionamento delle tecniche di “social engineering”. L’autore non si esime dal dare dei “buoni consigli” di difesa, fornendo così anche un prezioso vademecum per gli addetti alla protezione.
Per saperne di più: Feltrinelli editore