Erboristeria consigli: attacchi di panico, candida, freddolosità

“Soffro da molti anni di attacchi di panico e ansia generalizzata, assumo benzodiapine da alcuni anni, seguo una psicoterapia e ho provato diversi rimedi naturali senza alcun beneficio, dal kavakava all’iperico, tante erbe ho provato. Un aiuto? È possibile che esita un rimedio naturale per me?” A.

“Salve sono una ragazza di 21 anni, lo scorso anno in seguito ad una brutta situazione sentimentale e ad un periodo di forte stress universitario ho avuto degli attacchi di panico. Ora nonostante ho risolto questi miei problemi, continuo a soffrire di ansia e di agorafobia… che purtroppo mi crea tanti problemi per quanto riguarda la mia vita sociale. Non ho preso nessun farmaco ma sto ricorrendo a terapie naturali (in cui credo)… ma temo che la mia erborista mi abbia dato fiori sbagliati… innanzi tutto prendo una miscela di ‘tilia tomentosa e passiflora’ per tre volte al giorno (rispettivamente 40, 20 e 50 gocce) e poi come fiori di Bach sto usando: Heather, walnut e star of betl. Cmq ho letto varie rubriche sui fiori e ritengo che questi non mi siano utili… visto che i miei due unici problemi sono il panico e l’agorafobia…. cosa mi consiglia di fare?” Mica

Le due lettrici hanno un problema in comune, l’ansia e gli attacchi di panico, per quanto riguarda il primo le erbe che hanno indicato, Kawa kawa (al momento però non disponibile in Italia), Tiglio e Passiflora, sono tutte adatte come ansiolitici naturali, viceversa l’Iperico ha un azione antidepressiva, a queste aggiungerei la Valeriana, pianta tradizionalmente usata e a parer mio molto efficace. Un altro rimedio utile sono gli oligoelementi, ad esempio la formula Fisiosol T, in fiale, della Specchiasol. Per quanto riguarda i fiori di Bach il fiore più indicato contro gli attacchi di panico di solito è il Rock Rose, può essere indicata anche la formula dei cinque fiori Rescue di pronto soccorso, comunque per un consiglio e una formula personalizzata, se non si è esperti, è consigliabile rivolgersi a un terapista che conosca e utilizzi i Fiori di Bach.

Semi di pompelmo contro la candida
“Ho letto con interesse i suoi contributi relativi alle proprietà antisettiche dei semi di pompelmo. Io soffro di candida albicans ricorrente e, dopo aver provato tutti i farmaci in commercio, mi sono affidata al consiglio del mio erborista. Mi sono così curata con l’estratto di semi di pompelmo e devo dire che ho quasi risolto il problema (dico quasi perché, anche se con minore frequenza di prima, ogni tanto la candida si ripresenta). Vorrei sapere, una volta scomparsi i sintomi, per quanto tempo devo proseguire nella cura per evitare ricadute. Inoltre chiedo se le pastigliette si possono assumere anche in gravidanza. Ho letto, inoltre, un articolo sul sito kataweb, a firma di Fabio Firenzuoli, che dice che in realtà i semi di pompelmo sono un falso antibatterico, in quanto più che i semi, hanno proprietà antibatteriche i conservanti utilizzati (???), tra questi, l’ammonio. Lei cosa ne pensa?” Elisabetta

In genere i trattamenti anticandida con l’estratto di seme di pompelmo si devono protrarre per 2-3 mesi per avere risultati stabili, anche se purtroppo talvolta il problema si può ripresentare nei soggetti predisposti, sarebbe opportuno affiancare opportune misure dietetiche per sfavorire lo sviluppo della candida (esclusione degli zuccheri dall’alimentazione ad esempio, una delle prime cose). Per quanto riguarda la seconda domanda, l’estratto di semi di pompelmo è di per sé un conservante ed antibatterico le cui proprietà sono state confermate anche da studi recenti (vedi articoli presenti ad esempio su pubmed.com). Nell’estratto di pompelmo pare comunque siano presenti composti dell’ammonio di origine naturale con struttura simile a quelli sintetici (come ad esempio nell’olio essenziale di timo naturale sono presenti composti fenolici di struttura chimica simile al fenolo di sintesi), è possibile quindi che in analisi fatte in un laboratorio sia stata fatta confusione fra le due classi di sostanze simili fra di loro.

L’equiseto è utile ai freddolosi?
“Vorrei richiedere un’informazione inerente l’utilizzo dell’equiseto. Mi è stato prescritto dal mio medico omeopata perché secondo lui la mia esagerata freddolosità è dovuta a carenza di silicio ed essendone l’equiseto ricco dovrebbe curarmi il suddetto disturbo. Io non ho trovato tra le qualità di questa pianta la capacità di curare il freddo eccessivo. Cosa ne pensa?” Giovanni

Anch’io non conosco questa applicazione dell’equiseto (è vero comunque che è ricco di silicio) questo non significa che il suo medico non abbia avuto le sue ragioni per consigliarla, le consiglio di rivolgere a lui la domanda per avere maggiori delucidazioni.

Fiori di Bach contro gli attacchi di panico
“Da due anni soffro di attacchi di panico e dopo una cura prescrittami dal mio psichiatra, a base di psicofarmaci o ridotto i sintomi. Da due mesi ho smesso la cura la cura perché non ho più degli attacchi ma comunque o dei sintomi strani, quali pesantezza alle gambe, stanchezza, difficoltà di dormire, tremore interno. Questi sintomi poi aumentano per la paura di una ricaduta. Volevo chiedere con quali medicine naturali posso ridurre questi miei sintomi. Ho trovato delle informative in internet che consigliano iperico o passiflora. Cosa ne dice lei? Potrebbe indicarmi i rimedi o almeno le dosi di assunzione?”Davide

Fra i fiori di Bach il Rock rose è utile per aiutare a controllare gli attacchi di panico e in generale può essere affiancato senza problemi ad altre terapie. La passiflora è un buon rilassante vegetale e l’iperico ha un’efficace azione antidepressiva, per valutare però quale rimedio è più utile nel suo caso sarebbe opportuno affidarsi ad uno specialista esperto di rimedi naturali per una valutazione complessiva della situazione.
A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini

A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini

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