Banche, separazioni, auto, licenze, incentivi fiscali – L’Avvocato risponde

Estinzione di un conto bancario: ma quanto mi costi?
“Spett.le Avvocato, sottopongo alla sua attenzione il seguente quesito:
per motivi miei personali ho dovuto estinguere il mio conto bancario, presso il Banco Napoli. Al momento della estinzione detta banca ha richiesto la cifra di 203.830 con la seguente causale: disposizioni di giro per estinzione conto, inoltre sembra che mi si voglia addebitare un ulteriore importo di £ 50.000. Ora io le chiedo se questa estinzione del conto mi debba costare la somma di £ 253.830”. Giorgio O
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Il contratto di conto corrente bancario rinvia alle condizioni praticate alla clientela e affisse nei locali della Banca. Tali condizioni sono però trimestralmente comunicate negli estratti conto. Il cliente che non accetta le nuove condizioni deve recedere dal contratto inviando una lettera raccomandata. Dunque per fornire un parere sul suo caso concreto occorre verificare tutti gli estratti conto dall’apertura sino alla chiusura.

Separazioni e proprietà: cosa il genitore può cedere al figlio
“Salve, desideravo sottoporvi il seguente quesito nella speranza di avere una risposta.
Due genitori in fase di separazione hanno una proprietà comune non divisa. Uno dei genitori intende cedere ad uno dei figli una parte della proprietà comune ed indivisa. Non essendo già divisa può il genitore cedere al figlio una parte ben precisa ed individuata della proprietà? In che modo, e come può garantire al figlio tale proprietà?” Giovanni 
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Purtroppo il genitore può cedere al figlio solo la parte di proprietà indivisa della quale è proprietario. Non può cedere una porzione precisa perché semplicemente non è proprietario. Prima della cessione deve quindi provvedere a dividere l’immobile o bonariamente o attraverso una causa civile che dovrà essere intrapresa dopo la sentenza di separazione personale.

Se l’auto non è ‘Euro 2’
“Egr. Dr. Festelli, La ringrazio per la sua disponibilità, che mette la sua competenza e professionalità al servizio di chi non sa come districarsi in situazioni impreviste. Le espongo in sintesi il mio caso. Mia figlia, 22 anni, in situazione di separazione vive con la madre, e si trova nella necessità di cambiare la sua vecchia automobile ormai da rottamare. Dal momento che la spesa relativa sarà a suo carico, chiede di poter scegliere liberamente il tipo di automobile da acquistare e di condurre personalmente la trattativa relativa all’acquisto, chiedendomi unicamente di essere presente alla firma del contratto di acquisto, cosa che ben volentieri accetto. Il contratto viene concluso senza difficoltà particolari non essendo emersi in tale sede, argomenti diversi da quelli già affrontati nelle trattative precedentemente intercorse tra l’agente della casa automobilistica e mia figlia. Vedi: tipo e modello della vettura, colore, accessori, data di consegna, contributo rottamazione previsto per la vecchia auto. Niente di particolare. Data della firma del contratto: 23 dicembre 2000. Pagamento in contanti alla data di consegna fissata: il 15 marzo 2001. Parlando pochi giorni fa con alcuni amici del nuovo acquisto della figlia, sento parlare del divieto di immatricolazione dal primo gennaio 2001 di auto con normativa ‘EURO 2’, e delle restrizioni che queste auto potranno subire per la circolazione in futuro, con il conseguente logico deprezzamento sul mercato delle auto con questi requisiti. Ho fatto presente a mia figlia il fatto chiedendo se in fase di trattativa preventiva sia stato affrontato questo argomento, ricevendone risposta negativa. Ecco la domanda: qualora la vettura alla consegna ormai imminente risultasse conforme alle vecchie normative ‘EURO 2’, quali possibilità ho di difendere la posizione di mia figlia non preventivamente informata in merito, e che non se la sente di affrontare a questo punto il concessionario? Poiché essa mi ha chiesto di essere presente al momento del ritiro della vettura, e dato che le caratteristiche del bene acquistato non sarebbero conformi a quelle attualmente stabilite dalla legge, potrei avanzare la richiesta di una qualche forma di risarcimento a favore della figlia? La sua cortese risposta mi servirà a non trovarmi impreparato in questa non remota possibilità, in funzione della mia delicata situazione in regime di separazione. Sperando di aver esposto in maniera sufficientemente chiara il problema, la ringrazio comunque per l’eventuale risposta e per la sua gentile disponibilità”. Lorenzo G.

È stato molto chiaro. Se la vettura viene immatricolata nel 2001 deve essere in regola con le normative CEE in vigore al momento dell’immatricolazione. Certo è che se il libretto viene emesso ciò significa che il bene è conforma agli standard richiesti dalla legge. Se poi la macchina sarà al di fuori degli standard ambientali entro poco tempo questo ne significherà probabilmente un deprezzamento. Per attribuire al venditore una responsabilità precontrattuale, perché anche nella fase delle trattative le parti si devono comportare secondo buona fede, sarebbe opportuno verificare i depliant della casa costruttrice per vedere cosa è riportato in proposito di inquinamento. Allo stesso tempo se sua figlia desiderava un’auto ‘EURO 3’ avrebbe dovuto inserire nel contratto tale sua richiesta per renderla vincolante. La prego di farmi sapere cosa è riportato nel depliant.

Verità cercasi
“Sono della provincia di Milano. Ho un bisogno disperato di aiuto! Sto aprendo una ‘Gelateria Pasticceria’ ad Ossona (Mi). Ho fatto richiesta al Comune per inserire anche la somministrazione di bevande ed alimenti con licenza tipo D, dato che mi avevano già comunicato che la licenza tipo B non è disponibile. Mi hanno risposto che anche la D non è possibile dato che non è altro che la tipo B modificata. Ad Ossona non esistono locali con licenza di tipo D. Quindi io vorrei sapere se è esatta la risposta che mi ha dato l’incaricato del Comune o se (come sembra) siano due licenze nettamente distinte e il Comune non potrebbe negare la mia richiesta o perlomeno sapere a chi potrei rivolgermi. Mi scuso per la presente se non è di vostra competenza e vi chiedo gentilmente se potreste indicarmi un indirizzo dove poter rivolgere le mie domande”. Cristina M.

Per fornire una completa richiesta è necessario farsi rilasciare dal Comune copia del regolamento in materia di Polizia locale, pubblici esercizi nonché copia dei programmi per gli insediamenti di pubblici esercizi. Il consiglio è quello di chiedere la licenza con lettera raccomandata A.R. e di esigere dal Comune una risposta motivata.

Componenti PC e garanzie
“Salve,
vorrei chiedere una informazione riguardo le garanzie inerenti ai componenti elettronici esattamente ai computer e tutto quello di cui essi sono costituiti. Inizialmente ero a conoscenza che le case produttrici davano come garanzia 12 mesi sulle parti meccaniche, nel caso specifico: Hard disk,cd rom, dvd, stampanti e scanner, monitor. Sei mesi su quelle elettriche schede video, schede audio, modem, casse etc. Vorrei sapere con esattezza le garanzie per non avere più dubbi in quanto qualsiasi negoziante parla sempre di 12 mesi per tutte le componenti che compongono un Pc”. Franco

La risposta al suo quesito la può trovare nell’articolo pubblicato su Encanta “Prodotti difettosi cosa fare”. Comunque sintetizzando le dico che le garanzie del costruttore non sostituiscono ma si aggiungono a quella legale a carico del venditore prevista dall’articolo 1490 e seguenti c.c. Dunque il venditore è responsabile per difetti o vizi occulti del prodotto anche dovuti a scarsa qualità del medesimo. La successiva garanzia del produttore è prestata anche per il buon funzionamento dell’apparecchio e come ripeto è aggiuntiva e non sostitutiva di quella minima legale che ha durata 1 anno. La durata di tale garanzia aggiuntiva è regolata contrattualmente tra le parti ed è di volta in volta specificata nelle condizioni generali del libretto della garanzia.

Agevolazioni fiscali per la prima casa
“Sono Emanuele ho 30 anni e insieme alla mia ragazza abbiamo comprato una casa in cooperativa. Mi vorrei informare di più sulla legge che parla delle prima casa e degli incentivi fiscali che lo stato da. Se fosse possibile avere il testo della legge vi ringrazierei molto, o almeno dove posso andare a trovarla perché non so nemmeno il numero e l’anno. Grazie”. Emanuele

I requisiti per le agevolazioni cambiano di anno in anno con la Legge Finanziaria. Allo stato per la prima casa gli acquirenti godono dell’aliquota ridotta al 3% per la registrazione di un atto e della tassa ipocatastale fissa di lire 250.000. Nel caso in cui il bene sia soggetto ad IVA perché venduto da imprenditore l’IVA è ridotta l 4% oltre la tassa fissa di registrazione di lire 250.000. Per godere delle agevolazioni l’appartamento non deve essere di lusso e l’acquirente deve necessariamente adibirlo a propria abitazione spostandoci la residenza entro 18 mesi dall’acquisto. Per ulteriori informazioni le consiglio però di rivolgersi ad un Commercialista o un’Associazione di proprietari immobiliari visto che la materia in questione difficilmente viene trattata da Avvocati. Saluti.

A cura dell’avv. Marco Festelli

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