Astrologia e Scienza, sono oggi davvero in contrapposizione?

Ben tornato lettore, oggi ti parlerò di una questione fondamentale e dibattutissima: quella del rapporto tra Astrologia e Scienza, e più in generale, tra discipline scientifiche e discipline denominate “alternative” o “non scientifiche”. Non si tratta di una questione facile, ma è necessario affrontarla, perché tale contrapposizione, come vedremo, è profondamente inesatta e non ha ragione di esistere.

In effetti, l’accusa principale mossa all’Astrologia è di non essere una scienza, di non possedere le caratteristiche di una scienza, di non poter aspirare dunque al patentino di autorevolezza e credibilità di una scienza. Il nostro pensiero moderno occidentale cerca sempre di ricondurre qualunque realtà al parametro scientifico, come se non esistesse che quello.

Eppure giova ricordare che il concetto di “scienza” si è imposto veramente nel mondo solo in epoche relativamente recenti, ed esattamente a partire nel secolo XVIII con l’Illuminismo, una forma di pensiero filosofico di vasta portata, che segna il trionfo della ragione umana, il suo emanciparsi da ogni autorità tradizionale e religiosa. Ricordiamo che in nome del razionalismo empirico, che restringeva il campo di indagine della ragione umana al solo mondo chiaramente distinguibile, l’Illuminismo le pose dei limiti ben definiti: non era l’essenza che interessava, ma la funzione: l’uomo doveva indagare il fare, non l’essere. Ciò significava che, oltre il campo specifico dell’esperienza misurabile e sperimentabile (= il mondo fisico), esisteva una sfera inesplorabile ed inaccessibile alla conoscenza umana, quella metafisica, che veniva rifiutata in blocco in quanto limite consapevolmente invalicabile della ragione umana. E con questo, si fece piazza pulita di ogni forma di trascendenza, filosofica, o religiosa o spirituale.

È facile constatare che oggi noi occidentali siamo degni figli dell’Illuminismo, e della sua mentalità materialista ed empirica. La Scienza, nel bene e nel male, domina le nostre vite in tutte le sue ramificazioni, ed è più che mai l’unità di misura con la quale si vuol misurare e giudicare ogni forma di manifestazione o di problematica umana: ciò che non rientra nelle sue regole, viene rigettato. Anche molte delle credenze e tradizioni magico-spirituali delle civiltà antiche, vengono oggi guardate con superiorità e sufficienza, e, senza che se ne possa comprendere l’intimo significato, bollate come superstizioni. Lungi da me il voler polemizzare con la Scienza e tutti i suoi encomiabili traguardi! Ciò che mi preme sottolineare è che quello scientifico è solo un modo di considerare la realtà.

L’umanità per millenni ha osservato sé stessa, il mondo e tutti i fenomeni della vita, cercando una maniera di classificarli e ordinarli, e l’approccio non è sempre stato lo stesso; anche il concetto di “progresso”, visto dalla scienza come una linea retta che dall’origine dei tempi (e dalla massima ignoranza) sale inesorabilmente verso l’aumentare delle conoscenze e la risoluzione di tutti i problemi umani, è uno dei modi di concepire l’evoluzione, ma non necessariamente l’unico. Se si riflette su quanto esposto finora, si comprende come la contrapposizione tra ciò che è scienza e ciò che non lo è, in realtà è un problema mal posto: non si tratta di distinguere tra due mondi opposti, né tantomeno di voler leggere con gli occhi della scienza un qualcosa che per sua natura non è scientifico. Si tratta invece di comprendere che siamo in presenza di due distinti linguaggi, di due metodi o approcci diversi alla stessa realtà. È unicamente un fatto di codice.

Per fare un esempio banale: il signor Rossi ogni mattina per andare al lavoro usa la sua macchina, e guida secondo il percorso che gli conviene fino al suo ufficio; una mattina il signor Rossi decide di usare invece l’autobus: dovrebbe attenderlo, salire, aspettare la sua fermata con pazienza, e giungere in ufficio. Invece cosa fa? Sale in autobus, prende di forza il posto dell’autista, fa scendere tutti i passeggeri e salta le fermate (tanto non gli interessano), insomma lo utilizza come la sua auto personale. Davanti alle lamentele dell’autista e dei passeggeri infuriati, il signor Rossi si inalbera e dà la colpa all’autobus perché è lento, ingombrante, pieno di gente che lo aggredisce, insomma perché non si è dimostrato in grado di portarlo in ufficio come la sua auto; poi scende e grida arrabbiatissimo che non prenderà mai più un autobus in vita sua, lamentandosene con tutti quelli che incontra.

Come giudichereste un simile comportamento? Assurdo, non credete?

Evidentemente, lo scopo è lo stesso (arrivare in ufficio), ma il mezzo è diverso, ed entrambi i mezzi hanno regole da rispettare, non si può trattare la propria auto come un autobus o un autobus come la propria auto. Sulle strade circolano però autobus e automobili. La colpa dunque è del signor Rossi, che si è posto male nei confronti dell’autobus!

Ebbene, la scienza moderna si comporta con le discipline non scientifiche esattamente come il signor Rossi con l’autobus, vuole impadronirsene e gestirle secondo le sue regole, e poiché questo sistema non può funzionare, le incolpa di essere inadeguate e “sbagliate”, non scientifiche appunto, e le scarta.

La nostra realtà è fatta di molteplici aspetti che possono essere scoperti, studiati e compresi solo utilizzando i giusti metodi di indagine, e questo comporta, per ogni aspetto, l’utilizzo del giusto “utensile”.

L’utensile scientifico può andare bene per lo studio di una parte della nostra realtà ma, come ben sanno anche gli scienziati, non tutto è spiegabile applicando il metodo scientifico classico. Per questo, anche nel loro mondo, c’è stato bisogno di un cambio di passo che li ha portati alla nuova scienza basata sulla matematica quantistica. La quale, apre le porte a spiegazioni che, esulano dal classico approccio logico. Per questo è importante il metodo scientifico, ma allo stesso tempo è altrettanto importante il metodo di indagine delle discipline non scientifiche, e cioè quelle discipline che utilizzano altri tipi di “utensili”, come l’Astrologia che è a tutti gli effetti, il giusto “utensile” che permette di studiare la parte di realtà alternativa ancora oggi avvolta dal mistero. Mi fermo qui, e ti do appuntamento al prossimo articolo di Encanta.

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