Dall’Anice stellato l’ingrediente base del farmaco indicato contro l’influenza aviaria: una questione da chiarire. Intervento del dr. Fabio Fiorenzuoli, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti.
“Questa notizia – scrive Fiorenzuoli – sta in realtà alimentando l’ansia di molte persone, che vorrebbero fare vere e proprie scorte di anice stellato da tener a disposizione in caso di epidimia o pandemia di influenza aviaria. Vorrebbero utilizzarlo anche a scopo di prevenzione. Molte sono le telefonate che ci giungono in questi giorni per chiedere informazioni specifiche. In realtà di una notizia male interpretata, che impone anche alcuni importanti chiarimenti: – dall’Anice stellato è stato isolata una sostanza ben nota agli studiosi di piante medicinali, l’acido Shikimico, che già da alcuni anni è utilizzato per la sintesi farmaceutica del farmaco oggi ritenuto l’antivirale per eccellenza in caso di influenza aviaria. – L’uso del decotto, o della polvere o dell’olio essenziale ottenuto dall’Anice stellato, non consente affatto di ottenere il farmaco antivirale, per il quale occorrono elaborati processi di sintesi chimico-farmaceutica.
– Esistono però anche delle avvertenze sui rischi: in natura esistono due frutti molto simili di anice stellato, quello cinese (Illicium verum), chiamato anche Badiana, abitualmente utilizzato come aromatizzante per molte tisane digestive, o per l’estrazione dell’essenza ricca di anetolo; e quello “bastardo”, di origine giapponese (Illicum religiosum), chiamato proprio “Shikimi” ricco invece di sostanze potenzialmente pericolose ad esempio la miristicina, capaci di provocare addirittura crisi convulsive. Le due piante quindi, pur essendo diverse botanicamente, originano però entrambe dall’estremo oriente, hanno frutti e semi molto simili, e possono essere confuse da un occhio inesperto. Nel recente passato vi sono state anche in Europa partite di Anice stellato contaminato proprio dallo Shikimi. Del resto questo stesso nome giapponese può trarre in inganno, facendolo ritenere, per l’acido shikimico, il vero anice attivo contro il virus, mentre al contrario è proprio quello pericoloso.
Si raccomanda pertanto – conclude Fiorenzuoli – pertanto di non ricorrere all’impiego domestico di preparazioni a base di anice stellato per combattere l’influenza, tanto meno per prevenire o curare quella aviaria!”.