Allergie da nichel, come combatterle

“Mi interessa approfondire il discorso delle allergie da nichel: rimedi e soluzioni, dieta e quali reazioni potrebbero causare cibi contenenti nichel”. Roberto
Premetto di non essere un allergologo, ho raccolto comunque in rete alcune informazioni che potrebbero esserle utili. Ho notato che viene data molta importanza al contatto con oggetti contenenti nickel, che per altro è un metallo molto diffuso ed è difficile evitarne il contatto nella vita quotidiana in quanto presente in molti oggetti di uso comune quali: oggetti metallici comunemente presenti nell’abbigliamento (fibbie etc.) e nell’arredamento delle case (lavelli in acciaio, maniglie), oggetti di bigiotteria, bracciali e casse di orologio, chiavi, occhiali in metallo, monete, utensili da cucina, aghi, forbici, etc. Invece viene data importanza variabile alle prescrizioni dietetiche anche per la presenza diffusa del nickel negli alimenti, alcuni cibi sono comunque sconsigliati per la maggiore presenza di questo elemento.

Alimenti contenenti maggiori quantità di nickel: aringhe – ostriche – fagioli – piselli – asparagi – spinaci – cavolini di bruxelles – cipolle – pomodori – funghi – granoturco – farina di grano intero – pere (sia fresche che cotte) – rabarbaro – the – cacao, cioccolato – lievito in polvere – tutti i cibi in scatola (latta).
Per cucinare si consiglia l’uso di: pentole smaltate, in teflon, alluminio 100%, acciaio inox di alta qualità (anche sull’uso o meno dell’acciaio inossidabile ho trovato pareri discordanti, probabilmente dipende dal tenore variabile in nickel di questo materiale, valore che non credo sia facilmente riscontrabile).

Pompelmo: posologie personalizzate
“Le sarei grata se mi vorrà dare delucidazioni sulla posologia nell’utilizzo dei semi di pompelmo ed eventualmente (se può sulle case da preferire)”. Nadia
La posologia è variabile da caso a caso, per uso interno si va dalle 5 alle 15 gocce da una a tre volte al giorno (oppure 1-3 capsule al giorno) tenendo anche conto del fatto che in alcuni casi, nella candidosi ad esempio, la dose deve essere aumentata gradualmente, nel testo “Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo” di Sharamon e Baginski potrà trovare molte indicazioni utili. Personalmente ho trovato di buona qualità gli estratti delle ditte Bioearth, AVD e Biotix, ovviamente non escludo che ce ne siano altri altrettanto validi.

Germogli e celiachia
“Ho una figlia di 7 anni piuttosto magra e spesso inappetente. Vorrei darle germogli di fieno greco, ma poiché si sospetta una celiachia, vorrei sapere se la trigonella è sicuramente priva di glutine. Come somministrare i germogli?Visto il sapore non buonissimo, pensavo di frullarli nella minestra della sera.Perdono così le loro proprietà?E’ meglio assumerli crudi?”. Patrizia
La trigonella non contiene glutine, proteina contenuta come lei sa in alcuni cereali ed in particolar modo nel grano, cereale preminente nella nostra alimentazione. Tutti i germogli mantengono le loro proprietà se consumati crudi, va bene quindi aggiungerli frullati alla minestra all’ultimo momento senza cuocerli con le altre verdure.

Alghe e veleni
“Gentile dr. Stellini, soffro da sempre di dermatite atopica, ultimamente mi è stato suggerito di prendere i probiotici e in particolare l’alga Klamath, vedo però che contiene nichel al quale io sono fortemente allergica.Ho già escluso altri probiotici in quanto allergica e intollerante al lattosio.Pensa che io debba escludere la possibilità di provarne gli effetti?” Anna
Dipende dal grado della sua allergia al nickel, nell’alga ne è contenuto un quantitativo molto ridotto, comunque l’alga non è un probiotico, questo è importante da chiarire, anche se in molti casi dà dei vantaggi se assunta insieme ai probiotici, comunemente detti anche fermenti lattici. Al di là di quello che può suggerire il vecchio nome di “fermenti lattici” la grande maggioranza degli integratori a base di probiotici presenti in commercio non contiene lattosio, e quindi può facilmente reperire e farsi consigliare quello adatto alle sue esigenze.

“Ho letto che le alghe di cui all’oggetto possono essere affette da “microcistine” (tossine) e da tracce di arsenico. Sto assumendo capsule di probiotici contenenti anche alghe klamath, pertanto gradirei sapere in quali rischi posso incorrere”. Angela
Le tossine di cui parla possono essere prodotte da altre alghe tossiche che possono contaminare con la loro presenza i lotti di alghe Klamath, le ditte produttrici ovviamente prendono le precauzioni necessarie perché questo non avvenga, il pericolo quindi dovrebbe essere più teorico che reale.

Aiutare la cicatrizzazione
“Sono una paraplegica costretta su una sedia a rotelle da circa dieci anni. a causa di ciò sono bersaglio di piaghe da decubito… Avendo già avuto svariate operazioni di chirurgia plastica che mi hanno devastato non solo fisicamente ma anche psicologicamente vorrei sapere se esistono delle erbe per poter fare degli impacchi e che favoriscano la ricresciita dei tessuti”. R.
Vi sono molte piante che possono aiutare la cicatrizzazione, fra queste l’iperico: l’olio di iperico è un rimedio tradizionale utilizzato per favorire la cicatrizzazione e la riparazione dei tessuti cutanei; la calendula che ha anche azione disinfettante e favorisce anch’essa la riparazione dei tessuti, si trova in olio o in crema spesso in associazione ad echinacea e consolida, altre due piante cicatrizzanti. Un prodotto specifico per trattare le piaghe da decubito è poi “Decuvis” del Dr. Giorgini, che contiene estratti di piante specifici per il suo caso.
A cura di Michele Stellini – Erboristeria dr. Stellini

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