Wayne Shorter 1933-2023: l’artista, l’uomo

Compositore visionario, sassofonista, artista figurativo, devoto buddista, marito, padre e nonno, Wayne Shorter è morto all’età di 89 anni, lasciando la terra che conosciamo per intraprendere un nuovo viaggio come fase della sua vita straordinaria. Shorter al momento del suo trapasso (avvenuto a Los Angeles) era circondato dalla sua amorevole famiglia: lascia la sua devota moglie Carolina, le figlie Miyako e Mariana e il neonato nipote Max.

Instancabile sperimentatore mosso da inesauribile curiosità, Shorter aveva appena vinto il suo tredicesimo Grammy Award® a febbraio. Spirito gentile, appassionato di fantascienza e cartoni animati, gli ultimi prolifici anni della sua vita videro la realizzazione dell’opera… Iphigenia, scritta in collaborazione con Esperanza Spalding, che nel 2020 ha riscosso un ampio successo di critica, e l’uscita – nel 2018 – del suo triplo album vincitore del Grammy® (e della graphic novel che del progetto era parte) Emanon.

Herbie Hancock, il più caro amico e collaboratore di Shorter per più di sei decenni, ha dichiarato: “Wayne Shorter, il mio migliore amico, ci ha lasciato con coraggio nel cuore, con amore e compassione per tutti e un anelito di ricerca di un futuro eterno. Era pronto per la sua rinascita. Come ogni essere umano, è insostituibile ed è stato in grado di raggiungere l’apice dell’eccellenza come sassofonista, compositore, orchestratore e, recentemente, compositore dell’opera magistrale… Ifigenia. Mi mancherà, mi mancheranno e i suoi Wayne-ismi tanto particolari, ma porterò sempre il suo spirito nel cuore”.

“Il Maestro Wayne Shorter era il nostro eroe, guru e bellissimo amico”, ha detto il presidente della Blue Note Don Was. “La sua musica possedeva uno spirito che sembrava provenire da molto molto lontano (e oltre…) e ha reso questo mondo un posto molto migliore. Allo stesso modo, il suo calore e la sua saggezza hanno reso più ricca la vita di tutti coloro che lo conoscevano. Per fortuna, il lavoro che ha lasciato rimarrà con noi per sempre. Il nostro affetto va a Carolina e a tutti coloro che lo hanno amato”.

Nato il 25 agosto 1933 a Newark, nel New Jersey, Shorter ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica per più di 60 anni. È salito alla ribalta nel 1959 quando si è unito ai Jazz Messengers di Art Blakey, allora precoce sassofonista tenore di 26 anni che ha consolidato un gruppo già di statura colossale contribuendo con le sue improvvisazioni visionarie e con composizioni come “Lester Left Town”, “Children of the Night” e “Free for All”, apparse in album Blue Note come The Big Beat, Mosaic e Indestructible. Alfred Lion decise quindi di ingaggiarlo come leader e Shorter rispose dando alla luce tra il 1964 e il 1970 una spettacolare serie di album divenuti classici della Blue Note tra cui Night Dreamer, Juju, Speak No Evil, Adam’s Apple, Schizophrenia e Super Nova. Album che videro la nascita di composizioni amatissime e destinate a lasciare il segno: “Witch Hunt”, “Infant Eyes”, “Footprints”…

Negli stessi anni Shorter era con Miles Davis, prima come membro del quintetto di avanguardia del trombettista con Hancock, Ron Carter e Tony Williams (Davis lo definì il “catalizzatore musicale e intellettuale” della band), e più tardi contribuendo ai primi capolavori fusion di Davis a seguito dei quali nel 1970 Shorter (con il tastierista Joe Zawinul) fondò il gruppo pioniere del genere: i Weather Report. Dal 2001, ha diretto il suo acclamato quartetto con Danilo Perez, John Patitucci e Brian Blade.

Il grande ritorno di Shorter alla Blue Note data nel 2013 con l’uscita di Without a Net, un emozionante viaggio musicale che ha visto il suo quartetto unirsi a The Imani Winds. Nel 2018, Shorter è tornato con EMANON, una straordinaria esperienza sia musicale che visiva: un triplo album in cui, questa volta, il quartetto interagiva con la Orpheus Chamber Orchestra, sempre alle prese con composizioni originali del sassofonista. La musica si accompagnava ad una graphic novel scritta da Shorter con Monica Sly e illustrata da Randy DuBurke.

Le sue opere sono state eseguite da più orchestre (Chicago Symphony, Detroit Symphony, Lyon Symphony, National Polish Radio Symphonic Orchestra, Prague Philharmonic, Royal Concertge-bouw…): in più, Shorter ha ricevuto commissioni dalla Los Angeles Philharmonic e dalla National Symphony. In tutto, Wayne Shorter ha siglato più di 200 composizioni, e decine di queste opere sono diventate veri standard moderni molto frequentati. Shorter è stato riconosciuto come NEA Jazz Master e i suoi numerosi premi includono 13 GRAMMY Awards® e un Kennedy Center Honor.

Fonte: Universal Music Italia SRL