Perché l’intelligenza umana batte ancora gli algoritmi

I limiti e i rischi della “smart society”. Denso di esempi pratici, il libro esamina il ruolo sempre più importante dell’intelligenza artificiale in ogni ambito della vita quotidiana. È una zattera di salvataggio in un mare di informazioni e un invito a plasmare attivamente il mondo in cui vogliamo vivere.

(Franco Passarini)

Più dati sono sempre una buona cosa? Gli algoritmi prendono davvero decisioni migliori degli umani? Attingendo a decenni di ricerca sul processo decisionale in condizioni di incertezza, Gerd Gigerenzer sostiene l’importanza duratura del discernimento umano in un mondo automatizzato. 

Dalle app di incontri e dalle auto a guida autonoma al riconoscimento facciale e al sistema giudiziario, la crescente presenza dell’intelligenza artificiale è stata ampiamente sostenuta, ma ci sono anche limiti e rischi. Gigerenzer mostra come la fiducia in algoritmi complessi, quando sono coinvolte le persone, possa portare a illusioni di certezza che diventano una ricetta perfetta per il disastro. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di armarci di conoscenze su come prendere decisioni migliori nell’era digitale. 


Denso di esempi pratici, il libro esamina il ruolo sempre più importante dell’intelligenza artificiale in ogni ambito della vita quotidiana. È una zattera di salvataggio in un mare di informazioni e un invito a plasmare attivamente il mondo in cui vogliamo vivere.

L’autore

Gerd Gigerenzer, scienziato cognitivo, dirige il Max Planck Institute for Human Development di Berlino. Ha insegnato in numerose università, tra cui l’Università di Chicago, l’Università della Virginia e la Stanford University. In questa collana ha pubblicato Quando i numeri ingannano (2003), Decisioni intuitive (2009) e Perché l’intelligenza umana batte ancora gli algoritmi (2023).

Fonte: raffaellocortina.it/