I disturbi delle donne: come curarli

Negli ultimi anni anche in Europa, Italia compresa, va aumentando il numero delle persone che si affidano a cure non convenzionali. Più di dieci milioni, le persone che nel 1999 si sono sottoposte ad agopuntura.

Tale tendenza, secondo i medici, non deve e non può essere ignorata dalla medicina tradizionale. In realtà, il Sistema Sanitario Nazionale non si adegua così rapidamente, e non sono molti i medici che conoscono i principi fondamentali delle terapie non convenzionali più diffuse. In un incontro svoltosi a Modena nelle scorse settimane, dedicato alle terapie non convenzionali in ambito ginecologico, organizzato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’argomento è stato affrontato in modo approfondito. La prima esigenza è quella di integrare la formazione del medico, il ginecologo e l’ostetrico, sin dall’Università, con conoscenze relative alle terapie naturali.

Una formazione che permetterebbe al medico di conoscere oggettivamente non solo i pregi, ma anche gli eventuali limiti di tali terapie. Secondo i dati a disposizione, sono soprattutto la fitoterapia e l’agopuntura a vedere la loro efficacia riconosciuta da molti studi. Per questo, sarebbe necessario un riconoscimento ufficiale per gli indirizzi medici non convenzionali che negli ultimi anni sono andati sempre più diffondendosi. In ambito ginecologico, sono molti i rimedi fitoterapici che possono aiutare la donna. Dal ginseng al kava-kava, in grado di attenuare gli effetti che la menopausa ha sull’umore, come ansia e depressione. Chi ricorre ai rimedi naturali deve però essere molto cauto: proprio in questi giorni la “Vitamine E400 plus” importata in Italia da “Natura Plus” è stata ritirata dal commercio, poiché la dose, secondo le autorità italiane, può essere eccessiva, e si è ritenuto opportuno ritirarla, a scopo precauzionale.

I prodotto erboristi devono essere comprati in erboristeria di comprovata serietà, con prodotti riconosciuti, e di ottima qualità. Basti pensare che l’effetto e la qualità del Ginseng è strettamente legata al metodo di preparazione, attraverso standard che ne assicurano l’efficacia. Quindi, poiché non esiste una legislazione in grado di fornire indicazioni al consumatore, questi deve, inevitabilmente, affidarsi all’esperto. Tra le sostanze “amiche” delle donne, anche i fitoestrogeni, contenuti nella soia e nei suoi derivati, capaci di ridurre i problemi dovuti alla naturale diminuzione degli estrogeni. Le terapie naturali possono essere complementari alle terapie della medicina ufficiale, o, in alcuni casi, arrivare a sostituire la terapia ormonale, che, a lungo andare, può provocare conseguenze non desiderate sulle donne che ne fanno uso. Ecco, a conclusione, alcuni indicazioni tratte da “Il mio erbario”, di Maurice Méssegué, Oscar Mondadori.

Cistite

Utili: i diuretici (in certi casi), i calmanti, gli antibiotici. Specialmente: abete, aglio, basilico, ciliegio, enula, erica, fieno greco, granoturco, mirtillo, papavero, pero, salvia, sedano. Consigliato: decotto di fiori d’erica con 2 pizzichi per tazza d’acqua (2 o 3 tazze al giorno).

Nervosismo

Utili: tutti i calmanti e gli antispasmodici. Specialmente: angelica arcangelica, camomilla, melissa, origano, timo. Consigliato: infuso di camomilla e lavanda (1 pizzico ognuna per ciotola d’acqua; una ciotola al giorno).

Menopausa

Utili: aglio, alchimilla, basilico, biancospino, enula, finocchio, lamio, menta, salvia, timo. Consiglio: infuso di saliva, petali di rosa rossa, menta, finocchio, basilico, un pizzico per ognuna per ciotola d’acqua (2 tazze ogni sera).

Stati ansiosi

Utili: aglio, arancio, biancospino, cipolla, lavanda, melissa, papavero, salvia, santoreggia, tiglio, timo, verbena.
Consiglio: infuso di biancospino, lasciate in infusione in una ciotola d’acqua, per 10 minuti, un pizzico di fiori con un fico ed una prugna secca.