“In tutto il mondo, la pandemia COVID-19 sta mettendo a dura prova i servizi sanitari, mentre gli operatori sanitari vengono destinati a sostenere la risposta. Il distanziamento sociale sta portando i genitori a prendere la difficile decisione di rimandare le vaccinazioni di routine.
I prodotti medici scarseggiano e le catene per la fornitura sono sotto pressione a causa dei problemi nei trasporti. Le cancellazioni dei voli e le restrizioni commerciali da parte dei paesi hanno fortemente limitato l’accesso ai medicinali essenziali, compresi i vaccini. Con il progredire della pandemia, i servizi essenziali salva-vita, comprese le vaccinazioni, saranno probabilmente interrotti, soprattutto in Africa, Asia e Medio Oriente, dove sono estremamente necessari. Il rischio maggiore è per i bambini delle famiglie più povere dei Paesi colpiti da conflitti e disastri naturali.
Siamo particolarmente preoccupati per quei Paesi che stanno combattendo contro focolai di morbillo, colera o poliomielite mentre rispondono a casi di COVID-19, come l’Afghanistan, la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, le Filippine, la Siria e il Sud Sudan. Non solo questi focolai graverebbero su servizi sanitari già in difficoltà, ma potrebbero anche causare ulteriori perdite di vite umane e sofferenze. In un momento così, questi Paesi non possono permettersi di affrontare ulteriori epidemie di malattie prevenibili con i vaccini. Il messaggio è chiaro: non dobbiamo permettere che gli interventi sanitari salvavita siano colpiti a causa dei nostri sforzi per affrontare COVID-19.
L’UNICEF è impegnato a sostenere l’assistenza sanitaria di base e le esigenze di vaccinazione nei Paesi più colpiti, e a farlo in modo da limitare il rischio di trasmissione di COVID-19. Stiamo lavorando duramente per garantire la disponibilità di adeguate forniture di vaccini nei Paesi che ne hanno bisogno. Siamo in stretta comunicazione con i fornitori globali di vaccini per garantire che la produzione non venga interrotta e che la fornitura sia gestita nel miglior modo possibile in queste difficili circostanze. Stiamo anche fornendo un maggiore sostegno ai governi per continuare a fornire i vaccini durante questa pandemia.
Nei giorni a venire, i governi potrebbero dover rimandare temporaneamente le campagne di vaccinazione preventiva di massa in molte aree per garantire che la fornitura di servizi di vaccinazione non contribuisca alla diffusione di COVID-19 e per consentire di seguire le raccomandazioni sul distanziamento sociale.
L’UNICEF raccomanda vivamente a tutti i governi di iniziare ora una rigorosa pianificazione per intensificare le attività di vaccinazione una volta che la pandemia COVID-19 sarà sotto controllo. Queste attività di vaccinazione devono concentrarsi sui bambini che salteranno le dosi di vaccino durante questo periodo di interruzione e dare priorità ai bambini più poveri e vulnerabili. Per distribuire con successo i vaccini contro il COVID -19 quando saranno disponibili, dobbiamo garantire che i nostri programmi di vaccinazione rimangano solidi e possano raggiungere coloro che avranno più bisogno di questi vaccini.
La vaccinazione rimane un intervento sanitario salvavita. In qualità di maggiore acquirente e fornitore mondiale di vaccini, l’UNICEF continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere gli sforzi attuali e futuri dei governi in materia di immunizzazione”.
Fonte: Unicef