Coronavirus: no al contagio della paura

Buone norme, per tutelare se stessi e gli altri. Attenzione, cura, ordinaria saggezza. Più che entrare in psicosi e farsi trascinare dalla paura collettiva, da informazioni fuorvianti, da mancanza di informazioni, per affrontare situazioni di emergenza – sempre, non solo il “coronavirus” – una sola è la strada: ragionare con la propria testa, prestare la massima attenzione, preoccuparsi di se stessi quanto degli altri.

Pubblichiamo un’e-mail che abbiamo ricevuto da una Farmacia che lavora anche on line, ed il cui testo è stato pubblicato anche nella pagina Facebook del titolare.

“Bisogna essere fermi nel contenere l’epidemia in atto. Il virus è altamente contagioso e se per fortuna è poco letale (intorno all’1%), porta però a circa il 20% di ospedalizzazioni complesse. Maggiore è la diffusione, maggiori sono le terapie intensive occupate nella cura delle polmoniti da coronavirus, minori sono le possibilità che vengano curate efficacemente tutte le patologie che necessitano di una terapia intensiva.
Si rischia il collasso ospedaliero. Come in tutte le epidemie è necessario circondare e circoscrivere i focolai, viaggiare solo in caso di effettiva necessità. Ricordiamoci che i pazienti zero non sono stati ancora individuati. Le mascherine servono solo se si pensa di essere malati o se si assistono persone malate. Le uniche mascherine efficaci al 98% in via preventiva sono le mascherine ffp3 se accompagnate da protezione oculare.
L’efficacia preventiva si ha nel rispetto delle normali norme igieniche, ovvero la disinfezione delle mani e il contatto delle stesse con le mucose”
Farmacia For You

On line trovate, e troverete, notizie di ogni genere. Che si potrebbero così riassumere: adottate sempre e comunque le norme igieniche necessarie per prevenire ogni contagio – quelle buone norme che dovrebbero essere adottate in caso di qualunque influenza o raffreddore, per non contagiare gli altri. Mantenere un comportamento civile, e lasciare i barbari all’epoca in cui, non disponendo della possibilità di informarsi nè di assistenza sanitaria nè delle conoscenze di cui disponiamo oggi, le reazioni “barbariche” erano quelle più comuni. Prudenza sì, psicosi no, che non aiuta nessuno. E chi può aiutare, aiuti. Va bene ogni aiuto, anche un semplice ringraziamento per chi, per scelta e per obbedienza agli impegni che ha preso, scende ogni giorno in campo, per tutelare i diritti di tutti, anche i nostri – dalle Forze dell’Ordine agli Operatori sanitari. Grazie. Buon lavoro. Abbiate cura di voi.

Il sito del Ministero della Salute