L’infinito nel palmo della mano

Com’era la vita di quell’innocente, coraggiosa e commovente prima coppia? Com’era l’universo primigenio? Quali furono le ragioni che spinsero Eva a cogliere la mela proibita? La storia di Adamo ed Eva, nostri eterni contemporanei.

Il libro
Il magico racconto delle nostre origini è probabilmente quello che da sempre ha maggiormente affascinato l’umanità. Ma, al di là dei quaranta versetti che la Bibbia dedica ad Adamo ed Eva, al di là anche della leggenda, com’era la vita di quell’innocente, coraggiosa e commovente prima coppia? Com’era l’universo primigenio? Quali furono le ragioni che spinsero Eva a cogliere la mela proibita? E cosa passava per la testa di entrambi una volta consapevoli del “peccato”?
Gioconda Belli apre la strada verso un mondo affascinante e primitivo che ci restituisce alla cultura giudaico-cristiana sulla quale si fonda tutta la storia dell’Occidente. Poesia e mistero si danno la mano in questo romanzo che ci mostra il primo uomo e la prima donna alla scoperta di se stessi. Una scoperta che prima sperimenta lo sconcerto di fronte al castigo, poi il potere di dare la vita, la crudeltà del dover uccidere per sopravvivere e, infine, il dramma dell’amore e della gelosia.

Approfondimento
Nota dell’autrice

Questo romanzo è nato dallo stupore di scoprire risvolti ignoti in una storia antica che credevo di conoscere da sempre. Anche se la narrazione biblica delle origini del mondo e dei progenitori che ne furono protagonisti mi ha sempre affascinata, il progetto di ricostruire la storia di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre è stato del tutto fortuito.
Costretta a una lunga attesa nella biblioteca di un parente – una stanzetta con le quattro pareti piene di scaffali e una catasta di scatoloni pieni di volumi coperti di polvere sul pavimento – i miei occhi vagarono per i ripiani verso il dorso dei libri. Sapevo che il padrone di casa aveva appena terminato di tirare fuori dagli scatoloni quegli antichi testi recuperati in una cantina dove giacevano da anni. Una serie di volumi color marrone, con il dorso consumato dal tempo, richiamò la mia attenzione: sul taglio, in caratteri dorati, era riportato il titolo: Libri sacri e letteratura antica d’Oriente. Un sottotitolo specificava: Babilonia, India, Egitto… e via così fino all’ultimo tomo, che s’intitolava: Grandi libri segreti.
Presi quel misterioso volume e ne sfogliai incuriosita le pagine ingiallite. L’introduzione spiegava che il libro conteneva testi apocrifi, interpretazioni dell’Antico e del Nuovo Testamento che, pur redatte nell’antichità come i testi ufficiali che compongono la Bibbia che oggi conosciamo, per diverse ragioni non erano state incluse nel canone biblico. Sempre stando all’introduzione, quella era una raccolta dei grandi testi scartati dagli autori delle sacre scritture. Tra questi figuravano il Libro di Enoch, l’Apocalisse di Baruk, il Libro di Noè, il Vangelo di Nicodemo e i Libri di Adamo ed Eva, che includevano: La vita di Adamo ed Eva, L’Apocalisse di Mosè e The Slavonic Book of Eve.
In preda all’eccitazione dell’appassionante scoperta, lessi per primo il libro sulla vita di Adamo ed Eva. La storia cominciava con la cacciata dal Paradiso e narrava le difficoltà e il disorientamento dei due protagonisti nel trovarsi inaspettatamente privati di tutti i loro privilegi in un mondo inospitale e sconosciuto. Mentre leggevo il testo apocrifo evocai tanto vividamente la storia di Adamo ed Eva che quello stesso pomeriggio decisi di scriverla.
Ho dedicato diversi anni allo studio di manoscritti e racconti biblici perduti. Questa ricerca mi ha portata alle pergamene della biblioteca di Nag Hammadi, rinvenute nel 1944 da alcuni pastori nelle grotte dell’Alto Egitto, alle famose e criptiche Pergamene del Mar Morto, rinvenute nel 1947 a Wadi Qumran, e ai Midras, commenti redatti nel corso dei secoli da dotti rabbini impegnati nello sforzo di comprendere il linguaggio poetico, talvolta oscuro, altrove contraddittorio, del Vecchio Testamento.
Ho scoperto che se Adamo ed Eva occupano solo quaranta versetti della Genesi, la loro storia e quella dei loro figli, Caino, Abele, Luluwa e Aklia, compaiono in molte relazioni e interpretazioni antiche.
Stimolata da queste letture ricche di rivelazioni e di fantastici episodi, diedi via libera alla fantasia per ricostruire nel mio romanzo gli inaspettati retroscena di questa storia antica, il paesaggio surrealista del Paradiso e la vita di questa innocente, coraggiosa e commovente coppia. Pur non essendo religiosa, credo che ci furono una prima donna e un primo uomo, e che questa potrebbe benissimo essere la loro storia.
Questo romanzo è un racconto di fantasia, basato sulle molteplici narrazioni, interpretazioni e reinterpretazioni che, da tempi immemori, l’uomo ha costruito su quella che è la sua origine. Con tutta la sua meraviglia e il suo stupore, questa è la storia di ciascuno di noi. Gioconda Belli

Gioconda Belli
Traduzione: Tiziana Gibilisco
Collana: Universale Economica
Pagine: 208
Prezzo: Euro 8,00