L’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Messina, ha presentato a Roma, nel corso del Convegno “H2 Roma Mobilità ad idrogeno: ricerca e industria disegnano il percorso di avvicinamento”, alcuni risultati dei progetti di ricerca sull’idrogeno e sulle celle a combustibile. Tra questi un progetto sui sistemi a celle a combustibile da impiegare in unità abitative o in quartieri per la produzione di energia elettrica e calore.
Spazio al binomio celle a combustibile-idrogeno. Un mix rivoluzionario che alimenterà trasporti, elettricità ed elettronica di largo consumo. Auto e cellulari a idrogeno, riscaldamento “pulito”, alla conquista dei mercati mondiali.
In casa Cnr, sulle celle a combustibile e sull’idrogeno per usi energetici si lavora da venticinque anni e l’istituto pioniere è quello di Messina di Tecnologie Avanzate per l’Energia (Itae) “Nicola Giordano”.
L’attività svolta in quegli anni ed i risultati conseguiti hanno portato l’Itae-Cnr ad assumere un ruolo di istituto guida per lo sviluppo di componenti capaci di ridurre i costi e di aumentare l’efficienza dei sistemi, ricevendo importanti riconoscimenti grazie alla notevole produzione scientifica e alle numerose citazioni ricevute dalla comunità internazionale. Dalla funzione di sviluppo di competenze si è passati alla realizzazione di progetti strategici assumendo il ruolo di coordinatori in progetti di ricerca nazionali ed internazionali.
“E oggi” spiega Gaetano Cacciola, direttore dell’Itae-Cnr, “siamo giunti a coordinare il più rilevante progetto di ricerca nazionale sulle celle a combustibile. Finanziato dal Miur per 14 milioni di euro e con la partecipazione anche dell’Istituto per l’energetica e le interfasi del Cnr di Padova, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (Instm), l’Enitecnologie, l’Enel, le industrie De Nora, Nuvera e Pirelli, il progetto ha come obiettivo generale la sperimentazione e dimostrazione di sistemi a celle a combustibile da impiegare in unità abitative o in quartieri per la produzione di energia elettrica e calore. Sono previsti test sul campo per affrontare e risolvere problematiche tecnologiche legate alla durata e affidabilità dei sistemi”. “Il progetto” prosegue Cacciola, “prevede una parte di ricerca e sviluppo destinata alla realizzazione e test di materiali e componenti innovativi che consentano ulteriori passi avanti nella direzione della riduzione dei costi e del miglioramento delle efficienze”. Accanto al tradizionale compito di ricerca e sviluppo l’Itae ha assunto negli ultimi anni due ruoli rilevanti per la nascita dell’Economia dell’Idrogeno, la promozione di nuove iniziative industriali e la formazione.
Il primo ruolo si è concretizzato nel far nascere nuove iniziative industriali, ad esempio nel settore della preparativa di elettrodi per celle a combustibile, fornendo in aree cosiddette “depresse” nuove opportunità di sviluppo e lavoro, stimolando le industrie, attraverso la creazione di un centro testing, a investire al Sud. “La collaborazione con l’industria, afferma Cacciola “è stimolante e oltre a rappresentare il giusto riconoscimento alle nostre ricerche, è un completamento essenziale alla ricerca pubblica e una garanzia di successo nell’applicazione di questa tecnologia nel settore della produzione energetica”. In questo senso è da considerarsi la realizzazione di un prototipo di generatore di idrogeno, in grado di trasformare gli idrocarburi leggeri (metano, propano e GPL) in idrogeno. E un prototipo di piccole dimensioni realizzato interamente dall’Istituto del Cnr “ I primi risultati sono molto soddisfacenti”, commenta Cacciola, “tanto che ci hanno permesso di iniziare già la progettazione e la successiva realizzazione di un prototipo precommerciale, per applicazioni residenziali, in collaborazione con la società Sirtis srl di Genova”.
“Infine, corsi post-laurea finanziati dal Miur, ma soprattutto formazione sul campo effettuata su giovani laureati mediante l’assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca, sono il nostro investimento per il futuro” conclude Cacciola”. Da pionieri a concreti realizzatori di ricerca tecnologica, promozione industriale e formazione, questo in sintesi l’evoluzione del ruolo dell’Itae.