Un manifesto per la democrazia
Al Gore
Traduzione: Adele Oliveri
Collana: Serie Bianca
Pagine: 272 Prezzo: Euro 15
Dal vincitore del Nobel per la Pace 2007 un libro visionario sui pericoli che corrono la democrazia americana e tutte le democrazie occidentali, ormai in preda all’uso enfatico della paura. I modi per reintrodurre politiche pubbliche volte ad affermare l’uso della ragione e della verità.
Il libro
L’ex vicepresidente americano Al Gore, dopo essersi dedicato negli ultimi anni all’emergenza ambientale, torna alla riflessione politica con un libro importante. Si tratta di un’analisi visionaria di come negli ultimi anni la politica della paura e della segretezza si sia combinata con il degrado della sfera pubblica, creando un’atmosfera pericolosamente ostile all’uso della ragione.
Nel periodo in cui Bush dava ordine alle forze americane di invadere l’Iraq, ben il 70 per cento degli americani riteneva che Saddam Hussein fosse collegato agli eventi dell’11 settembre. D’altro canto i votanti dell’Ohio, alla domanda dei sondaggisti su quale fosse stato durante l’ultima campagna elettorale lo spot che li avess e maggiormente colpiti, indicarono all’unisono Bush che faceva leva sulla paura del terrorismo. Viviamo in una fase storica in cui trenta secondi di spot televisivo sono diventati la leva più importante per spostare le emozioni del corpo elettorale. Un dato tanto più grave, se consideriamo che l’attuale amministrazione americana appare interessata, più di ogni altra precedente, a nascondere la verità ai propri cittadini.
Ma al di là dei singoli eventi che hanno contrassegnato gli ultimi anni diventa necessario porsi alcune domande relative al funzionamento della nostra democrazia, in cui lo strapotere del medium televisivo azzera ogni capacità di riflessione e di analisi critica. Una questione cruciale non solo per gli Stati Uniti, ma più in generale per tutte le democrazie occidentali, ivi compresa l’Italia, che vivono sostanzialmente lo stesso ordine di problemi. Lo scopo del libro di Al Gore è ambizioso: spiegare perché e come la sfera pubblica sia diventata un luogo dove i nemici della ragione possano fare il bello e il cattivo tempo. Parimenti, l’analisi di Gore si indirizza a mettere in rilievo quello che noi possiamo fare, individualmente e collettivamente, per restaurare il ruolo centrale della ragione nella gestione della cosa pubblica, salvaguardando così il nostro futuro.