Storie di donne felicemente divorziate
Traduzione di Lilla Maione
“Universale Economica – SUPER UE”/Feltrinelli
pp. 224 / euro 9
La “generazione ex” è costituita da quella massa di persone (sempre crescente) che si definisce ex di qualcuno e che ha la possibilità comunque di sviluppare rapporti (più o meno sereni) con l’altro una volta che il matrimonio è finito. Ex mariti, ex mogli, ex ex (coppie divorziate che si risposano), figli degli ex: esistono diverse tipologie nelle situazioni di post divorzio e differenti modi di rapportarsi all’ex (dalla disponibilità che arriva al punto di offrire una spalla su cui piangere, al rancore che fa oscillare tra propositi di omicidio e desideri di ricominciare daccapo, a un’amicizia che si scopre davvero solo dopo la separazione). Storie di vita di donne non più giovanissime, ora commoventi più spesso comiche, qualche dato statistico e alcuni aneddoti stanno a ricordare che il divorzio non fa scomparire dalla nostra vita gli ex, a maggior ragione se ci sono bambini di mezzo. Ma i problemi che ne derivano possono essere visti da una prospettiva matura, equilibrata, consapevole, in fin dei conti umoristica. È quel che, dopo aver divorziato, ha tentato di fare Karen Karbo raccogliendo attorno a sé, nel Mae West Dinner Party, donne divorziate di fresco. Ne sono venuti fuori racconti di infedeltà e depressione, ma anche di ri-innamoramento e nuovi matrimoni, suggerimenti su come affrontare la divisione dei beni, l’organizzazione delle vacanze da single o di quelle dei figli, l’odio che può sopravvivere per anni dopo la rottura. L’acume e la saggezza di Karbo nel sondare i sentimenti sono secondi solo alla leggerezza dello stile e all’umorismo del tono.
I COMPITI A CASA
Philippe Meirieu
Genitori, figli, insegnanti: a ciascuno il suo ruolo
Traduzione di Luisa Cortese
“Serie Bianca” / Feltrinelli
pp. 120 euro 10
Il titolo sottintende una conclusione: “…non dovrebbero esistere” (si parla di scuola dell’obbligo). I motivi sono tanti: dal punto di vista didattico i compiti a casa non sostituiscono un apprendimento istituzionale carente; l’abitudine degli insegnati di appoggiarsi ai compiti di fatto potenzia le disuguaglianze di partenza degli studenti che vengono sovraccaricati con altre ore di studio quando già gli orari scolastici sono sempre più lunghi; disattenzioni e malintesi nella loro formulazione finiscono per rendere inutili gli sforzi di tutti, ragazzi, genitori, insegnanti ecc… Tuttavia questi strumenti di verifica o consolidamento dell’apprendimento sembrano irrinunciabili e dunque il libro fornisce numerosi criteri e stratagemmi per migliorare il difficile ménage à trois che governa la scuola elementare e media. In generale l’autore cerca di separare l’esperienza familiare da quella scolastica, sottolineando la complementarità tra le funzioni della scuola e della famiglia e l’opportunità che non vi siano confusioni e travasi di competenze. Fatta salva questa precisazione di fondo, il libro fornisce utili suggerimenti: sull’esempio che i genitori possono dare, sul senso del lavoro in se stesso, sulle modalità di mostrare attenzione al lavoro scolastico e di sostenere i figli in difficoltà, sul modo di affrontare anche cose banali come l’ascolto della televisione, sulla necessità di assecondare le modalità di lavoro dei figli anche se ciò contrasta con le proprie abitudini. Il libro si rivolge ai genitori ma sarà utilissimo anche a quegli insegnanti che muovono i primi passi nel mondo della scuola.
Edward E. Evans-Pritchard
Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande
Collana: Culture e società – Raffaello Cortina Editore
Stregoneria, oracoli e magia fra gli Azande, basato sulle ricerche condotte negli anni ’20 da Evans-Pritchard nel Sudan meridionale, si colloca tra i classici dell’Antropologia culturale e sociale. L’interpretazione delle parole e dei gesti delle manipolazioni magiche porta l’autore a precisare i concetti basilari di magia e stregoneria. Grazie alla combinazione fra descrizione etnografica ed elaborazione teorica, il testo di Evans-Pritchard è un’opera di riferimento per chiunque si occupi di credenze sulla stregoneria e, più in generale, dei problemi relativi alla razionalità in culture diverse dalla nostra.
L’inizio
Introduzione di Paolo Francesco Pieri
Collana di psicologia analitica – Raffaello Cortina Editore
Da una pluralità di prospettive ci si interroga sull’inizio, cioè sulla variegata questione che va dalla nascita della vita nel mondo all’inizio della nostra riflessione rispetto al mondo stesso, dall’inizio del malessere nelle varie fasi della nostra esistenza al prendersene cura cominciando una psicoterapia. Il volume, mosaico di testi di psicologi, psicoanalisti, filosofi, teologi, costituisce uno strumento efficace sia per “specialisti” delle diverse discipline sia per chi si interroga su un tema centrale della riflessione sulla condizione umana. Contributi di: Bernardi, Bertotti, Bisagni, Buchli, Contardi, Innamorati, Maffei, Maggiolini, Marozza, Natoli, Reale, Rogers, Ruberto, Sequeri, Sini, Tagliagambe, Trevi, Vegetti Finzi, Zolla.