Tim Flannery
L. 35.000 pp. 360
Casa Editrice Corbaccio
Un avventuroso scienziato australiano negli inesplorati territori della Nuova Guinea
Il libro
Corpo a corpo con un pitone enorme, guadi di torrenti in piena dove mettere un piede in fallo significa quasi certamente la morte, attacchi da parte di indigeni ostili, incontri ravvicinati con tribù che praticano ancora il cannibalismo sono solo alcune delle straordinarie avventure che l’autore si è trovato ad affrontare nel corso delle sue numerose visite in Nuova Guinea durante le quali, con una curiosità e uno spirito temerario degni di Indiana Jones, ha scalato montagne sulle quali nessun occidentale era mai salito, è penetrato in grotte mai esplorate ed ha riscoperto animali che si ritenevano estinti dall’ultima glaciazione. Le peripezie che descrive sono avvincenti come un film d’avventura e rendono questo libro un entusiasmante viaggio di esplorazione alla scoperta di una flora, di una fauna e di un’umanità incontaminate e spesso ancora sconosciute, capaci di regalare spettacoli di bellezza inimmaginabile o di incredibile atrocità, sempre però dettati da una legge naturale che noi forse abbiamo dimenticato, ma che in quei luoghi spesso regna ancora sovrana.
Il brano
“Sbirciai attraverso la fitta rete metallica che fungeva da coperchio… all’interno era acciambellato il più grande, il più nero e il più terrificante serpente che avessi mai visto. Improvvisamente colpì, la testa si alzò con violenza contro la piccola rete di protezione scuotendo tutto il cesto. Per un istante le sue zanne, ciascuna delle quali poteva misurare almeno un centimetro, percossero la rete. La folla si ritrasse piena di orrore, tra gemiti e strilli di donne e bambine. Chiaramente si aspettavano che io affrontassi il serpente”.