Ero un blasfemo, un persecutore e un violento

La scena è nota e ha avuto il commento pittorico di due artisti supremi, Michelangelo e Caravaggio: mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, Paolo fu “afferrato, ghermito, conquistato, impugnato” da Cristo. È questa la linea di demarcazione tra il prima e il poi, tra il persecutore e l’apostolo del cristianesimo.

Da quel giorno, a poca distanza dalla morte di Cristo, Paolo diventa il più appassionato missionario cristiano. L’evangelo che egli annuncia però non è solo una teoria, è anche un modo di esistere: le sue Lettere sono questo intreccio tra parole e vita. Per scoprire il contenuto del messaggio di Paolo e la stessa trama della sua esistenza è dunque necessario rifarsi al suo epistolario. Si tratta di lettere genuine e non solo rivestite fittiziamente del carattere epistolare: la trattazione teologica è sempre aperta alla proposta etica, pastorale, esistenziale. Questo itinerario nel mondo personale e ideale dell’ “Apostolo per eccellenza” è un invito a staccare Paolo dalle pagine agiografiche per farlo scendere nel nostro mondo secolarizzato.

L’autore
Gianfranco Ravasi, autorevole biblista ed ebraista, è stato nominato arcivescovo nel 2007 e cardinale nel 2010. Grande divulgatore, la sua produzione ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici e scientifici. Collabora con L’Osservatore RomanoAvvenire e Il Sole 24 Ore e per la sua attività giornalistica è stato insignito nel 2017 del premio Montanelli. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Biografia di Gesù (2021) e Ero un blasfemo, un persecutore e un violento (2024).

Fonte: raffaellocortina.it