Come ridurre gli sprechi alimentari domestici? Ecco alcune idee

Sappiamo che lo spreco alimentare contribuisce a impoverire le risorse ambientali del nostro Pianeta, causando allo stesso tempo significative perdite economiche (anche per le famiglie). Confconsumatori, nell’ambito del progetto Generazione F, ha cercato di fare luce su questo fenomeno, spesso sottostimato, e di raccogliere consigli e strategie per ridurre gli sprechi alimentari nelle case dei consumatori.

Ecco di seguito alcuni aspetti su cui anche tu puoi agire per limitare gli sprechi domestici:

Spesa sostenibile – Innanzitutto, puoi incominciare a organizzare la tua spesa in modo più sostenibile: acquista solo il necessario, e ricorda – quando possibile – di scegliere produttori locali (per contenere le emissioni di CO2 legate al trasporto). Programmare i pasti settimanali ti aiuterà a limitare gli avanzi, e dunque i rifiuti.

Spesa alimentare sostenibile: cosa significa davvero?.

Scadenze – Impara a leggere con attenzione le confezioni degli alimenti per conoscere le reali scadenze di ciò che acquisti: sebbene possano sembrare molto simili, le diciture “da consumare preferibilmente entro” e “da consumare entro” hanno un significato differente. La prima è più flessibile, e indica che il prodotto sarà sicuro anche dopo la data impressa sulla confezione, nonostante potrà perdere alcune delle sue qualità (consistenza, colore, aroma…). Rientrano in questa categoria molti cibi secchi come legumi, pasta e farine. La seconda dicitura, invece, è una scadenza vera e propria, e indica che – dopo la data – il prodotto non è più da considerarsi sicuro per il consumo e andrà gettato.

Data di scadenza e TMC.

Metodi di conservazione – Conoscere i diversi metodi di conservazione degli alimenti ti permetterà di prolungare la loro vita. Una tecnica molto diffusa, ed efficace con moltissimi prodotti, è ad esempio il congelamento. Un’altra tecnica per far durare più a lungo il cibo è il sottovuoto: è adatto quasi a ogni tipo di alimento, e si può combinare con la conservazione in frigorifero o in congelatore. C’è poi l’essicamento, che andrebbe eseguito con appositi essicatori per uso domestico, che permettono una maggiore sicurezza (l’esposizione del cibo al sole, infatti, espone al rischio di contaminazioni da inquinamento e polveri). Infine, è possibile conservare alcuni cibi sott’olio e sott’aceto: attenzione, però, al rispetto delle norme igienico-sanitarie durante la preparazione. In assenza di pastorizzazione, si corre il rischio di andare incontro a rischi anche molto elevati per la salute, come ad esempio il botulismo, tossinfezione che, se non trattata in tempo, può provocare la morte.

Metodi di conservazione

Ricette anti spreco – Un’ultima strategia da tenere a mente, se stai cercando di sprecare meno cibo, è quella di metterti in gioco e usare la creatività per realizzare ricette anti spreco con ingredienti di recupero. Ad esempio, sapevi che con le bucce delle patate (assicurati che siano biologiche!) è possibile realizzare delle ottime chips? Inoltre, con gli scarti delle verdure puoi preparare torte salate, oppure zuppe e dadi vegetali, o addirittura biscotti e muffin. Se hai in dispensa della frutta troppo matura per essere consumata a crudo, puoi invece creare composte e marmellate da impiegare all’interno di dolci e crostate.

Generazione F – Confconsumatori mette a disposizione, attraverso il progetto Generazione F, numerosi contenuti informativi in tema di alimentazione sostenibile. Visita la sezione Consumi sostenibili ed economia circolare per consultare tutti i materiali e rivedere i webinar realizzati.

Realizzato nell’ambito di Generazione F, un progetto finanziato dal MIMIT. D.M. 6/5/2022 art. 5.

Fonte: confconsumatori.it

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