Giacomo Matteotti: storia di un uomo libero

Nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti: Tempesta Giacomo Matteotti. Storia di un uomo libero di Pino Casamassima, Baldini+Castoldi. In libreria dal 21 maggio

Il 10 giugno 1924, subito dopo essere uscito da casa attorno alle quattro del pomeriggio, Giacomo Matteotti era stato rapito e ucciso in macchina da Amerigo Dumini e altre quattro assassini che facevano parte della cosiddetta Ceka fascista, l’organizzazione voluta da Mussolini per contrastare gli oppositori del fascismo. Il corpo del segretario del Psu sarebbe stato rinvenuto solo il 16 agosto successivo. Un delitto, quello di Matteotti, che segna un punto fondamentale nella storia dell’antifascismo.

1 – Estratto dal libro

«Io il mio discorso l’ho fatto, adesso voi preparate la mia orazione funebre». Queste parole dette da Matteotti al termine dell’infuocato discorso del 30 maggio alla Camera dei deputati, con cui aveva denunciato il clima di violenza e dei brogli che avevano segnato le elezioni politiche di aprile, saranno consegnate alla storia come spiegazione del suo delitto. Omicidio compiuto invece non come ritorsione, ma come prevenzione per la denuncia di tangenti e corruzione che Matteotti avrebbe fatto l’11 giugno.

2 – Estratto dal libro

Fino a Londra. Era andato fino lì, per raccogliere le prove documentali di una corruzione che coinvolgeva uomini del Governo, di Mussolini e la stessa Corona. Aveva attraversato la Manica, e i compagni laburisti gli avevano dato le prove di quella tangenti petrolifere con cui avrebbe inferto un colpo mortale al fascismo. Carte che erano costate un viaggio lungo, e con più fermate, ma ne era valsa la pena.

3 – Estratto dal libro

Questo libro che esce nel centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti – «Tempesta», come veniva chiamato per il suo carattere irruento e coraggioso – ha un impianto particolare. Si compone infatti di una prima parte in forma di romanzo, una seconda, di saggio. Un doppio registro narrativo che ha consentito all’autore di coniugare al meglio la suggestione con il rigore. Un racconto che accompagna il lettore nel mondo dell’uomo oltre che del politico Matteotti: ossia, dell’oppositore più tenace di Mussolini. Vediamo quindi il leader socialista raccogliere a Londra la documentazione che inchioda il fascismo e la stessa Corona a responsabilità pesantissime. Insostenibili, e soprattutto foriere di discredito a livello internazionale. Il governo di Mussolini necessitava infatti di prestiti importanti, soprattutto dagli Stati Uniti. Il 10 giugno fu così messa a tacere la voce di chi avrebbe potuto distruggere il nascente regime fascista.

Pino Casamassima:

è giornalista professionista, scrittore e autore teatrale. Fra i maggiori conoscitori della lunga stagione del terrorismo, come attestano diversi suoi libri, è stato convocato dall’ultima commissione parlamentare sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro. Ha pubblicato una cinquantina di libri, di cui alcuni tradotti all’estero, Cina compresa.

Con Baldini+Castoldi:

ha pubblicato Hai un momento, Liga? (2005), Tazio Nuvolari. Le vittorie, il coraggio, il dolore (2020), Brigate rosse. Storia del partito armato, dalle origini all’omicidio Biagi: 1970-2002 (2022), La marcia su Roma. Da piazza San Sepolcro al delitto Matteotti. Nascita di una dittatura. (2022) e 1974. Le stragi, le Br, il divorzio, il compromesso storico. L’anno che cambiò l’Italia (2023).

Fonte: Baldini+Castoldi – Facebook