Class action contro i due player automotive: “i proprietari delle vetture devono essere risarciti”. Le segnalazioni parlano di spie e messaggi ripetuti sul computer di bordo che indicano erroneamente bassi livelli di AdBlue nel serbatoio e avvisano della necessità di riparare l’auto per continuare ad utilizzarla, in alcuni casi fino a provocare l’immobilizzazione del veicolo. Anomalie nel sistema antinquinamento che impiega l’additivo AdBlue, stop alle riparazioni a spese dei clienti, l’Organizzazione chiede fino a 1.200 euro di risarcimento.
- Anomalie del sistema antinquinamento AdBlue: class action lanciata da Altroconsumo
- Diesel Citroen e Peugeot immatricolate dopo il 2015: a chi si rivolge la class action AdBlue
- L'origine del caso: da Reclama Facile alla class action Altroconsumo
- Euroconsumers: dare voce ai consumatori europei per richiedere risarcimenti dovuti dalle compagnie automobilistiche per riparazioni imputabili a difetti degli autoveicoli
Anomalie del sistema antinquinamento AdBlue: class action lanciata da Altroconsumo
Altroconsumo ha lanciato una class action per chiedere il risarcimento per i proprietari di vetture diesel Citroen e Peugeot immatricolate dal 2015 in avanti, che hanno avuto o potrebbero presentare in futuro anomalie del sistema antinquinamento con AdBlue.
“Sono già migliaia i consumatori in Italia e non solo che hanno denunciato malfunzionamenti del sistema antinquinamento delle loro auto che impiega l’additivo liquido AdBlue. – ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo –
Le segnalazioni parlano di spie e messaggi ripetuti sul computer di bordo che indicano erroneamente bassi livelli di AdBlue nel serbatoio e avvisano della necessità di riparare l’auto per continuare ad utilizzarla, in alcuni casi fino a provocare l’immobilizzazione del veicolo. Per i proprietari si rendono dunque necessarie costose riparazioni dei serbatoi o addirittura dell’intero sistema, che vanno da 800 a 1.200 euro a carico di questi ultimi. Per questo, di fronte alle non-risposte delle aziende, abbiamo deciso di lanciare una class action per chiedere un risarcimento a favore dei consumatori”. ha concluso.
Diesel Citroen e Peugeot immatricolate dopo il 2015: a chi si rivolge la class action AdBlue
L’azione si rivolge a tutti gli automobilisti che possiedono o hanno posseduto un’auto diesel Citroen o Peugeot immatricolata dal 2015 in avanti, dotata di un sistema Adblue . Possono aderire tutti: chi ha già avuto danni al serbatoio Adblue e lo ha sostituito, chi ha problemi ma ancora non ha fatto alcuna sostituzione ed anche chi ancora non ha avuto problemi. Sul sito di altroconsumo è possibile aderire
L’origine del caso: da Reclama Facile alla class action Altroconsumo
Nel corso del 2022, attraverso la piattaforma Reclama Facile, Altroconsumo ha raccolto un numero crescente di segnalazioni di consumatori che possedevano auto a marchio Citroën immatricolate dopo il 2015. Tutti presentavano problemi con un malfunzionamento del sistema antinquinamento delle loro autovetture, testimoniati anche da una video-inchiesta di Altroconsumo. Su queste basi, Altroconsumo ha quindi inviato una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), sulla base della quale quest’ultima ha avviato un procedimento nei confronti di Citroën Automobiles SA e Groupe PSA Italia S.p.A. per pratiche commerciali scorrette.
Sebbene i reclami AdBlue inizialmente si concentrassero in una prima fare sul marchio Citroën, è diventato da subito chiaro che anche le vetture Peugeot ne erano colpite. Di qui la decisione di procedere ad una diffida congiunta con le organizzazioni di consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo del network Euroconsumers dalla quale, però, non sono giunte risposte soddisfacenti.
Euroconsumers: dare voce ai consumatori europei per richiedere risarcimenti dovuti dalle compagnie automobilistiche per riparazioni imputabili a difetti degli autoveicoli
“Questa azione è il punto di partenza di un’iniziativa che vogliamo estendere a tutti i paesi del gruppo Euroconsumers. – ha dichiarato Marco Scialdone, Head of Litigation di Euroconsumers -. I consumatori italiani, così come quelli spagnoli, portoghesi e belgi meritano di ricevere un risarcimento per i costi che hanno dovuto affrontare per riparare le autovetture senza che ne avessero colpa. Il 25 giugno è entrata in vigore la nuova normativa europea sulle azioni rappresentative: Euroconsumers, insieme alle organizzazioni nazionali che la animano, intende giocare un ruolo da protagonista, forte dell’esperienza maturata negli ultimi 10 anni” ha concluso.
Fonte: altroconsumo.it
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