UNICEF-OMS/Nuove stime mortalità: ogni 11 secondi muore un neonato o una donna in gravidanza, sono 2,8 milioni l’anno. Sono 6,2 milioni i bambini sotto i 15 anni morti nel 2018
Dal 2000, le morti di bambini si sono ridotte di circa la metà e le morti materne di oltre un terzo; Nonostante ciò, circa 2,8 milioni di donne in stato di gravidanza e neonati muoiono ogni anno, o 1 ogni 11 secondi, principalmente per cause prevenibili;6,2 milioni di bambini sotto i 15 anni sono morti nel 2018, e oltre 290.000 donne sono morte a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto nel 2017; Del numero totale di morti di bambini, 5,3 milioni sono avvenute nei primi 5 anni, di cui circa la metà nel primo mese di vita;Il mondo ha compiuto progressi sostanziali nel ridurre la mortalità dei bambini e materna. Dal 1990, si è verificata una riduzione del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, da 14,2 milioni a 6,2 milioni nel 2018; dal 2000 al 2017 il tasso di mortalità materna è diminuito del 38%.In Italiai tassi di mortalità dei bambini sono diminuiti costantemente: nel 1990 il tasso di mortalità neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 è di 2.
19 settembre 2019 – Secondo le nuove stime sulla mortalità materna e dei bambini lanciate oggi da un gruppo di agenzie delle Nazioni Unite guidato dall’UNICEF e dall’OMS*, oggi sta sopravvivendo il numero maggiore di sempre di donne e di bambini. Dal 2000, le morti di bambini si sono ridotte di circa la metà e le morti materne di oltre un terzo, principalmente grazie a un maggiore accesso a servizi sanitari di qualità e a prezzi accessibili.
Nonostante ciò, le nuove stime rivelano che 6,2 milioni di bambini sotto i 15 anni sono morti nel 2018 e oltre 290.000 donne sono morte a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto nel 2017 (circa 800 al giorno). Del numero totale di morti tra i bambini, 5,3 milioni (85%) sono avvenute nei primi 5 anni di vita, di cui circa la metà (2,5 milioni) nel primo mese.
Ogni giorno, sono circa 15.000 bambini morti prima del loro 5° compleanno, di cui quasi 7.000 durante il primo mese di vita.
Su 6,2 milioni di bambini sotto i 15 anni morti nel 2018: 4 milioni sono morti nel primo anno, 1,3 milioni tra 1 e 4 anni e 0,9 milioni tra i 5 e i 14 anni.
Le donne e i neonati sono più vulnerabili durante e immediatamente dopo il parto. Secondo le nuove stime, circa 2,8 milioni di donne in stato di gravidanza e neonati muoiono ogni anno, o 1 ogni 11 secondi, principalmente per cause prevenibili.
I bambini affrontano il rischio di morte maggiore durante il primo mese, soprattutto se sono nati troppo presto o troppo piccoli, hanno complicanze durante la nascita, malformazioni congenite o contraggono infezioni. Circa un terzo di queste morti avvengono nel primo giorno e circa tre quarti solo nella prima settimana.
“In paesi che forniscono a tutti servizi sanitari di alta qualità, a prezzi accessibili e sicuri, le donne e i bambini sopravvivono e crescono”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS. “Questo è il potere della copertura sanitaria universale”.
“Nel mondo, la nascita è occasione di gioia. Ma, ogni 11 secondi, una nascita è una tragedia familiare”, ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF. “Un paio di mani esperte per aiutare le madri e i neonati nel periodo della nascita, insieme ad acqua pulita, nutrizione adeguata, medicine e vaccini di base, possono fare la differenza fra la vita e la morte. Dobbiamo fare tutto il necessario per investire nella copertura sanitaria universale per salvare queste preziose vite”.
Ampie disuguaglianze nel mondo
Le stime mostrano inoltre ampie disuguaglianze nel mondo, con donne e bambini in Africa subsahariana che affrontano rischi di morire sostanzialmente maggiori rispetto a tutte le altre regioni.
I livelli di mortalità materna sono circa 50 volte maggiori per le donne in Africa subsahariana e i loro bambini hanno probabilità 10 volte maggiori di morire nel loro primo mese di vita rispetto ai paesi ad alto reddito.
Nel 2018, 1 bambino su 13 in Africa subsahariana è morto prima del suo quinto compleanno – con un rischio di 15 volte maggiore rispetto a un bambino in Europa, dove ne muore solo 1 su 196 con meno di 5 anni.
Proprio in Africa Sub sahariana nel 2018 è stato riscontrato il tasso più alto di mortalità neonatale (primi 28 giorni di vita), 28 bambini morti ogni 1.000 nati vivi, seguito dall’Asia centrale e meridionale con 25 bambini morti ogni 1.000 nati vivi.
In Europa e Nord America, che hanno uno dei più bassi tassi di mortalità dei bambini sotto i 5 anni di tutte le regioni, il 54% di tutte le morti sotto i 5 anni avviene nel periodo neonatale.
In Italia i tassi di mortalità dei bambini sono diminuiti costantemente: nel 1990 il tasso di mortalità neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 è risultato di 2. Il tasso di mortalità sotto 1 anno è calato da 8 bambini morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 nel 2018; il tasso di mortalità sotto i 5 anni è stato ridotto da 10 morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 decessi ogni 1.000 nati vivi nel 2018: Il rischio di morire tra i 5 e i 14 anni è passato da 2 a 1 bambino ogni 1.000 in quella fascia d’età.
Il rischio per una donna in Africa subsahariana di morire durante la gravidanza o il parto nel corso della sua vita è pari a 1 su 37; in Europa è di 1 su 6.500. In Africa subsahariana e Asia meridionale si registrano circa l’80% delle morti globali materne e di bambini.
I bambini in conflitti o crisi umanitarie hanno spesso sistemi sanitari deboli, perciò le donne e i bambini non possono accedere a cure salvavita essenziali. Le donne affrontano i rischi maggiori di morire durante la gravidanza o il parto in Sud Sudan, Ciad, Sierra Leone, Nigeria, Repubblica Centrafricana e Somalia.
Progressi legati alla copertura sanitaria universale
Il mondo ha compiuto progressi sostanziali nel ridurre la mortalità dei bambini e materna. Dal 1990, si è verificata una riduzione del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, da 14,2 a 6,2 milioni nel 2018. I paesi in Asia orientale e sud-orientale hanno compiuto i progressi maggiori, con un declino dell’80% delle morti di bambini sotto i 5 anni.
E dal 2000 al 2017 il tasso di mortalità materna è diminuito del 38%. In Asia centrale e meridionale si sono verificati i maggiori miglioramenti, con una riduzione del 60% del tasso di mortalità materna dal 2000.
Bielorussia, Bangladesh, Cambogia, Kazakhstan, Malawi, Marocco, Mongolia, Ruanda, Timor-Leste e Zambia sono alcuni dei paesi in cui si sono verificati progressi sostanziali nella riduzione della mortalità materna e dei bambini. Il successo è dovuto alla volontà politica di migliorare l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità investendo nella forza lavoro sanitaria e introducendo cure gratuite per le donne in gravidanza e i bambini. Molti di questi paesi si concentrano sull’assistenza sanitaria primaria e la copertura sanitaria universale.
Se non agiamo adesso 62 milioni di bambini sotto i 15 anni moriranno tra il 2019 e il 2030, compresi 52 milioni di bambini sotto i 5 anni. Di questi ultimi, circa la metà saranno neonati.
Note
Per i bambini che sopravvivono al primo mese, le malattie infettive come polmonite, diarrea e malaria costituiscono la maggior parte delle morti a livello globale. Nei bambini più grandi, gli infortuni, come le ferite per incidenti stradali e annegamenti, diventano cause importanti di morte e disabilità.
Le morti materne sono causate da complicazioni ostetriche come alta pressione del sangue durante la gravidanza e forti emorragie o infezioni durante o dopo il parto; e sempre di più a causa di una condizione o malattia preesistente aggravata dagli effetti della gravidanza.
Fonte: UNICEF-OMS