Sole e movimento: parte di una cura olistica per l’osteoporosi

Presto arriverà l’ora estiva, con giornate più lunghe e ulteriori opportunità per le donne di proteggersi dai rischi associati all’osteoporosi, secondo una nuova campagna lanciata da DAIICHI SANKYO in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo 2009.

L’obiettivo è di aumentare la consapevolezza tra le donne sul modo di prevenire o gestire la malattia, adottando uno stile di vita salutare. La maggior parte delle persone affette da osteoporosi – una malattia delle ossa – sono donne, ed ogni donna in Europa ha una possibilità del 30% – 50% di essere vittima di una frattura derivante da osteoporosi nel corso della vita. Sorprendentemente, la misurazione della densità minerale nelle ossa è utilizzata di rado nella maggior parte dei paesi europei. Tra le ragioni vi è la disponibilità limitata di densimetri, la mancanza di personale autorizzato a compiere questo tipo di esami, una scarsa consapevolezza dell’utilità che il test di densità possiede ed, infine, un rimborso limitato o nullo dei costi.

Fare movimento, assumere calcio e vitamina D proveniente dalla luce del sole sono fattori cruciali per la salute delle ossa, secondo la professoressa Juliet Compston, presidente del Comitato di Consultazione sull’Osteoporosi dell’Unione Europea. “Solo qualche alimento come il salmone, lo sgombro ed il tonno sono una buona fonte di vitamina D. Tuttavia, la vitamina D si crea anche per l’esposizione del corpo alla luce del sole. Per questo, è bene approfittare del cambio dell’ora e fare movimento in queste giornate più lunghe e più calde”, ha affermato la professoressa Compston. Il calcio è il minerale più importante per le ossa, tanto che bisognerebbe assumerne 1.200mg al giorno. Non assumere abbastanza calcio provoca un abbassamento della massa ossea con la conseguente rapidità di perdita, nonché alti tassi di frattura. Latticini come il latte, lo yogurt ed il formaggio (soprattutto le varietà a pasta dura), verdure verdi e in foglia, come broccoli e spinaci, pesce (soprattutto le specie più grasse come il salmone), il tofu e le mandorle sono tutti alimenti ricchi di calcio.

La professoressa Compston ha contribuito a questa campagna offrendo consigli importanti ed attuabili per quanto riguarda il trattamento dell’osteoporosi. Cambi nello stile di vita possono essere un complemento al trattamento medicinale per donne cui già sia stata diagnosticata la malattia. Se adottati in tempo, possono ridurre i rischi associati all’osteoporosi. La campagna forma parte dell’impegno aziendale nell’approccio olistico alla salute delle donne. “La Giornata Internazionale della Donna festeggia le conquiste delle donne e punta ad ispirarle per il futuro. DAIICHI SANKYO spera che questa condivisione delle sue conoscenze nella lotta contro l’osteoporosi possa permettere a donne di tutte le età di prendere il controllo sulla salute delle loro ossa”, spiega Reinhard Bauer, Direttore di DAIICHI SANKYO EUROPE.

Sul sito della Giornata Internazionale della Donna 2009 è disponibile sia un vodcast che un articolo con informazioni sull’osteoporosi e spiegazioni su come donne di ogni età possono adottare uno stile di vita salutare e “buono per le ossa”. Questo include camminare, giocare a tennis e altri esercizi che fanno leva sulle ossa e possono ridurre il tasso di perdita della massa ossea. Le ossa delle donne si assottigliano naturalmente dopo la menopausa perché perdono l’effetto protettivo dell’estrogeno (l’ormone sessuale femminile). L’articolo consiglia inoltre di uscire alla luce del sole, facendo sì che il corpo possa produrre più vitamina D, essenziale per l’assorbimento del calcio – un fattore chiave per avere ossa forti. Ulteriori informazioni sull’osteoporosi si possono trovare sul seguente sito: http://www.osteoporosis-disease.eu
DAIICHI SANKYO è un’azienda farmaceutica globale che si occupa in particolare della ricerca e della commercializzazione di medicinali innovativi. Lo scopo dell’azienda è quello di sviluppare medicinali che possano dirsi i “migliori” nella loro categoria o di creare nuovi tipi di farmaci.

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