Al-Qaeda. La vera storia

Jason Burke
Traduzione: Bruno Amato
Collana: Serie Bianca – Feltrinelli
Pagine: 340 Prezzo: Euro 16

“Un libro che amplia la nostra comprensione del fenomeno Al-Qaeda. Burke scrive con ammirevole lucidità grazie al beneficio dei suoi reportage dal fronte degli avvenimenti e di una ricerca approfondita”. Peter Bergen, autore di Holy War, Inc

Il libro
Al-Qaeda è la parola più utilizzata e fraintesa dai media. In arabo la parola è un sostantivo astratto. Il suo significato include concetti come “schema”, “formula”, “base”. Ma che cos’è esattamente Al-Qaeda? Il catalizzatore di uno scontro tra cultura occidentale e islamica o semplicemente un simbolo?
Jason Burke ci mostra come la minaccia del terrorismo islamico non provenga né da un uomo solo né da un gruppo, ma da un ampio movimento con profonde radici nella politica, nelle società e nella storia del mondo islamico. Utilizzando centinaia di interviste e migliaia di documenti, l’autore dimostra quanto Al-Qaeda sia una conveniente etichetta applicata malamente a un esteso, diverso e disorganizzato movimento che ha lo scopo di condurre una battaglia cosmica contro l’Occidente. Osama bin Laden, lungi dall’essere il più pericoloso criminale del mondo, appare in realtà una figura tra le tante nel mondo della militanza neoislamica. I terroristi che appoggiano bin Laden vogliono di fatto realizzare i loro sogni di distruzione. Ma le ragioni che li motivano persistono in tutto il mondo islamico. Continuare a non capirle permetterà al fenomeno Al-Qaeda di continuare a crescere, anche a nostro pericolo.
Un libro affascinante… pieno di informazioni totalmente nuove”.
Gilles Kepel, autore di Jihad. Ascesa e declino
“Jason Burke si è assunto l’impresa di combinare una straordinaria quantità di materiali provenienti sia dalla ricerca sul campo sia da un lavoro di studio per sfidare il mito di Al-Qaeda visto come un monolite che orchestra l’attività terroristica su scala mondiale”.
Peter Marsden, autore di The Taliban: War and Religion in Afghanistan

Filosofia da camera
Jacques Schlanger
Traduzione: Anna Maria Ferrero
Collana: Super Universale Economica – Feltrinelli
Pagine: 88 Prezzo: Euro 7

C’è la grande filosofia e c’è la filosofia “da camera”. Se là domina la sistematicità del pensiero, qua emerge l’intimità della riflessione. Non solo: qui si prende le mosse da temi apparentemente più ordinari e poco frequentati: che hanno sempre a che fare con le manifestazioni concrete dell’esistere, con il corpo, con la carne. Respirare, tossire, andar di corpo, godere, morire. Cose così. A cui dare ascolto. A cui dar voce. Nell’intimità della propria stanza. Nell’intimità di noi stessi.

Il libro
Vivere bene. Com’è possibile? Fin dove può arrivare il pensiero perché ciò accada? Certamente qui non sono in gioco le regole di una modalità morale imposta: il “si fa così” di guru, maestri e opinionisti. Si tratta, dice Schlanger, di ascoltare se stessi. Di ascoltare anche e soprattutto il corpo, la carne, lo spirito della carne. Questo non lo può fare il filosofo sistematico, ma il “filosofo da camera” sì. “Il filosofo da camera, io in questo caso, è un filosofo di ciò che è intimo. Intimo ha a che fare con quanto è contenuto nel più profondo di un essere, la sua interiorità: perciò si parla di profonda intimità di una persona, dell’intima struttura delle cose, del senso di intimità. È intimo anche ciò che è strettamente legato, ciò che non può essere separato: una relazione intima per esempio. È intimo infine l’assolutamente privato, ciò che viene tenuto nascosto, e di cui non si parla: da qui le parti intime, gli atti dell’intimità. È del mio intimo che voglio parlare qui, in queste tre accezioni diverse, e in particolare dell’ultima.”
Questo libriccino diventa una sorta di difesa dello spirito della carne, di quanto ci comunica, di come comunica. Nei gesti dell’amore, del mangiare e del bere. Nel manifestarsi sensibile del piacere e del dolore: le lacrime, il riso, la risposta al male fisico. Nell’evidenza che ha il corpo quando ci dice la sua durata effimera e ci rammenta di essere mortali.
Solo dando ascolto allo spirito della carne, si può porre la premessa di una convivenza più rilassata con se stessi e di un “ben vivere”.

Per saperne di più: vai al sito di Feltrinelli

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